L'impressione è che ci sia una fuga emorragica preoccupante dall'UDC provinciale di Siracusa dopo gli ultimi abbandoni di consiglieri comunali e di quartiere che hanno caratterizzato gli ultimi giorni.
Se a queste aggiungiamo quelle verificatesi nel corso dell'anno che sta per concludersi, senza andare a vedere più in là, se ne deduce che questo partito, nella nostra provincia, dovrebbe essere dimezzato nella sua classe dirigente.
Ciò non vuol dire che lo sarà necessariamente sul piano elettorale, ma il giro di consensi che ruota attorno ai fuorusciti non può lasciare indifferenti.
Ed è quello che deve evitare il laider provinciale Pippo Gianni nella sua valutazione di ricerca delle conseguenze elettorali e delle motivazioni per cui, periodicamente, questo partito subisce abbandoni che non sono sempre dovuti alla mancanza di soddisfacimento delle ambizioni dei singoli.
Nel tempo, ciascuno che abbandona, mette in evidenza la scarsa democrazia interna, il nepotismo, la mancanza di ricambio del gruppo dirigente e l'impossibilità di esprimere all'interno posizioni diverse da chi detiene le leve del partito.
Pippo Gianni è politico navigato furbo ed intelligente per non capire che chi se ne va non sempre può essere additato come zavorra da liberarsene per cui ci auguriamo che faccia una seria riflessione che lo possa portare ad eventuali cambiamenti di rotta per assicurare una forte presenza dell'UDC nella nostra provincia perchè è un dato obiettivo che può solo fare bene alla politica.
Se a queste aggiungiamo quelle verificatesi nel corso dell'anno che sta per concludersi, senza andare a vedere più in là, se ne deduce che questo partito, nella nostra provincia, dovrebbe essere dimezzato nella sua classe dirigente.
Ciò non vuol dire che lo sarà necessariamente sul piano elettorale, ma il giro di consensi che ruota attorno ai fuorusciti non può lasciare indifferenti.
Ed è quello che deve evitare il laider provinciale Pippo Gianni nella sua valutazione di ricerca delle conseguenze elettorali e delle motivazioni per cui, periodicamente, questo partito subisce abbandoni che non sono sempre dovuti alla mancanza di soddisfacimento delle ambizioni dei singoli.
Nel tempo, ciascuno che abbandona, mette in evidenza la scarsa democrazia interna, il nepotismo, la mancanza di ricambio del gruppo dirigente e l'impossibilità di esprimere all'interno posizioni diverse da chi detiene le leve del partito.
Pippo Gianni è politico navigato furbo ed intelligente per non capire che chi se ne va non sempre può essere additato come zavorra da liberarsene per cui ci auguriamo che faccia una seria riflessione che lo possa portare ad eventuali cambiamenti di rotta per assicurare una forte presenza dell'UDC nella nostra provincia perchè è un dato obiettivo che può solo fare bene alla politica.
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