martedì 23 agosto 2011

CASE POPOLARI E PROTESTE PERSONALI


Nei giorni scorsi la stampa ha riportato la notizia che il governo regionale intende abolire gli Istituti Autonomi per le Case popolari in tutta la Sicilia ed affidare le competenze ad una struttura dell'Assessorato Lavori Pubblici.
Il tutto nell'ambito della diminuzione delle spese della Regione e dei costi della politica considerato che ogni provincia ha un suo consiglio di amministrazione con componenti e presidenti che percepiscono lauti compensi ed una serie di commissioni con componenti anch'essi lautamente pagati.
A mio avviso si tratta di una decisione che va nella giusta direzione della diminuzione delle spese così come l'idea di vendere ai possessori delle case popolari l'immobile stesso per fare cassa.
Personalmente li venderei a prezzo simbolico ai proprietari che ne sono in possesso da molti anni perchè il semplice fatto di dismetterli senza pagare spese di mantenimento di elefantiache strutture, di manutenzione e rifacimenti vari comporta un notevole risparmio per le casse regionali sia a breve che a lungo periodo.
Però apriti cielo.
E' subito risuonata la tromba di guerra di un gruppetto di politici in cerca di poltrone che erano stati indicati quali amministratori dell'Istituto Case Popolari di Siracusa contro tale possibile decisione.
La cosa mi stupisce alquanto perchè qualcuno di loro è persona che ha sempre avuto incarichi remunerati nel sottogoverno e qualcuno altro potrebbe fare anche altre cose perchè ne ha le capacità.
Non si capisce poi perchè si lamentano in quanto anche se designati e mai nominati dalla Regione, non hanno vinto alcun concorso per cui non vengono lesi dei diritti acquisiti.
Allora si pensi all'interesse generale, si eviti di far capire ai cittadini che la politica si fa per fare entrare qualche emolumento nelle proprie tasche e che le scelte del risparmio devono riguardare tutti.
La vera azione di protesta va fatta esclusivamente nel chiedere investimenti seri verso il settore dell'edilizia popolare i cui alloggi vadano assegnati veramente alle famiglie bisognose.

Nessun commento:

Posta un commento