sabato 9 gennaio 2010

LA POLITICA E' UNA COSA SERIA

E' impressione generalizzata che lo stato di crisi e di stand-by in cui si trova l'attività amministrativa negli enti locali siracusani sia da collegare alla situazione politica in seno al Governo regionale.
Indubbiamente si tratta di un motivo che ne accentua le proporzioni, ma si aggiunge ad una situazione preesistente che non ha certo brillato in efficienza e progettualità.
I nostri enti locali,Comune di Siracusa e Provincia Regionale, ma anche tutti gli altri che operano nel nostro territorio, hanno perduto la loro capacità propositiva ed operato solo in funzione dell'ordinaria amministrazione con direttive più burocratiche che politiche, perchè la classe politica provinciale si è impantanata nella ricerca delle soluzioni da dare ai posti del sottogoverno ed agli appetiti dei singoli ed ha abdicato allo svolgimento del ruolo politico necessario per affrontare le emergenze.
In questa logica vengono anche vanificati gli sforzi che i rappresentanti siracusani nel Governo nazionale o regionale possono porre in atto perchè manca una classe dirigente locale di supporto ad una strategia politica complessiva che indirizzi gli sforzi di tutti verso la soluzione dei problemi del nostro territorio.
Anche la recente sortita dell'on. Piscitello relativa alla richiesta di estromissione dell'UDC dagli enti locali della nostra provincia marcia verso la logica dell'aumento della conflittualità politica che non risolve i problemi rispetto alla necessità del chiarimento dei rapporti fra i partiti e della ripresa dell'operatività degli enti locali.
Essa risponde alla logica delle lotte politiche regionali ed ai nuovi assetti della compagine di governo che, se pedissequamente applicata in periferia, sarebbe foriera di instabilità e di mal governo locale.
Ciò perchè le formule politiche non rispondono mai a logiche matematiche sia perchè nel formarsi delle alleanze periferiche giuocano maggiormente gli apporti politici ed elettorali di ciascun gruppo che ha dato il proprio contributo per la vittoria del candidato sindaco di quel comune, sia perchè la storia politico - elettorale di ciascun comune non è mai uguale ad un altro.
L'innesco di questo meccanismo potrebbe portare solo al caos amministrativo od a nuove elezioni facendo anche vanificare il nascosto tentativo di cercare qualche sgabello di sottogoverno in più per la propria parrocchia.
E' quindi il tempo delle responsabilità da parte di tutti, sopratutto da parte di chi ha maggiore valenza politica, per trovare subito soluzioni politiche e programmi condivisi per dare risposte ai cittadini che non possono permettersi, in una situazione di grave crisi economica ed occupazionale, una classe politica litigiosa e tesa alla soddisfazione di effimeri interessi.
Ecco allora che chi pensa di legare le sorti del territorio provinciale alle situazioni regionali giuoca un ruolo di retroguardia perchè la situazione regionale troverà maggiore chiarezza e soluzione se localmente le forze politiche elette dai cittadini sapranno essere operative, coese e determinate nell'attuazione di un programma rispondente alle esigenze del territorio.
E' su questo che eventualmente dovrà passare la discriminante politica e non sullo scimmiottamento di formule sperimentate altrove per esigenze politiche e strategiche diverse.
Allora sarebbe opportuno che certi professionisti del sottogoverno discusso e ridiscusso per non fare niente o per cercare di lucrare di più, dovrebbero essere isolati perchè è giusto che si assegnino gli incarichi di sottogeverno nel minor tempo possibile, ma è più giusto che esso eserciti prioritariamente la sua funzione di servizio per la collettività.
I nostri politici che ricoprono incarichi istituzioanli ed i maggiori esponenti dei partiti sono quindi chiamati ad una seria assunzione di responsabilità che metta fine a questo teatrino indigesto ed indichino la strada che intendono percorrere per rappresentare degnamente il territorio che li ha eletti.


( Questo articolo è pubblicato sul numero in edicola di questa settimana del settimanale " I FATTI " )

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