Non mi sembra che la fase preelettorale nel comune di Pachino abbia imboccato la strada giusta.
Troppe liste, troppi candidati, troppa confusione.
Sopratutto il troppo riguarda le liste civiche che nascono come funghi e sulla scia di interessi personali piuttosto che sulla base della cultura politica, della capacità amministrativa e del collegamento con le realtà istituzionali fuori Pachino che sono l'ossatura attorno a cui bisogna aggregare la ricerca delle condizioni idonee a superare la lunga agonia amministrativa e la difficile prospettiva.
Sono convinto che, oggi più che mai, la politica pachinese debba ruotare attorno ai partiti che determinano la gestione della cosa pubblica ai vari livelli piuttosto che cercare soluzioni paesane con le civiche di quartiere che non offrono alcuna prospettiva se non quella di garantire una inutile elezione a qualche proponente.
Allo stesso modo e, forse a maggior ragione, bisogna rigettare ipotesi di pezzi di partiti diversi che si mettono assieme con altri pezzi di schieramente contrapposti pur sapendo di non avere niente in comune da proporre per una gestione incidente sulla realtà pachinese.
Molti generali senza esercito si vogliono esercitare in un campo di battaglia ove la legge elettorale che impone il superamento del 30% per avere rappresentanti in consiglio comunale li può relegare al ruolo di inutili concorrenti.
E' chiaro che queste valutazioni investono tutte le situazioni indipendentemente dagli schieramenti prescelti perchè siamo convinti che, chiunque vinca necessita, nell'interesse del paese, di chiarezza, capacità decisionale ed assenza di zavorra di qualsiasi genere.
Ciò nel difficile esclusivo interesse del comune di Pachino.
Troppe liste, troppi candidati, troppa confusione.
Sopratutto il troppo riguarda le liste civiche che nascono come funghi e sulla scia di interessi personali piuttosto che sulla base della cultura politica, della capacità amministrativa e del collegamento con le realtà istituzionali fuori Pachino che sono l'ossatura attorno a cui bisogna aggregare la ricerca delle condizioni idonee a superare la lunga agonia amministrativa e la difficile prospettiva.
Sono convinto che, oggi più che mai, la politica pachinese debba ruotare attorno ai partiti che determinano la gestione della cosa pubblica ai vari livelli piuttosto che cercare soluzioni paesane con le civiche di quartiere che non offrono alcuna prospettiva se non quella di garantire una inutile elezione a qualche proponente.
Allo stesso modo e, forse a maggior ragione, bisogna rigettare ipotesi di pezzi di partiti diversi che si mettono assieme con altri pezzi di schieramente contrapposti pur sapendo di non avere niente in comune da proporre per una gestione incidente sulla realtà pachinese.
Molti generali senza esercito si vogliono esercitare in un campo di battaglia ove la legge elettorale che impone il superamento del 30% per avere rappresentanti in consiglio comunale li può relegare al ruolo di inutili concorrenti.
E' chiaro che queste valutazioni investono tutte le situazioni indipendentemente dagli schieramenti prescelti perchè siamo convinti che, chiunque vinca necessita, nell'interesse del paese, di chiarezza, capacità decisionale ed assenza di zavorra di qualsiasi genere.
Ciò nel difficile esclusivo interesse del comune di Pachino.
Nessun commento:
Posta un commento