mercoledì 4 dicembre 2013

CONTRIBUTO PER UNA NUOVA LEGGE ELETTORALE


 

Questa proposta permette di:

- Conciliare le modalità delle primarie codificandole con le elezioni pubbliche.

-  Inserire le preferenze e la possibilità di scelta degli elettori

- Rimanere nel sistema maggioritario

- Assicurare la elezione anche a realtà locali che superano, nel collegio, il 50 +1% dei voti come avviene per i sindaci

 

1)   SISTEMA ELETTORALE PER COLLEGI MAGGIORITARI E LISTA PROPORZIONALE

 

Il 75% dei seggi viene assegnato con il sistema maggioritario ed il 25% con il proporzionale con lista concorrente.

Le preferenze vengono espresse sia nei collegi che nel proporzionale.

Le liste che non raggiungono, su scala nazionale, il 5% dei voti validi non partecipano al riparto dei seggi.

 

 COLLEGI PER LA ELEZIONE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI:

 

Il territorio nazionale viene diviso in tanti collegi quanti sono i deputati da eleggere con il sistema maggioritario

NEL PRIMO TURNO DI VOTAZIONE GLI ELETTORI VOTANO, CON LA PREFERENZA SINGOLA,  SU UNA LISTA PLURIMA DI CANDIDATI E NEL NUMERO STABILITO IN RAPPORTO AI CITTADINI RESIDENTI NEL COLLEGIO STESSO.

Il primo turno serve come  PRIMARIE  fra i candidati che  concorrono al secondo turno per la elezione nel Collegio.

Il candidato che ottiene il maggior numero di preferenze sarà quello che, da solo, parteciperà al secondo turno di votazione nel Collegio per essere eletto deputato.

Se nel primo turno un Partito o una Coalizione raggiunge il 50% + 1 dei voti validi viene già eletto il candidato che ha ottenuto il maggior numero di preferenze all’interno della lista plurima vincente. ( Questo sistema permette a forti realtà politiche locali, o forti personalità, di avere una loro rappresentanza )

Negli altri collegi che non hanno raggiunto il 50 % +1 si procede a nuova elezione avente come candidato unico per lista o coalizione quello più votato nel precedente turno.

Il seggio viene assegnato alla lista che ottiene il maggior numero di voti.

L’elettore ha così la possibilità di scegliere, oltre al  gruppo politico, anche il candidato attraverso la preferenza, ma  rimanendo sempre nell’ambito di un sistema maggioritario.

 

PROPORZIONALE:

 

Nel primo turno di votazione il 25% dei seggi viene attribuito a liste, con candidature multiple e con voto di preferenza, presentate in apposite circoscrizioni elettorali.

Le liste del proporzionale che, su base nazionale, hanno superato il 5% dei voti validi, partecipano all’assegnazione dei seggi che avviene, all’interno della circoscrizione, con il metodo D’Hondt.

 

 

NORME GENERALI:

E’ previsto uno sbarramento del 5%  a livello nazionale sia per accedere al secondo turno elettorale nei collegi, sia per l’assegnazione dei seggi nel proporzionale.

La lista elettorale che  non raggiunge il 5% su scala nazionale, ma ha ottenuto al primo turno l’elezione in un collegio per avere superato il 50% +1 dei voti, mantiene il candidato eletto.

 

 

SENATO:

 

Le liste che superano il 5% dei voti validi su base nazionale per la elezione del Senato della Repubblica concorrono all’assegnazione dei seggi su base regionale.

Vengono assegnati tutti i seggi dei collegi ove viene superata la % del 50% +1 dei voti validi.

Se in un collegio un candidato, anche di lista non ammessa al riparto, supera il 50% + 1 dei voti validi, mantiene il seggio senatoriale.

I rimanenti seggi vengono assegnati, alle liste concorrenti, con il  metodo D’Hondt.

Risultano eletti, all’interno della lista dei candidati fra loro collegati, coloro che hanno le maggiori percentuali di cifra individuale e fino alla copertura dei seggi spettanti alla lista stessa.

Pippo Bufardeci

 

Nessun commento:

Posta un commento