domenica 18 ottobre 2009

A PACHINO I VIGILI RICOMINCIANO A FARSI SENTIRE PER LA LEGALITA'

A Pachino i Vigili Urbani hanno, finalmente, ripreso con vigore la lotta ai gradassoni delle due ruote ed agli incoscienti che circolano senza casco.
Si tratta di un segnale forte verso i cittadini disamorati da un certo lassismo che si è impadronito a Pachino verso tutto ciò che riguarda l'ordine pubblico e la quiete .
Il paese del vento di brancatiana memoria o dell'ultimo saggio di Corrado Di Pietro sembra, sempre più, trasformarsi nel paese del gridare e del vociare che, come diceva sempre Brancati, anche quando era minima la vicinanza fra gli interlocutori sembrava si parlassero come se si trovassero a grande distanza, tale era il gridare.
Però i tempi sono cambiati ed i cittadini, per non dire i turisti, non sopportano più il Far West dei comportamenti di molti pachinesi che agiscono infischiandosene delle esigenze degli altri.
Così i motorini la fanno da padroni con il loro smarmittare ed impennare, i venditori ambulanti bandezzano a qualsiasi ora imitati dagli stereo a tutto volume dentro le macchine che sfrecciano come in una pista da circuito.
Anche gli agricoltori pretendono che tutti si devono svegliare alla loro stessa ora e partecipare ai loro rumorosi preparativi sia dei mezzi che delle conversazioni da stadio che intavolano con familiari ed amici alle tre del mattino.
E che dire delle soste selvagge delle auto lasciate solo in funzione delle esigenze degli automobilisti che devono prendere il caffè al bar o parlare con gli amici o comprare le sigarette mentre gli altri cittadini sono costretti ad aspettare i loro comodi o effettuare gingane fra i vari ostacoli.
O d'estate con lo stero od il caraoche a tutto volume nelle ore del riposo o essere costreti ad ascoltare, alle Granelli, tutti i preparativi che la domenica, ad altoparlanti a tutto volume, vengono messi in atto fin dalle prime luci dell'alba per poi effettuare le corse dei cavalli nell'ippodromo dei pantani.
Una situazione che, se non controllata, porta al perpetuarsi di una mentalità che reputa tutto possibile.
Da quì nasce poi la conseguenza della ribellione alle regole del vivere civile e della ricerca , con tutti i mezzi, della soddisfazione del proprio bisogno personale che spesso, per i giovani, si concretizza con forme di asocialità difficile poi da controllare.
Tutto questo non per fare filosofia, ma per evidenziare come il fare o il non fare tutti il proprio dovere, cittadini, vigli urbani, amministrazione comuanle, insegnati, politici, genitori etc, porta a forme anche di sottosviluppo culturale di un intero paese.
Allora ben venga l'iniziativa dell'amministrazione comunale che, attraverso i propri vigili, cerca di riprender la matassa della legalità sia con azioni di repressione che con l'azione educativa che si vuole intraprendere anche nelle scuole.
Personalmente mi permetto di suggerire l'avvio di un incontro-confronto fra tutte le forze di polizia che a Pachino gestiscono la sicurezza dei cittadini affinchè, atteraverso un serio coordinamento, si possa dare maggiore sicurezza ai cittadini e migliore conviveza civile che determina il grado anche di crescita culturale di una comunità

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