lunedì 29 agosto 2011

Corrado Di Pietro vince il premio "Città di Marineo"


CORRADO DI PIETRO vince il Premio Internazionale di Poesia “Città di Marineo” (PA)
Il prestigioso premio letterario, giunto alla XXVII edizione, è stato assegnato al poeta siracusano Corrado Di Pietro, nostro socio onorario, per il bel poemetto “ANAPOS – Canzuna ppi la Sicilia – edito da Morrone editore nel gennaio di quest’anno. Il poema, in lingua siciliana con traduzione in italiano dello stesso autore e in inglese ad opera di Florence Russo della St. John’s University New York , si avvale della dotta presentazione di Paolo Giansiracusa, storico d’arte, ed è arricchito con dieci disegni di Antonio Mangiafico, Cristina Caldarella, Giulia Caliò, Giuseppe Cavalli, Giovanna Di Mauro, Flavia Lauretta, Elodie Magnano, Francesca Santoro, Tecla Veneziano.
Di Pietro, continua con questi versi, la riflessione mitica e storica sulla Sicilia, iniziata con “Canto d’Alfeo” e giunta con questo poemetto all’indagine sulla natura dell’identità siciliana. La consegna dei premi è prevista per domenica 4 settembre nella città palermitana.

sabato 27 agosto 2011

TUTTI SCROPONO IL TERZO POLO...MA SONO SINCERI?.


Il motivo politico dell'estate, ma anche adesso che ci avviciniamo al mese meno estivo di settembre, è stato e continua ad essere un eventuale accordo con il Terzo Polo nella provincia di Siracusa da parte di partiti appartenenti all'attuale maggioranza di centro destra.
In particolare, per la Provincia regionale ed il Comune di Siracusa, è stato chiesto un accordo con il Terzo Polo sia da parte del PID di Pippo Gianni che da parte di Forza del Sud direttamente da Titti Bufardeci.
Come mai tutto questo improvviso amore da parte di questi partiti verso il Terzo polo e l' UDC in particolare che appena un anno fa avevano estromesso dalle Amministrazioni locali con grande enfasi e sicurezza di vittoria ?.
Perchè questi partiti hanno capito che non possono governare a causa delle liti e contraddizioni all'interno della loro maggioranza che ha portato i comuni della provincia e la stessa Amministrazione provinciale ad essere un peso per i cittadini piuttosto che il punto di coagulo per la soluzione dei loro problemi.
A scanso di equivoci diciamo subito che le sirene di un posto in Giunta o di una partecipazione a qualche sottogoverno per fare la stampella di queste asfittiche e dannose maggioranze non ci lusinga per cui, sia come Terzo Polo, ma soprattutto come UDC, siamo e resteremo all'opposizione nell'attesa che la parola e le decisioni passino agli elettori.
Ma in questa gara ad ammaliarci non possiamo non evidenziare il forte schieramento messo in campo dal PID di Pippo Gianni che, con molti suoi esponenti all'unisono, ci hanno fatto molte serenate compresa quella trita e ritrita dei cattolici in politica che devono stare assieme nel nome del Partito Popolare Europeo.
Ma l'essere cattolici in politica non è l'adesione ad una sigla, ma sostanziare questa sigla con scelte, comportamenti e decisioni coerenti con la dottrina che si professa da parte dei singoli personaggi politici e dei gruppi che vi aderiscono.
Siamo sicuri che tutto fili in questa direzione dai tanti che si appellano al cattolicesimo?
Se poi sul piano politico si aggiunge la proposta di mettere a capo di questo schieramento Silvio Berlusconi e di chiedere, all'UDC, di abbandonare la strada del terzo polo, allora il tutto si commenta da se.
Più pragmatica e più politica ci è sembrata la proposta di Titti Bufardeci che, prendendo atto del fallimento della maggioranza del centro destra, chiede al Terzo Polo di contribuire a rafforzare l'attuale maggioranza per adempiere ad alcune cose che, secondo lui, necessitano di essere compiute altrimenti si vada alle urne.
Anche quì, pur dandogli atto di una visione politica più strategica, non possiamo non ribadire che nessun supporto può essere dato a qualcosa che ormai non esiste e che non può svolgere la sua funzione al servizio dei cittadini.
Quindi, come lo stesso Titti Bufardeci auspica come sua subordinata, la cosa migliore per tutti è che questa maggioranza rassegni le proprie dimissioni e determini le condizioni affinchè si apra una nuova fase politica con maggioranze e programmi che rispondano positivamente alle attese ed ai gravi problemi dei cittadini.




RICORDANDO TANO FORTUNA


Frequentavo la scuola media di via Mallia a Pachino quando conobbi Tano Fortuna, professore di disegno proveniente dalla vicina Avola, che ben presto diventò il terrore di noi ragazzini.
Portava i capelli a spazzola ed aveva un atteggiamento burbero, faceva sentire tutto il timbro della sua voce e pretendeva applicazione nella sua materia.
Era però una maschera questo suo essere burbero per non fare prendere sottogamba la dua materia, ma la persona era molto intelligente, comprensiva e paterna.
Dopo il primo impatto il rapporto con la classe fu una continua armonia.
Con me ci fu un buon rapporto ed un'intesa sempre crescente che mi portò a sforzarmi di apprendere l'arte del disegno di cui ero negato e, divenuto adulto, a scambiare spesso opinioni sul nostro paese e sulle sue problematiche politiche e di sviluppo.
Anch'egli cercò di portare una ventata di novità in seno al comune di Pachino che, con il matrimonio e con il tempo, diventò anche il suo.
Da professore si inventò la rassegna regionale del disegno fra i vari istituti dell'Isola che ebbe grande successo e che, se non si fosse trovato ad operare in un paese critico ed apatico, avrebbe certamente potuto rappresentare una caratteristica anche turistica per Pachino.
Si impegnò anche in politica facendo l'assessore al turismo e lasciò poi tutto quando per motivi di lavoro e per lo studio dei figli si trasferì a Firenze dove già viveva il fratello della moglie che, anche su suo imput, aveva tentato di mettere su a Marzamemi la prima struttura ricettiva e cioè l'Hotel la Marinella.
E' tornato spesso a Pachino e spesso ci siamo incontrati anche se da alcuni anni non l'ho più rivisto.
Adesso che è stata annunciata l'avvenuta morte è come ritornare al passato con la consapevolezza di avere conosciuto ed apprezzato un insegnante, un politico, un'artista ed un amico degno di continuare a ricordare.

martedì 23 agosto 2011

CASE POPOLARI E PROTESTE PERSONALI


Nei giorni scorsi la stampa ha riportato la notizia che il governo regionale intende abolire gli Istituti Autonomi per le Case popolari in tutta la Sicilia ed affidare le competenze ad una struttura dell'Assessorato Lavori Pubblici.
Il tutto nell'ambito della diminuzione delle spese della Regione e dei costi della politica considerato che ogni provincia ha un suo consiglio di amministrazione con componenti e presidenti che percepiscono lauti compensi ed una serie di commissioni con componenti anch'essi lautamente pagati.
A mio avviso si tratta di una decisione che va nella giusta direzione della diminuzione delle spese così come l'idea di vendere ai possessori delle case popolari l'immobile stesso per fare cassa.
Personalmente li venderei a prezzo simbolico ai proprietari che ne sono in possesso da molti anni perchè il semplice fatto di dismetterli senza pagare spese di mantenimento di elefantiache strutture, di manutenzione e rifacimenti vari comporta un notevole risparmio per le casse regionali sia a breve che a lungo periodo.
Però apriti cielo.
E' subito risuonata la tromba di guerra di un gruppetto di politici in cerca di poltrone che erano stati indicati quali amministratori dell'Istituto Case Popolari di Siracusa contro tale possibile decisione.
La cosa mi stupisce alquanto perchè qualcuno di loro è persona che ha sempre avuto incarichi remunerati nel sottogoverno e qualcuno altro potrebbe fare anche altre cose perchè ne ha le capacità.
Non si capisce poi perchè si lamentano in quanto anche se designati e mai nominati dalla Regione, non hanno vinto alcun concorso per cui non vengono lesi dei diritti acquisiti.
Allora si pensi all'interesse generale, si eviti di far capire ai cittadini che la politica si fa per fare entrare qualche emolumento nelle proprie tasche e che le scelte del risparmio devono riguardare tutti.
La vera azione di protesta va fatta esclusivamente nel chiedere investimenti seri verso il settore dell'edilizia popolare i cui alloggi vadano assegnati veramente alle famiglie bisognose.

giovedì 18 agosto 2011

A PACHINO BASTA CON I RANCORI O SI VA TUTTI A CASA



Mi sembra che al comune di Pachino si stia perdendo il filo della razionalità e si stia scivolando verso soluzioni che nulla hanno a che vedere con gli interessi dei cittadini.
Purtroppo in un comune in cui maggioranza, opposizione e cosidetta opinione pubblica vedono ed operano nella logica degli interessi personali e della contrapposizione personale, difficilmente si cercherà di capire quali sono le cose vere che interessano la soluzione dei gravi problemi dei cittadini.
Tutto finisce nel pantano vergognoso del tanto peggio tanto meglio.
Adesso oltre alla cronica incapacità politica ed amministrativa si aggiunge la lotta tribale fra figure apicali della dirigenza comunale e l'intervento della tifoseria di gruppi politici che cavalcano e sponsorizzano atti ed atteggiamenti che si ripercuotono negativamente sul paese.
Il sindaco sembra avere perso definitivamente la tranquillità necessaria per essere elemento di coagulo e di indirizzo delle varie istanze e si lascia andare in decisioni contraddittorie e frutto più del nervosismo che della razionalità.
Ne sono esempio le decisioni repentine e le revoche altrettanto repentine prese in queste ultime settimane che lasciano intravedere ricatti politici da parte di qualche componente della sua maggioranza.
Il tutto sommato alle vecchie logiche clientelari per cui si assumono consulenti e dipendenti vari forse inutili, ma sicuramente in contrasto con il clima di restrizione economica che caratterizza il comune di Pachino.
A questo punto è necessaria una riflessione da parte di tutti, ma soprattutto da parte del Sindaco e della sua maggioranza.
Il Sindaco deve riprendere a fare il Sindaco responsabile e utile alla causa comune dei suoi paesani in difficoltà ed i consiglieri comunali che lo sostengono ritornare a lavorare per raggiungere gli obiettivi per cui hanno chiesto i voti ed hanno ottenuto la fiducia dei cittadini.
Lo devono fare loro come eletti perchè non si possono nascondere dietro il paravento di partiti politici cui appartengono perchè, sia chiaro, questa maggioranza non rappresenta nè il centro destra, nè la sinistra nè il terzo polo.
Rappresenta soltanto la maggioranza che è uscita dalle urne che ha portato alla elezione a Sindaco di Paolo Bonaiuto che ha il dovere di governare fino a quando ne sarà capace o ci saranno le condizioni per operare altrimenti si va a casa.
Anche l'opposizione e qualche consigliere insoddisfatto hanno il dovere di essere propositivi per evitare che il baratro politico diventi anche sociale e ne paghino le conseguenze tutti i cittadini.
Se tutto questo non sarà possibile perchè i rancori personali sono più forti del bene comune allora nessuno potrà tirarsi fuori perchè saranno tutti responsabili, ai vari livelli, dello sfascio.
L'appello che facciamo a tutti è di cambiare registro, sotterrare le ambizioni personali ed il soddisfacimento dei propri interessi per salvare la barca - paese che è bene di tutti.
Altrimenti è l'ora di andare a casa tutti perchè nessuno può bruciare la casa con la convinzione di non ustionarsi.

sabato 13 agosto 2011

AD AGOSTO MEGLIO L'OMBRELLONE CHE LE STRATEGIE POLITICHE


Mi sembra che proprio sotto ferragosto, quando anche la politica potrebbe distendersi sotto un colorato ombrellone almeno per meditare, si sia sviluppata nella nostra provincia una vampata che vuole rendere più spedita la corsa verso obiettivi personali o di partito.
Mentre il centro destra con PDL e Forza del Sud litiga ormai su tutto rendendo inconcludente l'azione delle Amministrazioni locali ed il PID cerca di smarcarsi per tenere gli elettori che gli sono ancora rimasti, parte del terzo polo e la sinistra conteggiano poltrone, alleanze e desideri personali.
Per effetto della maggiore contiguità politica, in quanto esponente dell'UDC, ci limitiamo ad esaminare brevemente quanto sta emergendo nel terzo polo e nella sinistra.
Dai resoconti stampa di questi ultimi giorni ferragostiani emerge la volontà di due storici esponenti politici, Granata e Gennuso, di assumere il ruolo di timoniere del terzo polo e di indicare la rotta che questa nave dovrà percorrere.
Sia chiaro che non viene contestata la capacità di svolgere questo ruolo, ma in politica i ruoli devono essere riconosciuti e discussi con tutti gli alleati e non basta possedere un patentino di qualifica come per le navi vere.
Granata vuole fare il candidato sindaco dello schieramento alternativo al centro destra nel comune di Siracusa? Potrebbe essere una soluzione buona per la città e lo schieramento politico, ma va discussa, approfondita nei programmi, scelti gli alleati e fatte le valutazioni su possibili altri candidati degli altri alleati.
Gennuso dichiara al giornale " La Sicilia " di oggi che il terzo polo è a guida MPA e quindi sua e sceglie anche i nomi di personaggi di altri partiti per eventuali incarichi istituzionali?
Purtroppo non possiamo esaudirlo in questi suoi desideri anche se riconosciamo a Gennuso un ruolo importante nel terzo polo e nel suo partito.
Se anche dopo ferragosto con l'aiuto dell'arrivo del fresco di settembre si riproponessero questi schemi e questi desideri, come quello di preparare la tavola imbandita in tutti i comuni con menu già pronto come qualcuno sta facendo, allora potrebbero esserci dei problemi per far quagliare unità di intendi nell'ambito del terzo polo.
Noi diciamo che con calma, senso di responsabilità e visione del bene comune, inteso come risposte ai gravi problemi dei cittadini, si può fare molta strada insieme.
Ai DS che auspichiamo ritrovino subito la loro unità interna e quindi una loro proposta politica credibile,diciamo che vogliamo instaurare un rapporto di alleanze preferenziali anche in linea con quanto avviene a livello regionale che però non prevede ulteriori slittamenti verso altre frange di sinistra. Allo stesso modo non possono essere realistiche le primarie di coalizione perchè riteniamo che debba essere il gruppo dirigente ad assumersi la responsabilità delle scelte e perchè la storia recente non è stata positiva verso questo strumento.
Come si vede vi è molta carne al fuoco della politica che necessita serie risposte e molta ponderazione che la calura estiva non può assicurare per cui, per questi giorni, meglio l'ombrellone che le strategie politiche.

giovedì 11 agosto 2011

NELLA ZONA GRANELLI L'ACQUA E' " A .. PIPIU "


Senbrava che finalmente nella zona balneare Granelli di Pachino si fosse risolto definitivamente il problema dell'approviggionamento idrico soprattutto nel periodo estivo.
Invece proprio nel periodo più intenso delle giornate delle vacanze estive il problema idrico diventa ogni anno più preoccupante.
Le vecchie autobotti che trasportavano l'acqua alle numerose villette a mare sono state sostituite daa un Consorzio che, su iniziativa di personaggi, tecnici e politici rosalinesi, ha raggruppato quasi tutti i residenti estivi della contrada ed ha realizzato un acquedotto che pare si rifornisca d'acqua presso il comune di Ispica.
Però vi sono molte lamentele perchè spesso l'acqua dei rubinetti scorre " A PIPIU " cioè molto lentamente ed in modo insufficiente recando disfunzioni e forti lamentele fra gli utenti e soprattutto fra coloro che affittano le numerose villette perchè crea bisagi ai turisti.
Sicuramente le numerose presenze da fine luglio fino a dopo il ferragosto, con l'aumento dei consumi, non sono suffragate da una giusta pressione che i tecnici del consorzio dovrebbero assicurare per avere la giusta quantità d'acqua necessaria per la giornata e per le docce che sono inevitabili dopo ogni bagno.
Non si può tornare alle autobotti dopo che ogni utente ha sostenuto delle spese, non certamente di favore, per un servizio che si sta dimostrando molto scarso ed insufficiente.
Speriamo che si corra al più presto ai ripari da parte del Consorzio Idrico Granelli per soddisfare le giuste esigenze degli utenti altrimenti oltre alle disfunsioni saremmo in presenza di una chiara inadempienza contrattuale.


martedì 9 agosto 2011

IL TERZO POLO NON E' UNA VETRINA


Oggi il " Giornale di Sicilia " riporta un'intervista dell'on. Fabio Granata con la quale esterna la sua posizione in merito alle alleanze del terzo polo in provincia di Siracusa.
Secondo Granata il terzo polo, visto il fallimento della Giunta di centro destra al Comune di Siracusa ed alla Provincia regionale, dovrebbe da subito allearsi con il PD e scegliere i due candidati per le rispettive amministrazioni.
L'accellerazione di questa posizione nuova dopo che lo stesso aveva prospettato al Sindaco Visentin una Giunta di salute pubblica viene giustificata dalla risposta negativa ricevuta dall'attuale Sindaco.
Non abbiamo condiviso la proposta precedente di Granata e non possiamo accettare che, sia pure da persona politicamente utorevole, si possano fare delle fughe in avanti a nome di tutto il terzo polo senza nessuna preventiva consultazione.
Il documento politico approvato dai rappresentanti ufficiali del terzo polo e che rispecchia la posizione ufficiale più volte espressa dall'UDC ai vari livelli, chiude alle alleanze con il centro destra, ma non apre in modo meccanico a quelle con il PD.
Anzi la priorità, una volta reso più forte politicamente e strategicamente il terzo polo nella nostra provincia, diventa quella di presentare liste autonome distinte dai due attuali schieramenti e solo in una eventuale fase di ballottaggio ricercare prioritariamente l'intesa con il PD.
Anche la presentazione delle liste comuni deve passare attraverso una verifica locale delle possibilità e delle compatibilità fra i vari esponenti locali perchè il terzo polo non è un partito, ma una alleanza che, pur avendo una corsia prioritaria non può prescindere dai rapporti locali.
Allora il consiglio che ci diamo e diamo agli altri è quello di lavorare alla costituzione di un terzo polo credibile nella proposta politica ed organizzativa, verificare le compatibilità locali e solo dopo pensare ai candidati ed alle alleanze.
Ciò senza fughe in avanti e senza protagonismi personali, ma con il contributo di tutti perchè la serietà del progetto politico del terzo polo non può farlo diventare una vetrina per strategie personali.


venerdì 5 agosto 2011

Detenuti di “Liberamente” e giovani Udc per il decoro cittadino Volontariato, pulizia straordinaria a Riva della Posta e villetta Aretusa


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Scritto da Redazione
Giovedì 04 Agosto 2011 - 15:59

Siracusa – Quasi una moda quella scoppiata in città. Attività da sempre intrapresa dalle organizzazioni sociali e culturali che quasi per indole si fanno artefici di azioni piuttosto riposte a chi amministra e gestisce la cosa pubblica. Così dopo l’opera di risanamento dell’Ara di Ierone messa in atto da Sos Siracusa, anche gli allievi del progetto “Liberamente” e il movimento giovanile dell’UdC, con operati separati, hanno restituito alla città di Siracusa due pezzi “trasandati” di territorio.

Venti i detenuti del carcere di Cavadonna (nella foto in basso), selezionati per partecipare al progetto sperimentale “Liberamente”, finalizzato all’inclusione sociale di soggetti adulti in esecuzione penale, che hanno ripulito, muniti di decespugliatori, l’area della villetta Aretusa e la spiaggetta antistante, ai Sette Scogli, liberandola dai rifiuti e dal fogliame presente.

Contemporaneamente, quasi sull’altro versante dell’isolotto di Ortigia, i giovani dell’Unione di Centro, di ritorno dalla Summer School di Selinunte, hanno srotolato uno striscione con il loro messaggio lungo il perimetro della fontana di piazza delle poste (nella foto in alto), dedicandosi lì ad un’altrettanto massiccia opera di pulizia.

Due azioni necessarie al decoro cittadino, apprezzate dai passanti, che dimostrano agli amministratori la realtà di tutti i giorni e quanto la città di Siracusa abbia fortemente bisogno di interventi ordinari.

( giornale di siracusa one-line)

giovedì 4 agosto 2011

INTERVENTO DI CASINI SULL'INCONTRO FRA IL GOVERNO E LE PARTI SOCIALI


Il leader dell'Unione di Centro Pier Ferdinando Casini interviene dopo l'incontro delle opposizioni con le parti sociali: " Il significato di questo incontro di oggi è stato semplicemente questo: dire al governo che le parti sociali e le opposizioni ci sono, spingerlo a prendere provvedimenti immediati che si riteranno opportuni, noi siamo pronti a concorrere perchè la difficoltà italiana è un'anomalia nel contesto di difficoltà internazionale. Poichè per tre anni abbiamo chiesto un nuovo governo e non siamo stati ascoltati, oggi, evitando di continuare in litanie poichè sapete benissimo che per noi il governo si dovrebbe dimettere, visto che c'è questo governo, speriamo che almeno governi".

"FARE RETE" COORDINAMENTO DONNE DEI PARTITTI PROV SIRACUSA- LETTERA AI SINDACI E AL PRES DELLA PROVINCIA


Ai Sigg. Sindaci

Al Sig. Presidente della Provincia

Ai Sigg. Presidenti dei Consigli Comunali e Provinciale

Ai Sigg. Capigruppo Consiliari

Ai Sigg. Difensori Civici

Ai Coordinatori e Segretari provinciali

Alle Sigg.re Consigliere e Assessore

Fare Rete è un coordinamento tra donne rappresentanti di tutti i partiti volto a raccogliere ed interpretare la domanda di protagonismo del mondo femminile nato allo scopo di orientare partiti ed istituzioni locali verso politiche di pari opportunità e di riequilibrio di genere, come si evince dal documento fondativo allegato alla presente.

Le recenti elezioni amministrative hanno confermato il persistente dato della scarsa consistenza numerica della rappresentanza femminile nei Consigli comunali e/o nelle Giunte, segnalando il distacco della politica rispetto ai profondi cambiamenti maturati nella nostra società, marcati in modo sempre più visibile del nuovo ruolo delle donne.

Ad un’attenta disamina degli Statuti dei 21 Comuni e dell’Amministrazione provinciale, sia pure con qualche parziale differente accentuazione, questo scollamento appare ancora più evidente: manca nella quasi totalità di essi il recepimento del quadro normativo che con assoluta chiarezza indirizza, da una parte, al riconoscimento della cultura delle pari opportunità e della differenza di genere come elementi fondativi della democrazia, dall’altra obbliga al riequilibrio di genere negli Organismi esecutivi, come le Giunte e gli Enti di II livello (società, fondazioni, consorzi, ecc).

La materia trova ampio fondamento in una vasta produzione legislativa che, a partire dalla direttiva comunitaria 54/2006/CE, è stata emanata dal nostro parlamento: modifica dell’art.51 Cost., Codice delle pari opportunità (D.Lgs. 98/2006), fino alla recente modifica del D.lgs.58/98 che disciplina la composizione dei consigli di amministrazione di aziende private e pubbliche; a seguire anche numerose Regioni hanno emanato norme più o meno precise per garantire la presenza delle donne negli organismi elettivi e di governo, da ultimo la Sicilia con la riforma della Legge elettorale approvata il 23/3/2011.

Questa cornice di riferimento non consente di tollerare ritardi da parte degli Enti locali, che devono fondare la loro azione politica e civica su legalità e inclusione.

L’aggiornamento degli Statuti e la piena applicazione delle norme già in alcuni contenuti non è più procrastinabile, pena la perdita di ulteriore credibilità della politica.

I Sindaci, i Consigli comunali e le istituzioni Provinciali devono adoperarsi per un recepimento della normativa in favore di scelte e traguardi legati alla concreta declinazione della parità, nel rispetto pieno del principio di uguaglianza sancito dalla Costituzione.

Facciamo appello alla sensibilità democratica degli eletti e delle elette affinché gli Statuti prevedano precisi riferimenti a :

  • rispetto delle pari opportunità e valorizzazione delle differenze di genere in tutti gli ambiti della vita sociale, culturale, economica, politica;
  • istituzione e attivazione delle Commissioni di pari opportunità aperte a rappresentanti dei partiti, delle organizzazioni sindacali, delle associazioni di scopo;
  • formulazione del Piano triennale di azioni positive teso alla eliminazione degli ostacoli al pieno raggiungimento della parità uomo-donna con obbligo di verifica delle azioni svolte;
  • garanzia del riequilibrio di genere nei luoghi decisionali (Giunte, Enti, ecc) in funzione della realizzazione della democrazia paritaria.

Avanziamo queste richieste, animate dall’impegno di offrire un contributo leale e concreto al miglioramento della qualità della democrazia e della gestione amministrativa in favore dell’intera collettività, non solo di una parte di essa.

Avanziamo queste richieste ma allo stesso tempo offriamo la nostra disponibilità a collaborare perché questi primi essenziali traguardi mirati al recepimento di regole e norme, ampiamente condivise e sperimentate in ambito nazionale ed europeo, siano raggiunti da tutte ed in tutte le Amministrazioni della nostra Provincia.

(pubblicata da Concetta Giallongo il giorno martedì 2 agosto 2011 alle ore 13.25)

Siracusa, 6 luglio 2011

mercoledì 3 agosto 2011

INUTILI RIUNIONI SULLO SFONDO DEL MALCOSTUME

Continuano le inutili riunioni in casa della PDL che costituisce la maggioranza consilaire in seno al comune di Siracusa ed alal provincia regionale.
Purtroppo in queste riunioni si discute solo di sottogoverno, di assessorati e dei vri capricci di deputati e presunti leader di partito.
Anche forza del Sud e PID partecipano a questo teatrino sconcio ed irrispettoso dei cittadini che soffrono la grave crisi economica che l'incapacità politica di questa maggioranza ha reso ancora più grave.
Non possiamo più accettare questa pandomina politica frutto della inadeguatezza di queste forze politiche e della loro estraneetà rispetto aio problemi del territorio che dovrebbero rappresentare e tutelare.
Il tutto mente sullo sfondo emerge una grave crisi morale che, a detta di autorevoli personaggi istituzionali compreso il procuratore della Repubblica, porta a gruppi affaristici che imperano indisturbati nella nostra provincia con una trasversalità senza pari.
Non è quindi il momento di cincischiare o di essere indifferenti perchè va fatto ogni sforzo affinchè gli incapaci ed i corrotti abbiano quello che meritano sia sul piano politico che giudiziario.