Continua a Pachino la telenovela relativa alla scelta del candidato Sindaco che dovrà rappresentare la compagine di centro destra nella prossima campagna elettorale per le elezioni amministrative.
Ognuno sta recitando la propria parte a soggetto senza considerare nè il palcoscenico, nè gli attori e, sopratutto, nemmeno il pubblico presente in sala.
Tutti cercano di tirare acqua al proprio mulino e non si accorgono che la sorgente si sta esaurendo perchè siamo a pochi giorni dalla scadenza per la presentazione delle liste ed i giochi sono già quasi fatti.
In questa logica, ma anche in quella complessiva della situazione politica e dei rapporti personali fra i soggetti interessati, sembra calare dalle nuvole la posizione dell'UDC espressa in un recente incontro a Pachino.
Si tratta della richiesta di ritirare le due candidature che raccolgono maggiori consensi, quella di Bonaiuto e Rotta, per trovare una terza candidatura più unificante.
Ma questa candidatura non esiste perchè non c'è un mome capace di avere il rispetto, le capacità, la preparazione ed il carisma politico e persoanle che possa indurre gli altri due a ritirarsi o possa far convergere le varie liste sulla sua candidatura.
Non c'è anche perchè, per quello che passa il convento a Pachino, Bonaiuto e Rotta non sono inferirori a qualsiasi altro.
Quindi la proposta appare strumentale e solo capace di perdere ulteriore tempo per fini interni all'UDC ove divampa ancora la guerra fra le varie anime del partito locale.
Allora chi ha responsabilità deve prendere atto dello stato delle cose ed andare avanti anche con diverse candidature, aggregando il possibile ed eventualmente rinviando al ballottaggio le alleanze e le convergenze.
Ogni discorso diverso non è altro che un tentativo ulteriore di pescare nel torbito e turlupinare i citttadini elettori.
Ognuno sta recitando la propria parte a soggetto senza considerare nè il palcoscenico, nè gli attori e, sopratutto, nemmeno il pubblico presente in sala.
Tutti cercano di tirare acqua al proprio mulino e non si accorgono che la sorgente si sta esaurendo perchè siamo a pochi giorni dalla scadenza per la presentazione delle liste ed i giochi sono già quasi fatti.
In questa logica, ma anche in quella complessiva della situazione politica e dei rapporti personali fra i soggetti interessati, sembra calare dalle nuvole la posizione dell'UDC espressa in un recente incontro a Pachino.
Si tratta della richiesta di ritirare le due candidature che raccolgono maggiori consensi, quella di Bonaiuto e Rotta, per trovare una terza candidatura più unificante.
Ma questa candidatura non esiste perchè non c'è un mome capace di avere il rispetto, le capacità, la preparazione ed il carisma politico e persoanle che possa indurre gli altri due a ritirarsi o possa far convergere le varie liste sulla sua candidatura.
Non c'è anche perchè, per quello che passa il convento a Pachino, Bonaiuto e Rotta non sono inferirori a qualsiasi altro.
Quindi la proposta appare strumentale e solo capace di perdere ulteriore tempo per fini interni all'UDC ove divampa ancora la guerra fra le varie anime del partito locale.
Allora chi ha responsabilità deve prendere atto dello stato delle cose ed andare avanti anche con diverse candidature, aggregando il possibile ed eventualmente rinviando al ballottaggio le alleanze e le convergenze.
Ogni discorso diverso non è altro che un tentativo ulteriore di pescare nel torbito e turlupinare i citttadini elettori.
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