giovedì 11 marzo 2010

MILLE STAGISTI O MILLE NUOVI PRECARI SENZA LAVORO E PROSPETTIVA


Ad essere sincero non avevo capito cosa volesse fare il Governo regionale quando ha dato il via all'assunzione di mille persone per percorsi di formazione presso ditte da individuare e con un contributo di circa cinquecento euro al mese.
Quando ho letto anche le modalità di accesso a questo percorso formativo ed i tempi ristretti per presentare le domande nonchè i titoli per l'accesso ai punteggi per essere scelti mi sono reso conto che era difficile capire qualcosa.
Nel cercare sempre di capire ritengo che l'idea del Governo sia stata animata dalla più sincera volontà di dare un sollievo, sia pure di un anno, alla disoccupazione imperante che esiste nella nostra regione.
Però la modalità di incrementare in questo settore l'intervento per scelta pubblica dei soggetti interessati avrebbe creato i presupposti per incrementare ulteriormente la lunga lista dei precari clientelari che, a mio avviso, sono alla base oggi della mancanza di opportunità di lavoro per molti altri giovani siciliani.
Sono stati riempiti all'inverosimile tutti gli Enti pubblici di personale scelto senza nessuna logica professionale e di concorso per un tempo limitato che è diventato perenne.
Ciò ha recato danno a queste persone che si sono ritrovate a fare i precari di professione anche dopo decenni di lavoro e non hanno ancora nessuna seria prospettiva di sistemazione nè di dignitosa pensione.
Ha recato anche danno a molti altri giovani che, non essendo nelle grazie della politica o del sindacato, sono rimasti disoccupati di lungo corso.
Il risultato di questi altri mille sarà quello di creare aspettative di lavoro per tanti altri giovani precari che, sicuramente, alla scadenza potrebbero trovare qualche santo in paradiso politico che potrebbe mettere in moto il meccanismo delle proroghe e del nuovo precariato.
Il modo quasi carbonaro come è stata resa pubblica l'iniziativa ed il punteggio assegnato tenendo presente il reddito bassissimo e le categorie agevolate come figli di ex carcerati, tossicodipendenti, disabili ed altre categorie, sembra più un'assistenza che un percorso formativo.
Allora sarebbe stato più opportuno chiamarlo sussidio per le persone interessate evitando anche di prendere in giro tanti altri giovani che non si trovano in queste condizioni, ma hanno necessità di lavorare.
Il costo dell'operazione sarebbe di circa dieci milioni di euro da attingere dai fondi europei.
Sono dell'avviso che questi fondi potrebbero essere spesi meglio creando seriamente lavoro se, come sostenuto anche da parlamentari regionali, si investissero verso il credito di imposta per l'occupazione a favore di datori di lavoro che assumino a tempo indeterminato.
Quindi bene ha fatto, a mio avviso, l'Assemblea regionale siciliana a bloccare l'iter della proposta ed il Presidente Lombardo ad intervenire per ulteriori verifiche perchè sono necessari seri e concreti approfondimenti prima che il tutto si trasformi in una nuova presa in giro per tanti giovani che hanno bisogno di lavorare.

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