"Grazie caro Pippo per questo bell'articolo che restituisce una memoria dimenticata...Anch'io ho avuto il piacere di conoscere Maruzza, credo pochi anni prima della sua morte. Aveva perso la vista, ma ricordo che mi mise una mano sul capo..ricordo l'emozione per il forte carisma che emanava! Credo in un disegno divino e, forse, la possibilità negatale di entrare in convento faceva parte di questo disegno. Rimanendo nella sua Pachino, Maruzza ha realizzato forse un progetto più grande, tanto che tutti ricordiamo la sua amorevole dedizione!"
ELVIRA SCHEMBRI
sabato 2 gennaio 2010
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