Il segretario provinciale dell'UDC di Siracusa, Turi Magro, ha presentato, alla commissione elettorale, due ricorsi contro altrettante liste in lizza per le prossime amministrative di Pachino.
Un ricorso contro il simbolo della PDL perchè porta la scritta " Berlusconi per Bonaiuto" ed un'altro contro l'utilizzo del simbolo della Democrazia Cristiana.
Per entrambi i casi si tratta di due madornali pacchiani errori dell'anziano segretario provinciale dell'UDC.
Per il primo caso non vi è alcuna anomalia perchè i presentatori della lista della PDL avevano l'autorizzazione ad usare il simbolo presentato perchè legalmente ineccepibile.
Il secondo caso potrebbe essere un esempio di schizofrenia politica dal momento che si è presentato un ricorso contro una lista ed un simbolo che a Pachino non esistono fra quelli partecipanti alla prossima competizione elettorale.
Un'azione donchisciottesca contro i mulini a vento.
Difatti l'anziano Turi Magro ha chiesto l'eliminazione della lista " Nuova Democrazia Cristiana" perchè una recente sentenza della corte d'appello di Roma ha detto che solo l'UDC può continuare ad usare il simbolo dello scudo crociato.
Peccato che Turi Magro abbia scambiato lucciole per lanterne e fatto confusione fra Democrazia Cristiana per le Autonomie che ha presentato una propria lista, ma non ha alcun scudo crociato nel proprio simbolo e, come si diceva, la Nuova Democrazia Cristiana dell'on. Pizza che ha lo scudo crociato nel proprio simbolo, ma non ha presentato alcuna lista a Pachino.
Un errore pacchiano da parte di chi svolge un ruolo di primo piano nel contesto politico provinciale, ma che dimostra di non conoscere la geografia politica nazionale e locale.
Forse comunque l'anziano Turi Magro ha delle attenuanti ed è anche giusto riconoscergliele che non riguardano solo l'età.
Difatti l'UDC, a Pachino, è rimasto in bilico fino all'ultimo momento nello scegliere la propria collocazione politica, gli alleati, la composizione della lista e nel constatare l'abbandono di suoi esponenti locali.
La confusione locale e la conseguente stanchezza del segretario nel rincorrere le verie strategie sono state aggravate anche dallo stress che lo stesso ha accumulato nei mesi precedenti.
Difatti, sul piano politico e personale, Turi Magro è stato stressato dal non raggiungimento dell'obbiettivo primario di diventare presidente dell'Autorità portuale di Augusta.
Allo stesso modo lo stress gli deriva anche dal lungo lavoro svolto per diventare l'unico custode delle chiavi del partito, del lavorare per mandare a casa i sindaci dell'UDC od alleati, del lavorare per una sua corrente all'interno del partito e del fare la guerra a destra e manca per destabilizzare e regnare.
Tutte queste cose logorano anche chi è nel fiore della sua prestanza fisica figuriamoci chi dovrebbe centellinare la propria attività.
Auguriamoci comunque che Turi Magro possa godere di un periodo di vacanza che lo possa rigenerare sul piano fisico e mentale impedendogli di commettere errori che non erano da lui.
Un ricorso contro il simbolo della PDL perchè porta la scritta " Berlusconi per Bonaiuto" ed un'altro contro l'utilizzo del simbolo della Democrazia Cristiana.
Per entrambi i casi si tratta di due madornali pacchiani errori dell'anziano segretario provinciale dell'UDC.
Per il primo caso non vi è alcuna anomalia perchè i presentatori della lista della PDL avevano l'autorizzazione ad usare il simbolo presentato perchè legalmente ineccepibile.
Il secondo caso potrebbe essere un esempio di schizofrenia politica dal momento che si è presentato un ricorso contro una lista ed un simbolo che a Pachino non esistono fra quelli partecipanti alla prossima competizione elettorale.
Un'azione donchisciottesca contro i mulini a vento.
Difatti l'anziano Turi Magro ha chiesto l'eliminazione della lista " Nuova Democrazia Cristiana" perchè una recente sentenza della corte d'appello di Roma ha detto che solo l'UDC può continuare ad usare il simbolo dello scudo crociato.
Peccato che Turi Magro abbia scambiato lucciole per lanterne e fatto confusione fra Democrazia Cristiana per le Autonomie che ha presentato una propria lista, ma non ha alcun scudo crociato nel proprio simbolo e, come si diceva, la Nuova Democrazia Cristiana dell'on. Pizza che ha lo scudo crociato nel proprio simbolo, ma non ha presentato alcuna lista a Pachino.
Un errore pacchiano da parte di chi svolge un ruolo di primo piano nel contesto politico provinciale, ma che dimostra di non conoscere la geografia politica nazionale e locale.
Forse comunque l'anziano Turi Magro ha delle attenuanti ed è anche giusto riconoscergliele che non riguardano solo l'età.
Difatti l'UDC, a Pachino, è rimasto in bilico fino all'ultimo momento nello scegliere la propria collocazione politica, gli alleati, la composizione della lista e nel constatare l'abbandono di suoi esponenti locali.
La confusione locale e la conseguente stanchezza del segretario nel rincorrere le verie strategie sono state aggravate anche dallo stress che lo stesso ha accumulato nei mesi precedenti.
Difatti, sul piano politico e personale, Turi Magro è stato stressato dal non raggiungimento dell'obbiettivo primario di diventare presidente dell'Autorità portuale di Augusta.
Allo stesso modo lo stress gli deriva anche dal lungo lavoro svolto per diventare l'unico custode delle chiavi del partito, del lavorare per mandare a casa i sindaci dell'UDC od alleati, del lavorare per una sua corrente all'interno del partito e del fare la guerra a destra e manca per destabilizzare e regnare.
Tutte queste cose logorano anche chi è nel fiore della sua prestanza fisica figuriamoci chi dovrebbe centellinare la propria attività.
Auguriamoci comunque che Turi Magro possa godere di un periodo di vacanza che lo possa rigenerare sul piano fisico e mentale impedendogli di commettere errori che non erano da lui.
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