mercoledì 9 giugno 2010

DOBBIAMO PER FORZA ACCETTARE LA POLITICA BECERA?


Sembra che il primo rimpasto di giunta, quello alla Provincia regionale di Siracusa, propedeutico al comune di Siracusa non sia nato sotto una buona stella.
Non si tratta solo degli errori tecnico - giuridici che non vedrebbero due cugini nella stessa giunta, ma di errori politici, dovuti a troppa presunzione di onnipotenza da parte di alcuni leader politici che porta a decidere tutto nel chiuso di una stanza salottiera, senza alcun rapporto con i consiglieri provinciali o comunali e, di conseguenza, con i cittadini.
Ecco, l'errore di fondo che rende fragili molte amministrazioni, è quello del non rispetto delle più elementari regole della politica e del rapporto fra i componenti delle istituzioni.
Si accentua sempre più un comportamento elitario di gruppi di potere che agiscono secondo logiche che nulla hanno a che fare con la politica e con la corretta gestione della pubblica amministrazione.
Non si spiegherebbero altrimenti certe scelte operate per la composizione delle varie giunte che nulla hanno a che fare con la necessità di operare per il bene comune.
Allo stesso modo il permanere di certi assessori come se avessero vinto un concorso o di altri che vengono trasferiti da un ente all'altro come se fossero unti dal Signore lasciano, a dir poco, perplessi.
Purtroppo scivoliamo verso una deriva di assenza della politica che non ci fa presagire niente di buono.
Intanto il degrado sociale ed amministrativo aumenta ogni giorno di più assieme alla sofferenza di un numero maggiore di cittadini che vive ai margini della soglia della povertà.
E quella che ancora viene chiamata politica si trastulla negli schemi obsoleti della spartizione becera del potere.


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