BERLUSCONI, UN POVERO CALIGOLA?
Che Silvio Berlusconi abbia il culto della sua personalità e
che ami atteggiarsi a reinterpretare di alcuni personaggi che hanno lasciato
tracce storiche nel loro peregrinare sulla terra, è un fatto ormai noto.
I suoi atteggiamenti sono tutti improntati alla “grander”
personale che fanno a pugni con la “ pocher ” in cui si trova l’Italia è un
altro fatto altrettanto noto.
E’ un istrione direbbero i molti cittadini che lo hanno
scelto come leader politico mentre non sarebbero dello stesso parere i numerosi
cittadini che non lo hanno mai votato.
Gli uni e gli altri hanno sentito, in negativo o positivo,
tutto ed il contrario di tutto, da Silvio e su Silvio.
Per fortuna che Silvio c’è, Silvio pensaci tu, Club forza
Silvio e tanti altri apprezzamenti come dicono i suoi fan o tante puttanate
come dicono i suoi avversari.
Ma forse né gli uni né gli altri avrebbero mai pensato che il
Silvio nazionale reincarnasse anche l’imperatore Caligola.
Certo, visti i tempi magri per gli italiani e molto meno per
lui il Silvio nazionale si è data una “diminuzio” rispetto a Caligola.
L’imperatore, quello vero, nominò senatore il suo cavallo
mentre quello meneghino si è limitato a costituire i club per il suo cagnolino
Dudù che, con grande fantasia, si
chiamano Forza Dudù.
Certo Caligola virilmente nominò il suo cavallo in quanto
espressione di forza, di coraggio e di combattimento.
Il Silvio nazionale va un po’ sul tenero con i cagnolini che
sono più affettuosi e fedeli per cui, mentre Caligola nominò un solo senatore,
lui ha riempito molti scranni dei due rami del Parlamento.
Pippo Bufardeci
11-12-13
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