SANTI NICITA: IL
POLITICO E L’UOMO
Ho vissuto parecchi
decenni della mia vita politica nel contesto dell’azione dell’on Santi Nicita
seguendolo, ascoltandolo, elaborando strategie politiche ed azioni amministrative
attraverso un confronto serio e costruttivo sui problemi del partito e della
provincia di Siracusa.
Si potrebbe scrivere molto
sul vuoto che lascia un politico serio, accorto, leale, preparato come Santi
Nicita.
Ma anche dell’uomo
Nicita che sapeva ascoltare, consigliare e capire con grande umiltà, amicizia e
stima.
Preferisco però far
parlare lui stesso attraverso alcuni passi che ha scritto come prefazione del
suo libro – Sul filo dei ricordi – pubblicato nell’ottobre del 2005.
Lo consiglio ai giovani
che vogliono fare politica sul serio e vogliono conoscere la storia politica ed
economica della nostra provincia, ma soprattutto il senso di un impegno al
servizio della comunità.
Ecco cosa scriveva Nicita.
NICITA POLITICO:
“Chi , come me, ha
vissuto da ragazzo il difficile periodo della guerra, gli stenti del
dopoguerra, le contrapposizioni politiche e sociali del dopoguerra ,le
contrapposizioni politiche e sociali nella lunga marcia per il consolidamento
della società democratica, il significativo e positivo inserimento delle classi
più umili nella dialettica politica e istituzionale, avverte con disagio che
oggi nelle battaglie politiche prevalgono le forme mediatiche a discapito dei
programmi e dei valori cosicché pragmatismo e ribalta sono diventati i punti di
riferimento della vita politica. Nella nuova fase – affermatasi a partire dal
1994 – senza alcuna analisi e riflessione storica, decostruendo in maniera
arbitraria la realtà, si è cercato di accreditare l’idea del fallimento della
così detta prima Repubblica e la necessità di costruirne una del tutto nuova,
con discutibili nuove regole istituzionali. Sviluppare, aggiornare, rendere
funzionali le istituzioni è un dato permanente dell’evoluzione della società e
della vita politica, ma tutto questo ha poco a che vedere con condanne
pregiudizievoli e manichee che
certamente non giovano per vivere e costruire un presente e, soprattutto, un
futuro in una società sempre più globalizzata “
NICITA UOMO:
“Complessivamente, la
mia vita è stata segnata da una incurabile passione politica che ha
condizionato fortemente la vita della mia famiglia ed inciso pesantemente sui
rapporti con i miei figli e con mia moglie Rosuccia. Ho lasciato sulle sue
spalle il compito e la responsabilità di seguire i figli che sono cresciuti
senza una mia adeguata attenzione, dedicando loro poco tempo, spesso solo il
pomeriggio della domenica e venti giorni l’anno per le ferie estive. Troppo
poco!
Per
queste ragioni il senso di gratitudine e di riconoscenza per mia moglie è
sempre ,e ancor oggi rimane, grande, nella convinzione che senza il suo senso
di responsabilità, di tolleranza e di abnegazione, la mia famiglia non sarebbe
stata così unita e comprensiva, permettendomi così di svolgere la mia attività
politica senza condizionamenti familiari. Sono stato un padre ed un marito
fortunato e perdonato per gli errori commessi. Mi pesa enormemente il non avere
dato loro alcun sostegno sia in vista delle loro attività professionali lontano
dalla famiglia o quando hanno costituito le loro famiglie, la qualcosa
costituisce per me un grande rammarico ed un infinito rimorso. Anche per questo
dedico il presente lavoro a mia moglie Rosuccia, ai miei figli Graziella,
Alessandra e Antonio nel ricordo di mia madre e di mia sorella Concettina. La
Provvidenza mi ha fatto grandi regali, coprendo anche le mie inadeguatezzeSR. 4.1.2014
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