martedì 21 febbraio 2012

DIREZIONE UDC CON MOLTE PERPLESSITA'

Ieri sera, lunedì 20 febbraio, si è svolta la prevista riunione della direzione provinciale dell'UDC di Siracusa per trattare i temi relative alle alleanze politiche in vista delle prossime elezioni comunali di primavera.
La nostra provincia è interessata per i comuni di Avola, Floridia e Melilli dove si vota con il sistema proporzionale ed a Cassaro, Solarino dove si vota con il sistema maggioritario.
Le decisioni ufficiali sono state quelle della costituzione della delegazione del partito per trattare e decidere le alleanze con gli altri partiti e liste civiche interessate a fare maggioranza con l'UDC. La delegazione è composta dal segretario provinciale Edy Bandiera, dal presidente Pippo Sorbello, dal dirigente enti locali Carmelo Tringali e dal dirigente elettorale Pippo Bufardeci.
Naturalmente la possibilità di costituire alleanze non investe tutte le forze politiche. L'UDC provinciale ritiene che, allo stato, sono di difficile ed improbabile costituzione maggioranze assieme al PDL così come con il PID. Allo stesso modo risulta di difficile concretizzazione ogni maggioranza assieme all'MPA in considerazione del ruolo egemone che questo partiti vuole svolgere in provincia.
E' stata esaminata la particolare situazione di Avola dove il partito è costretto ad affrontare i rapporti di convivenza quasi ad escludendum fra chi ha lavorato all'opposizione dell'attuale amministrazione tenendo in debita considerazione solo gli interesssi dei cittadini e del partito ed il sopraggiunto gruppo dei figli di Turi Magro, Giovanni e Marcello, che sono rientrati nell'UDC.
In situazioni normali sarebbe la soluzione giusta di mettere tutti assieme in una lista unica, ma la particolare conflittualità locale e le differenti visioni dell'agire politico, suggerirebbero la formazione di due liste verso le quali, a mio avviso, si dovrebbe andare.
Questa è stata anche la proposta del segretario provinciale Bandiera e di altri componenti la direzione mentre gli amici di Magro sostenevano il contrario ed alcuni membri poco attenti alle dinamiche locali ed alle strategie politiche, davano giudizi poco informati e da bar dello sport.
E' questo l'aspetto che mi preoccupa di più per il partito provinciale e cioè la poca professionalità politica e l'assenza della conoscenza delle dinamiche politiche locali da parte di molti dirigenti che creano così caos e confusione.
Una situazione di questo tipo, assieme all'arroganza di altri membri, non fa presagire forti momenti di credibilità e di traquilla azione politica del partito sia al suo interno che nei rapporti politici esterni e nel lavoro nelle pubbliche amministrazioni.

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