sabato 4 gennaio 2014



SANTI NICITA: IL POLITICO E L’UOMO

Ho vissuto parecchi decenni della mia vita politica nel contesto dell’azione dell’on Santi Nicita seguendolo, ascoltandolo, elaborando strategie politiche ed azioni amministrative attraverso un confronto serio e costruttivo sui problemi del partito e della provincia di Siracusa.
Si potrebbe scrivere molto sul vuoto che lascia un politico serio, accorto, leale, preparato come Santi Nicita.
Ma anche dell’uomo Nicita che sapeva ascoltare, consigliare e capire con grande umiltà, amicizia e stima.
Preferisco però far parlare lui stesso attraverso alcuni passi che ha scritto come prefazione del suo libro – Sul filo dei ricordi – pubblicato nell’ottobre del 2005.
Lo consiglio ai giovani che vogliono fare politica sul serio e vogliono conoscere la storia politica ed economica della nostra provincia, ma soprattutto il senso di un impegno al servizio della comunità. 

Ecco cosa scriveva Nicita.

NICITA POLITICO:
“Chi , come me, ha vissuto da ragazzo il difficile periodo della guerra, gli stenti del dopoguerra, le contrapposizioni politiche e sociali del dopoguerra ,le contrapposizioni politiche e sociali nella lunga marcia per il consolidamento della società democratica, il significativo e positivo inserimento delle classi più umili nella dialettica politica e istituzionale, avverte con disagio che oggi nelle battaglie politiche prevalgono le forme mediatiche a discapito dei programmi e dei valori cosicché pragmatismo e ribalta sono diventati i punti di riferimento della vita politica. Nella nuova fase – affermatasi a partire dal 1994 – senza alcuna analisi e riflessione storica, decostruendo in maniera arbitraria la realtà, si è cercato di accreditare l’idea del fallimento della così detta prima Repubblica e la necessità di costruirne una del tutto nuova, con discutibili nuove regole istituzionali. Sviluppare, aggiornare, rendere funzionali le istituzioni è un dato permanente dell’evoluzione della società e della vita politica, ma tutto questo ha poco a che vedere con condanne pregiudizievoli  e manichee che certamente non giovano per vivere e costruire un presente e, soprattutto, un futuro in una società sempre più globalizzata “

NICITA UOMO:
“Complessivamente, la mia vita è stata segnata da una incurabile passione politica che ha condizionato fortemente la vita della mia famiglia ed inciso pesantemente sui rapporti con i miei figli e con mia moglie Rosuccia. Ho lasciato sulle sue spalle il compito e la responsabilità di seguire i figli che sono cresciuti senza una mia adeguata attenzione, dedicando loro poco tempo, spesso solo il pomeriggio della domenica e venti giorni l’anno per le ferie estive. Troppo poco!
Per queste ragioni il senso di gratitudine e di riconoscenza per mia moglie è sempre ,e ancor oggi rimane, grande, nella convinzione che senza il suo senso di responsabilità, di tolleranza e di abnegazione, la mia famiglia non sarebbe stata così unita e comprensiva, permettendomi così di svolgere la mia attività politica senza condizionamenti familiari. Sono stato un padre ed un marito fortunato e perdonato per gli errori commessi. Mi pesa enormemente il non avere dato loro alcun sostegno sia in vista delle loro attività professionali lontano dalla famiglia o quando hanno costituito le loro famiglie, la qualcosa costituisce per me un grande rammarico ed un infinito rimorso. Anche per questo dedico il presente lavoro a mia moglie Rosuccia, ai miei figli Graziella, Alessandra e Antonio nel ricordo di mia madre e di mia sorella Concettina. La Provvidenza mi ha fatto grandi regali, coprendo anche le mie inadeguatezze

SR. 4.1.2014

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