Siracusa – Nonostante siano trascorsi quattro giorni dall’ultima di campionato, il tecnico Angelo Bufardeci non ha ancora smaltito la rabbia derivante dal modo in cui i suoi ragazzi hanno perso ad Alcamo. In vantaggio nella prima frazione, i bianco verdi subivano un pesante passivo di 7-1 nei primi minuti della ripresa. Organizzazione e continuità nel gioco permettevano di tornare alla ribalta e ritornare addirittura in vantaggio a 20’’secondi dalla fine con Giovanni Giannone. Ma il tiro franco a tempo scaduto chiudeva l’incontro in parità e la nuova regola federale, che da quest’anno prevede la lotteria dei rigori nelle situazioni di parità nell’arco dei 60’ minuti, è stata poi fatale agli ortigiani. Match decisamente avvincente ma ricco di grandi disattenzioni e cali di concentrazione. E’ proprio questo che il tecnico Bufardeci non riesce a digerire. “Siamo stati troppo distratti – ha detto Bufardeci – Abbiamo pensato a tutto piuttosto che a quello che succede in partita. Mi riferisco ad diversi episodi in cui abbiamo recuperato palloni su palloni in difesa ma poi sprecato tutto consegnando palla agli avversari senza nemmeno riuscire a concludere o arrivare al tiro. I rigori non hanno significato, non m’importa che alla fine si è perso; m’importa il modo in cui si è affrontata la gara. Fisicamente abbiamo risposto molto bene, anche in difesa, ma certi cali di attenzione non possono verificarsi. Seppur l’Alcamo fosse un’ottima squadra, con giocatori interessanti, siamo stati noi a perdere il match e regalargli la vittoria”. Da contestare i cali d’attenzione, vere e proprie amnesie; ripresi gli allenamenti, Bufardeci sta centrando le sedute proprio sulla correzione di questi aspetti, connaturati della squadra o causati dal periodo iniziale di stagione? “Il campionato di serie A2 è una nuova esperienza per noi – ha spiegato il tecnico dell’Ortigia – Hai di fronte compagini forti che non perdonano gli errori che commetti. Forse ci manca l’abitudine all’agonismo elevato. Proprio per questo in settimana stiamo lavorando in questa direzione. Devo abituare i ragazzi ad esprimersi al meglio nelle situazioni di sottopressione. Nonostante la stanchezza è quando riesci a mantenere una certa lucidità che sei in grado di vincere qualsiasi incontro”. Nella foto, Angelo Bufardeci ( da " Il Giornale di Siracusa one line )
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