domenica 22 marzo 2009

NELL'UDC DI SIRACUSA TURI MAGRO, CON LOGICA PADRONALE, MANDA TUTTI I DIRIGENTI A CASA MA LUI RESTA


L'ultima notizia in casa UDC è che il segretario provinciale Turi Magro ha azzerato tutti gli incarichi interni dimostrando praticamente che continua ad operare come un un vero e proprio commissario.
E' la risposta alla Magro alla richiesta di molti dirigenti di dare conto della gestione personalistica del partito e di una linea politica tesa solo alla destabilizzazione delle amministrazioni comunali e del quadro politico di maggioranza.
Basta scorrere i giornali degli ultimi mesi per rendersi conto che il segretario provinciale dell'UDC non ha fatto altro che chiedere le dimissioni di molti sindaci della sua stessa maggioranza e di tuffarsi a capofitto nella logica della spartizione del sottogoverno provinciale.
Quest'ultimo gli stava particolarmente a cuore perchè aspirava a ricoprire il prestigioso ed economicamente importante incarico di presidente dell'autorità portuale di Augusta.
Pare che non ci andrà più perchè non gradito a molti, ma su questo incarico ha, a mio avviso, sacrificato un'intero partito.
Fa ridere quindi la decisione di azzerare tutti gli incarichi addossando la responsabilità dell'inefficienza ai dirigenti provinciali dal momento che è stato lui solo a gestire tutto il partito scavalcando qualsiasi altro organismo statutario.
Qualcuno potrebbe porsi la domanda su come abbia fatto Turi Magro, che non è una forza politica insostituibile nel partito, a fare tutto quello che ha voluto.
Naturalmente esistono grosse responsabilità da parte dell'on. Pippo Gianni, che da vero padrone dell'UDC provinciale, o si è lungamente distratto o ne è connivente.
Per quanto mi riguarda non frequento da tempo le stanze dell'UDC ed ho spedito subito al mittente, a mezzo stampa ed attraverso il mio Blog, l'incarico di dirigente comunale di Siracusa e di responsabile provinciale di alcuni importanti uffici del partito.
Ciò perchè non solo non ero stato contattato nè da Magro nè da Gianni nè era stato stabilito in qualche organismo del partito, ma sapevo che i nuovi uffici sarebbero stati lo specchietto per dimostrare una gestione collegiale che non c'è mai stata, che Turi Magro avrebbe continuato a gestire il partito come la propria casa esclusiva e che tutti i nuovi dirigenti avrebbero fatto la fine di essere sostituiti, per i mutati interessi dei padroni provinciali, con l'onta dell'incapacità.
Come ho già avuto modo di scrivere sul mio Blog l'UDC di Siracusa è purtroppo gestito con la mentalità di escludere tutti coloro che non si adeguano a dire sempre di si alle decisioni prese senza alcun confronto.

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