sabato 27 agosto 2011

RICORDANDO TANO FORTUNA


Frequentavo la scuola media di via Mallia a Pachino quando conobbi Tano Fortuna, professore di disegno proveniente dalla vicina Avola, che ben presto diventò il terrore di noi ragazzini.
Portava i capelli a spazzola ed aveva un atteggiamento burbero, faceva sentire tutto il timbro della sua voce e pretendeva applicazione nella sua materia.
Era però una maschera questo suo essere burbero per non fare prendere sottogamba la dua materia, ma la persona era molto intelligente, comprensiva e paterna.
Dopo il primo impatto il rapporto con la classe fu una continua armonia.
Con me ci fu un buon rapporto ed un'intesa sempre crescente che mi portò a sforzarmi di apprendere l'arte del disegno di cui ero negato e, divenuto adulto, a scambiare spesso opinioni sul nostro paese e sulle sue problematiche politiche e di sviluppo.
Anch'egli cercò di portare una ventata di novità in seno al comune di Pachino che, con il matrimonio e con il tempo, diventò anche il suo.
Da professore si inventò la rassegna regionale del disegno fra i vari istituti dell'Isola che ebbe grande successo e che, se non si fosse trovato ad operare in un paese critico ed apatico, avrebbe certamente potuto rappresentare una caratteristica anche turistica per Pachino.
Si impegnò anche in politica facendo l'assessore al turismo e lasciò poi tutto quando per motivi di lavoro e per lo studio dei figli si trasferì a Firenze dove già viveva il fratello della moglie che, anche su suo imput, aveva tentato di mettere su a Marzamemi la prima struttura ricettiva e cioè l'Hotel la Marinella.
E' tornato spesso a Pachino e spesso ci siamo incontrati anche se da alcuni anni non l'ho più rivisto.
Adesso che è stata annunciata l'avvenuta morte è come ritornare al passato con la consapevolezza di avere conosciuto ed apprezzato un insegnante, un politico, un'artista ed un amico degno di continuare a ricordare.

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