domenica 30 gennaio 2011

IL SINDACO DI PACHINO VERSO FORZA DEL SUD ?


Secondo notizie riportate stamani dalGiornale di Sicilia, il sindaco di Pachino Paolo Bonaiuto, starebbe per scegliere politicamente il partito Forza del Sud e lasciare quindi il Popolo della Libertà dove si era fermato dopo la scissione dei miccicheniani.
Non sappiamo se questa notizia avrà un seguito di concretezza, ma molti indizi lasciano prevedere un esito positivo per cui Bonaiuto andrà sicuramente ad ingrossare le fila degli amici dell'on. Titti Bufardeci.
Quì troverà altri componenti fra cui il gruppo dei consiglieri comunali Tossani, Rosa e Agricola che fanno riferimento all'assessore Corrado Bufardeci ed altri consiglieri che ufficialmente o ufficiosamente hanno scelto questo raggruppamento.
Non sappiamo se con sè il sindaco porterà altri consiglieri comunali che lo seguiranno in questo nuovo percorso politico perchè ancora le notizie sono frammentarie.
Sappiamo però che sarà Forza del Sud un grosso raggruppamento politico, ma non un gruppo univoco per le forti caratterizzazioni politiche dei vari componenti che non sono omologabili fra di loro per cui vi sarà molto lavoro per la diplomazia politica.
In ogni caso riteniamo che la gente, dal sindaco, dagli assessori e dai consigleiri comunali, si aspetta risposte ai loro problemi quotidiani e poco si interessano ai cambi di casacca od ai trasformismi politici.

Ambiente, è scontro sul protocollo

Avanzate critiche sul progetto avviato fra il sindaco Bonaiuto e l'associazione Scieri e Muciare

  • Sabato 29 Gennaio 2011
  • Siracusa,
  • pagina 49

alcuni esponenti di forza del sud
La pulizia del territorio e gli interventi della casa municipale per fare fronte alla eliminazione delle discariche abusive sparse sul territorio, aprono una profonda divergenza di vedute all'interno dell'amministrazione comunale. Oggetto del contendere è il protocollo d'intesa firmato dal sindaco Paolo Bonaiuto con l'associazione Scieri e Muciare.
Il primo cittadino, con la sottoscrizione del protocollo d'intesa ha stanziato una somma di 80 mila euro da destinare proprio alle operazioni di pulizia del territorio, sfruttando le indicazioni, fornite dall'associazione ambientalista che, nei mesi scorsi, ha effettuato una mappatura dei luoghi ove si registra una vera e propria emergenza ambientale. La questione, tuttavia, non è andata giù a Forza del Sud ed ai consiglieri comunali vicini all'assessore all'ecologia Corrado Bufardeci, di fatto baipassato dalle decisioni relative alla pulizia del territorio.
«Non riusciamo proprio a capire e comprendere, -ha affermato il capogruppo di Forza del Sud Patrizia Tossani- quale sia il metodo di lavoro utilizzato dall'associazione e il filo conduttore scientifico per intervenire in una materia così delicata quale è il settore ecologico e lo smaltimento dei rifiuti speciali, a meno che non si voglia considerare scientifico un lavoro di fare delle foto e segnare le posizioni con un comune Gps. Non riusciamo neppure a capire, -ha continuato la Tossani, come mai il presidente dell'associazione, già collaboratore del primo cittadino in qualità di esperto, prima si sia rifiutato di collaborare con l'amministrazione criticandola aspramente e sbattendo la porta, ed ora stipula protocolli d'intesa».
L'assessore all'ecologia Corrado Bufardeci ha poi aggiunto: «Sin dal mio insediamento ho chiesto i fondi al sindaco per operare in materia di ecologia. Purtroppo prima dell'approvazione del bilancio questi fondi non erano disponibili o erano molto limitati. Prendo atto del fatto che oggi siano stati stanziati 80 mila euro da utilizzare per un protocollo d'intesa nell'interesse dell'ambiente, e non posso che condividerne le finalità, anche se dissento sui metodi. È giusto comunque che, determinate tematiche vengano affrontate direttamente dal sindaco». Il punto che si pone è come mai le somme siano state assegnate in maniera diretta alla società che si occuperà della rimozione dei rifiuti, e non messe a disposizione dell'assessorato. Scintille si sono registrate anche tra Fds e Pid. «Le vetrine, -ha affermato Agricola- le cerca chi non è consigliere ma chiede voce in capitolo».
Salvatore Marziano

( Dal giornale " La Sicilia " )


29/01/2011

sabato 29 gennaio 2011

BASTA COI SINDACI DI RISULTA

Senza considerare le ragioni politiche o le strategie dei vari partiti, possiamo dire che finalmente l’Assemblea regionale siciliana ha deciso di porre mano alla revisione della legge elettorale regionale riguardante la elezione di comuni e province.

Vi sono delle importanti novità che, a mio avviso, miglioreranno i rapporti fra il sindaco ed il consiglio comunale e forse potranno anche incidere positivamente sulla qualità dell’azione amministrativa.Innanzitutto la opportunità che l’elettore abbia la possibilità reale di potere scegliere sia il sindaco che il consigliere comunale.

Con la normativa attuale basta votare un qualsiasi candidato di una lista collegata al candidato sindaco che il voto va anche automaticamente a quest’ultimo.

E’ vero che l’elettore ha la possibilità del voto disgiunto per cui può scegliere un candidato consigliere di un gruppo ed il candidato sindaco di un altro gruppo, ma difficilmente esercita questa opzione.

Ciò avviene per motivi psicologici perché ha la preoccupazione di sbagliare e rendere nullo il voto anche per il candidato a consigliere comunale alla cui elezione tiene maggiormente, ad un certo mal interpretato senso di appartenenza politica, per apatia o semplicemente perché non sa che esiste questa opzione anche perché i partiti si guardano bene dal propagandarla.

Succede così che, nella maggior parte dei casi, il candidato sindaco o presidente della provincia che riceve i voti in modo automatico da parte dei partiti collegati, viene scelto secondo criteri di spartizione del potere interno che non sempre coincidono con le capacità del singolo a svolgere il ruolo istituzionale per cui viene eletto.

Abbiamo avuto ed abbiamo esempi confermativi anche nella nostra provincia.

Questa nuova modifica che prevede l’obbligatorietà di esprimere, nella stessa scheda, sia la preferenza per il consiglio comunale che per il sindaco, porterà ad una scelta del candidato a primo cittadino di persona che almeno deve essere presentabile all’opinione pubblica ed agli elettori che dovranno sceglierlo direttamente.

Un’altra modifica importante è quella, a mio avviso, che elimina l’incompatibilità fra assessore e consigliere comunale o provinciale.Ho sempre ritenuto assurdo che chi, come i consiglieri, che sono stati votati ed hanno avuto un’investitura popolare per amministrare la città o la provincia, non potessero farlo perché incompatibili con la carica di assessore che è quella che opera le scelte gestionali di un ente.

Ciò soprattutto in considerazione del fatto che i consiglieri, nella maggior parte dei casi, sono coloro che conoscono veramente i problemi del comune o della provincia perché operano giornalmente a contatto con l’ente stesso.

Di contro persone trombate dal consenso popolare o che non hanno alcuna esperienza amministrativa e non conoscono nemmeno la via di ubicazione dell’ente, diventano assessori e veri gestori delle problematiche della comunità provocando spesso più inefficienza e scarsa incisività.

La nuova proposta, prevedendo anche la presenza di soggetti non consiglieri, potrebbe aumentare la qualità degli assessori in quanto gli esterni potrebbero essere scelti veramente in base al reale apporto di conoscenze e di azione propositiva che potrebbero portare all’ente comune o provincia contribuendo anche a diminuire il numero degli esperti che adesso trovano giustificazione anche per la scarsa qualità di molti assessori.

Mi sembra che anche in direzione della stabilità amministrativa queste proposte della nuova legge elettorale vadano nella giusta direzione.Difatti si torna all’origine della normativa per cui i sindaci non possono essere sfiduciati se non dal corpo elettorale che li ha eletti e dopo oltre due anni oppure da una qualificata maggioranza dei due terzi dei consiglieri.

Questa norma assicura maggiore stabilità alle amministrazioni, migliore qualità nella gestione e soprattutto elimina di molto il mercato delle vacche di consiglieri e partiti che cercano di essere determinanti per sfiduciare o non sfiduciare il Sindaco aumentando le richieste di compensazioni che spesso possono anche sforare il limite della legalità.

Sono già piccole ed importanti modifiche che, inserite nell’attuale quadro normativo, porterebbero ad un miglioramento della funzionalità degli enti locali.Naturalmente vi sono anche proposte sul numero delle preferenze, sulle quote rosa nelle giunte o nei consigli che non possiamo affrontare nello spazio riservato ad un articolo.

Allo stesso modo riterremmo utile interventi in merito ai compiti ed alle responsabilità della dirigenza così come ad una diversa funzione dei consigli che dovrebbero avere il ruolo propositivo delle soluzioni e di controllo sull’organo di governo, ma non dovrebbe più approvare il bilancio in quanto strumento finanziario per portare a termine il programma che è di esclusiva responsabilità dell’esecutivo.

Vi sono quindi ancora molti tasselli da discutere per un quadro organico di nuova funzionalità delle amministrazioni comunali e provinciali, ma le proposte elaborate vanno già nella giusta direzione.

Pippo Bufardeci

( Questo articolo è pubblicato sul settimanale " I FATTI DELLA DOMENICA " ed è in edicola a Siracusa e provincia )

giovedì 27 gennaio 2011

Pallamano: in Qatar i Mondiali del 2015




27 Gennaio 2011 14:55 SPORT

(ANSA) - ROMA - Qatar sempre piu' lanciato nel mondo dello sport. Dopo essersi aggiudicato l'organizzazione dei Mondiali di calcio del 2022, solo per citare l'evento piu' noto, l'Emirato ha ottenuto anche quella del torneo iridato maschile di pallamano nel 2015, superando la concorrenza di Francia, Polonia, Norvegia. ''C'e' stata una lotta serrata tra quattro dossier di altissimo livello: ognuno avrebbe potuto farcela'', ha commentato il presidente della Federazione internazionale, l'egiziano Hassan Moustafa.

mercoledì 26 gennaio 2011

NERVOSISMO POLITICO ED EQUILIBRI DIFFICILI

Dopo lo scompiglio politico nelle amministrazioni pubbliche con cambi di maggioranze e di componenti delle rispettive giunte ed il relativo assestamento, anche se solo formale che ha caratterizzato gli ultimi mesi dell’anno appena trascorso e l’approdo in Giunta anche di assessori senza alcuna esperienza e conoscenza della macchina amministrativa, adesso è la volta dei gruppi politici che movimenteranno i giorni a venire di questo nuovo duemila e undici.

E le novità non sono di secondaria importanza anche perché i movimenti non riguardano la sola composizione e scomposizione degli schieramenti partitici, ma investono i singoli componenti con entrate ed uscite degne di un’affollata stazione metropolitana.

Il contraccolpo maggiore per la perdita di esponenti che hanno un ruolo importante nelle istituzioni le ha subite l’MPA del Presidente Lombardo con l’abbandono del senatore Sebastiano Burgaretta e del sindaco di Melilli, nonché ex assessore regionale, Pippo Sorbello.

All’ultimo minuto vi è stata la frenata del deputato regionale Pippo Gennuso di cui informazioni di stampa ben accreditate e dichiarazioni dello stesso davano certo l’abbandono dell’MPA per transitare, presumibilmente, nell’UDC.

Questo non si è verificato, ma l’UDC provinciale si è costituito ugualmente anche se molti personaggi appartengono alla categoria dei girovaghi della politica.

Il senatore Burgaretta, subito espulso dagli autonomisti, ha votato la fiducia a Silvio Berlusconi e virato la rotta politica verso il PDL provinciale cercando naturalmente spazio politico e riconferme sia per se che per i suoi amici nei vari comuni.

Anche qui, come è naturale che sia, nei vari comuni vi saranno delle piccole scosse telluriche locali dovute alla compatibilità ed agli equilibri da trovare fra interessi ed aspettative di chi entra e di chi già si trova dentro un determinato schieramento.

E’ notorio che chi esce da uno schieramento politico, soprattutto in periodo di guerra aperta e di sconvolgimento degli equilibri, per transitare in un altro è , nella maggior parte dei casi, portatore di richieste da essere soddisfate.

I gruppi che hanno fatto per primi la scelta di mettersi per conto proprio scegliendo i cuffariani Pippo Gianni ed i miccicheniani Titti Bufardeci sono impegnati a cercare adepti nei vari comuni perché diventa importante formare subito un esercito capace di affrontare le probabili battaglie delle elezioni nazionali o regionali.

Fino a questo momento il compito più facile sembra l’abbia avuto Pippo Gianni perché partiva già dalla mentalità del politico che fa tutto da se, da una propria struttura e da un gruppo di fedelissimi disposti a seguirlo ovunque. Si sta molto organizzando sul territorio puntando soprattutto sui giovani anche se deve naturalmente ricordarsi che i giovani hanno bisogno di sapere di potere scendere in campo e giocare perché se giocano sempre i soliti titolari si finisce con il rendere inutili i vivai soprattutto se alcuni sono sempre utili per tutte le stagioni ed altri si danno all’hobby di collezionare incarichi.

Gli altri gruppi che si stanno rinforzando, sia in termini numerici che di strutture nei vari comuni, sono quelli del FLI di Fabio Granata e di Forza del Sud del duo Bufardeci - Centaro.

Questi due gruppi usciti dalla casa madre del PDL, anche se su posizioni opposte, possono avere una loro duratura consistenza elettorale se sapranno radicarsi sul territorio individuando le giuste persone che li possano rappresentare e non puntando solo sulla ricerca delle adesioni numeriche senza una giusta cernita che privilegi anche la qualità delle persone chiamate a rappresentare il nuovo soggetto politico.

Il rischio che corrono tutti i gruppi politici nuovi, non solo FLI e FDS, è quello di imbarcare gruppi e personaggi che hanno una visione della politica tipo mordi e fuggi per cui girano nei vari partiti per potere essere più o meno determinanti ed avere in cambio prebende e posti vari. E di personaggi di questo tipo è piena la politica siracusana

In questa logica di nervosismo politico e di distinguo, un posto a parte merita la posizione della ministra Stefania Prestigiacomo che è stata in procinto di lasciare la casa madre berlusconiana del PDL, ma che ha avuto un ripensamento all’ultimo momento anche se la sua posizione politica sembra di attesa e potrebbe rimettersi in discussione alla prima occasione.

E’ sicuramente una seria cartina di tornasole della fibrillazione che ha investito la politica locale e nazionale perché se certi atteggiamenti li assume anche un personaggio politico del calibro di Stefania Prestigiacomo vuol dire che il momento che viviamo è veramente confuso..

Infine, per fermarci nello schieramento politico del centro destra, vi è da attenzionare quello che succede nella casa madre del PDL ove i locali incominciano ad essere stretti per l’arrivo o la permanenza di generali che necessitano di posti di comando che solo un esercito in aumento potrà assicurare.

Poiché riteniamo che, per fatti obiettivi dovuti a molti gruppi che preleveranno nello stesso serbatoio, la capienza elettorale della PDL diminuirà numericamente nella nostra provincia. Non è difficile prevedere che ci potrà essere un distinguo interno se non una vera e propria conflittualità fra i numerosi aspiranti ai comodi posti istituzionali.

Ciò potrebbe verificarsi con maggiore veemenza soprattutto nella fase delle elezioni regionali dove, a causa delle preferenze, non si potranno sistemare a tavolino gli equilibri a fronte di molti aspiranti se non vi sarà una forte ripresa dell’azione e della riscoperta della politica vera quale unico antidoto alle conflittualità personali.

Naturalmente ci auguriamo che gli equilibri politici si possano raggiungere nel più breve tempo possibile perché altrimenti gli unici a pagare sarebbero le istituzioni locali e di conseguenza le comunità della provincia che non potrebbero sperare nelle promesse positive che di solito si fanno con l’arrivo del nuovo anno.

Pippo Bufardeci

( QUESTO ARTICOLO E' PUBBLICATO SUL SETTIMANALE " TIMEUT " IN EDICOLA A SIRACUSA )

NUOVO LIBRO SU PACHINO DI SALVATORE CULTRERA


Sabato 29 gennaio alle ore18, nei locali del palmento Di Rudini' di contrada Littera a Marzamemi, sarà presentato il volume " A CU SECA SECA " del prof. Salvatore Cultrera.
Il sottotitolo del libro recita: antologia di letteratura popolare pachinese.
Poichè il libro è stato finanziato dal comune di Pachino nell'ambito delle iniziative culturali per il 250° anniversario della fondazione del paese, sarà distribuito gratuitamente ai partecipanti.

venerdì 21 gennaio 2011

SI FARA' LA TERZA EDIZIONE DEL PREMIO " BRANCATI "


La terza edizione del Premio Internazionale di Giornalismo " Vitaliano Brancati ", si farà.
L'assessore alla cultura del comune di Pachino, facendo seguito ad un incontro nel mese di agosto avuto con me, con Corrado di Pietro ed il presidente dell'Associazione Gianni Firera, ha concretizzato l'impegno assunto di dare il patrocinio a qesta importante manifestazione.
Conseguentemente la giunta comunale ha deliberato nei giorni scorsi un contributo di cinque mila euro per la sua realizzazione.
Non si tratta certamente di una cifra capace di dare il giusto risalto ad una manifestazione che negli anni scorsi ha avuto un'ampia eco anche sulla stampa nazionale per la qualità e l'importanza delle persone premiate, ma costituisce una valida base di partenza per fare radicare questa manifestazione fra le maggiori attrattive turistico - culturali della città di Pachino.
Nei prossimi giorni sarà avviato un confronto per esaminare le modalità organizzative ed individuare i premiati che, per i contatti già avuti, saranno di grande valenza culturale e giornalistica non solo italiana, ma internazionale.

mercoledì 19 gennaio 2011

ANCORA CAMBI CI CASACCA NELLA POLITICA PACHINESE


E' come un grande ballo degli anni pre guerra dove ad ogni giro si scambiavano le dame e si ricominciava d'accapo quello che si verifica, purtroppo da parecchi anni, in seno al consiglio comunale di Pachino.
Non vi è giorno che passa senza sussurri di cambio di casacca di qualche consigliere comunale che, nel giro di pochi giorni, si concretizza con la ufficializzazione.
Anche in questi giorni sono previsti ulteriori cambi di casacca.
Non siamo in grado di contare quanti sono stati i consiglieri che singolarmente hanno cambiato casaccca anche perchè sono in molti ad averla cambiata già più volte nel corso di questi primi due anni e mezzo.
Possiamo dire però che, indipendentemente dai soggetti interessati e dalle motivazioni più o meno nobili che hanno portato a scelte diverse, non si tratta di un modo di intendere la vita politica che possa portare lustro all'attività amministrativa in quanto sempre costretta ad inseguire le novità e cercare di soddisfare le esigenze che vengono espresse dai singoli piuttosto che concentrarsi sui veri problemi dei cittadini.
Questi comportamenti sono alquanto disdicevoli se, come spesso succede, vengono messi in atto al solo scopo di ottenere qualcosa dal sindaco o dall'amministrazione comunale o dal patriarca politico nella cui scuderia si impegnano ad entrare dopo il soddisfacimento o la semplice richiesta di qualche esigenza personale o per gli amici del gruppo.
Tutto questo impoverisce la qualità della politica e determina le condizioni della fragilità amministrativa e della scarsa incidenza dell'azione della giunta comunale rispetto ai veri problemi assieme al depauperamento della qualità dei personaggi che sono chiamati a gestire la cosa pubblica.

venerdì 14 gennaio 2011

questione rifiuti

Il sindaco respinge
le accuse rivoltegli

  • Giovedì 13 Gennaio 2011
  • Siracusa,
  • pagina 35

Il sindaco Paolo Bonaiuto interviene sulla questione del degrado e della pulizia del territorio, sulla quale pende anche una interrogazione del consigliere comunale d'opposizione Roberto Bruno. «Leggo e mi giungono notizie di aspre critiche lanciate da ambienti associazionistici nei miei confronti e nei confronti dell'amministrazione comunale. Si tratta di commenti falsi e tendenziosi, finalizzati solo a gettare discredito nell'azione amministrativa.
«Non che il problema dei rifiuti speciali sul territorio non esista, - precisa il sindaco pachinese - poiché nessuno vuole negare l'evidenza o dire che tutto è stato risolto. Tuttavia né un sindaco né la sua amministrazione possono essere considerati responsabili del degrado accumulatosi in anni ed anni e che, purtroppo, l'inciviltà diffusa contribuisce ad alimentare».
Bonaiuto prende posizione sulla questione bonifica dell'ex macello, struttura a ridosso di un istituto scolastico, meta di quanti intendono abbandonare non solo rifiuti ingombranti ma persino materiali tossici. «Sappiamo - afferma Bonaiuto - che con una sola operazione di pulizia straordinaria il problema non è stato risolto. Tuttavia non si può neppure dire che l'amministrazione sia rimasta inerte».
Critiche sono pervenute al sindaco anche per le recenti dichiarazioni sul piano paesistico ritenuto, unanimemente, troppo vincolante. «Io cerco di difendere gli interessi delle varie categorie sociali della popolazione pachinese e di tutelare al meglio le risorse del nostro territorio - puntualizza il sindaco - mentre altri, ammantandosi dell'appellativo di presidenti di associazioni ambientaliste, nulla fanno per difendere il territorio. Queste stesse persone sono state messe in condizione di collaborare, senza riuscire ad essere produttive.
«Mi spiace - conclude Bonaiuto - che persone, probabilmente animate da buona fede, finiscano per cadere nella rete dei parolai».
SERGIO TACCONE ( Giornale " La Sicilia " )

giovedì 13 gennaio 2011

PACHINO, DOMANDE PER I CANTIERI DI LAVORO


Fino al 31 gennaio è possibile presentare le domande per partecipare alla selezione per potere essere avviati al lavoro presso i cantieri regionali che si svolgeranno nel territorio del comune di Pachino.
I cantieri sono sette e sono destinati a svolgere lavoro per altrettante opere pubbliche.
Le domande vanno presentate presso l'Ufficio di Collocamento di via Rubera dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 12 e dalle 16 alle 18,30.
Oltre al personale con qualifiche di operaio sono previste qualifiche per responsabili e direttori dei lavori.
( QUESTA NOTIZIA E' STATA PRESA DA UN QUOTIDIANO, MA NON ERA RIPORTATA CORRETTAMENTE. DIFATTI LE DOMANDE NON SONO PER QUESTI CANTIERI, MA PER QUELLI EVENTUALI PER IL 2011. COMUNQUE E' SEMPRE BENE PRESENTARLA NEL CASO DI NUOVE ASSEGNAZIONI )

mercoledì 12 gennaio 2011

UNA NOTIZIA IMPORTANTE PER LA ZONA SUD

10 km 5 rotatorie per un costo di 14 mln 672 mila euro

Appaltati i lavori del nodo di Noto
Apertura prevista a metà 2012

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di Giuseppe Basile
Martedì 11 Gennaio 2011 - 15:54

Siracusa – E’ stato sottoscritto stamani, negli uffici del Segretario generale della Provincia, il contratto di consegna dell’appalto per la progettazione esecutiva e per la realizzazione dei lavori del nodo di Noto. L’appalto è stato affidato al raggruppamento temporaneo d’impresa costituito dalla “Sicula Costruzioni” di Catania e dalla “Blu Costruzioni” di Carlentini.

I lavori per il potenziamento e riqualificazione del collegamento allo svincolo autostradale del sistema viario del nodo di Noto e per il completamento del primo tratto della SP 19 Noto-Pachino, avranno un costo complessivo di 14 milioni 672 mila euro.

La progettazione esecutiva dell’opera dovrà realizzarsi entro 120 giorni dall’affidamento, mentre l’effettiva realizzazione nei 15 mesi successivi alla validazione del progetto esecutivo da parte della stessa Provincia che dovrà essere effettuato in 20 giorni.

Il nuovo tratto (nella foto, la planimetria) che si svilupperà per circa 10 km, consterà di 5 rotatorie, con una sezione stradale intorno ai 7 metri e mezzo. L’illuminazione sarà garantita da torri faro di diversa potenza.

( Tratto dal giornale di Siracusa o.l. )

domenica 9 gennaio 2011

A PACHINO SI RIORDINA L'ARCHIVIO STORICO

Abbiamo appreso con enorme soddisfazione, attraverso l'articolo pubblicat0 dal giornale " La Sicilia" che il sindaco di Pachino ha dato il via al riordino dell'archivio storico di Pachino. Dobbiamo mettere in evidenza che l'avere sollevato il problema non era per polemica, na per evidenziare una situazione grave ed insostenibile.

ci fa piacere che il Sindaco abbia seguito i nostri suggerimenti ed abbia affidato il compito ad un apersona esperta e competente come la dottoressa Rosalba Savarino e ad uno staff di collaboratrici che sicuramente opereranno bene.

Siamo contenti e non diamo, come non abbiamo dato prima, importanza alal steriel e puerile polemica che era stata artatamente messa in atto.



Sì al recupero dell'archivio storico

Lo dispone il sindaco, Paolo Bonaiuto, che ha ritenuto di mettere ordine all'enorme quantità di libri

  • Sabato 08 Gennaio 2011
  • Siracusa,
  • pagina 34

i locali della biblioteca
Al via l'azione di recupero dell'archivio storico locale. A sancirne il riordino è stato il sindaco Paolo Bonaiuto che ha ritenuto di mettere ordine alla grande quantità di materiale che testimonia la storia politica e sociale della città. Si tratta, in sostanza, della naturale prosecuzione delle attività relative al 250° anniversario della fondazione di Pachino.
Attraverso la grande quantità di documenti attualmente giacenti nei seminterrati della casa municipale e di qualche altro luogo, sarà possibile ricostruire la vita sociale e culturale ed i principali passaggi si storia e cultura popolare che hanno caratterizzato la collettività pachinese.
Necessario, per fare ciò, sarà un attento e certosino lavoro di riordino e di ricostruzione di migliaia di documenti, atti pubblici e verbali che testimoniano la storia di tutti noi. Il sindaco Bonaiuto, per fare ciò, ha conferito l'incarico alla dottoressa Rosalba Savarino che, nel recente passato si è già occupata di ricostruzione storica, avviando, insieme agli ingegneri Minardi e Giannitto del primo istituto superiore «Michelangelo Bartolo» una puntuale ricostruzione delle fasi dello sbarco degli Alleati angloamericani in Sicilia, sbarco che vide protagoniste le coste pachinesi delle prime operazioni belliche che portarono alla liberazione del territorio italiano dalla dominazione tedesca.
L'archivio storico diventerà fruibile nei locali della biblioteca comunale, oggi ubicata in via Matteotti, e per questo sarà necessario approntare un regolamento di fruizione. La Savarino si occuperà dell'attività di catalogazione del patrimonio librario, e di un sito web che consentirà le consultazioni telematiche. L'incarico avrà una durata di sei mesi, e per l'intero periodo è stato stabilito un compenso complessivo ed invariabile per tutta la durata dell'incarico, di 4 mila euro.
Ad affiancare la dottoressa Savarino nell'opera di archiviazione e catalogazione, saranno le signore Patania Giovanna, Moncada Mariaconcetta e Campo Elsa. Anche per queste tre collaboratrici è stata prevista una collaborazione semestrale con un compenso lordo mensile per ciascuna di loro di €. 1.166,66. La supervisione complessiva del lavoro svolto, comunque, sarà di competenza del nono settore che vigilerà sulle attività di riordino. Si pone fine così alla querelle che aveva coinvolto l'assessore alle attività culturali Piero Scala e l'ex amministratore Pippo Bufardeci.
Salvatore Marziano

venerdì 7 gennaio 2011

PACHINO, UN PAESE IN VENDITA



Di PIPPO BUFARDECI

Vi sono alcuni termometri che, anche visivamente, possono dare l’impressione dello stato di un paese o di una comunità sia dal punto di vista economico che sociale.

Anche Pachino non sfugge a questi canoni di individuazione del malore sociale che lo ha colto e che, da alcuni anni, lo sta conducendo verso la paralisi dello sviluppo e quindi dell’arretratezza economica, occupazionale e culturale.

Un aspetto che i sociologi e gli economisti più attenti all’evoluzione sociale di una comunità metterebbero in evidenza riguarda lo sventolio dei numerosi cartelli delle agenzie immobiliari con la scritta “ Si Vende” e quasi nessuno con quella “ Affittasi”.

Perché il mercato immobiliare di Pachino è così intasato di immobili che si vendono all’ interno di un contesto urbanistico non certamente molto ampio ed incapace di recepire nuovi flussi abitativi?Semplicemente perché è un paese che si sta chiudendo sempre più su se stesso e non offre alcuna linfa al mercato.

Esso difatti si sviluppa solo se, nel contesto in cui opera, vi è un flusso di reddito capace di assicurare investimenti duraturi nel tempo come l’acquisto di una casa.

Né si può dire che l’elevata emigrazione dei decenni passati, porta adesso questi cittadini a disfarsi del vecchio immobile perché non più consono ad una loro idea di ritornare o di utilizzarlo per brevi periodi in quanto sono diventati anziani o hanno scelto di non ritornare più.

Non si spiegherebbero i tempi biblici per effettuare la vendita di qualsiasi immobile.

Essa non avviene solo per la mancanza di disponibilità finanziaria dei residenti anche a fronte della possibilità di utilizzare quella che potrebbe essere una agevolazione sui prezzi e cioè la fretta di vendere di molti proprietari.

La verità è che esiste un impoverimento complessivo delle famiglie di Pachino che non hanno la possibilità di accedere ad un reddito minimo di sostentamento perché l’economia complessiva del paese è in forte regresso.

I dati negativi della popolazione residente negli ultimi decenni dovrebbero farci riflettere perché sono una cartina di tornasole molto evidente.

Un paese che non cresce nella stanzialità della popolazione e non ha flussi di cittadini in entrata, ma solamente in uscita, è un paese senza prospettiva.

Anche l’altro aspetto che ci può aiutare a capire il tessuto sociale ed economico che caratterizza questi anni pachinesi è rappresentato dalla abnorme apertura di esercizi commerciali non produttivi, ma votati all’alimentazione o allo svago sedentario come i bar.

Vi sono più Bar che negozi di merce che può essere utilizzata per creare ulteriore ricchezza.

Il bar rappresenta spesso, per chi lo gestisce, una possibilità poco specialistica, di aprire un’attività capace di potergli procurare un minimo di reddito.

Per chi lo frequenta può essere un momento di aggregazione sociale e di spesa del proprio reddito nella voluttualità di certi prodotti, ma se il cliente diventa “ stanziale” cioè che quasi per l’intera giornata non si muove dal bar, vuol dire che non ha un’idonea attività lavorativa e non produce reddito né per se né per il paese.

Il bar diventa il luogo dove ammazzare il tempo e, nello stesso momento, quello della frustrazione personale e sociale.

Siamo in presenza di una società comunale che tende a chiudersi in se stessa senza prospettiva e senza comunicazione perché ciascuno difende il proprio orticello mentre le nuove generazioni non programmano più la loro vita nell’alveo del proprio comune, ma pensano di andarsene per trovare lavoro e stabilità economica altrove.

La classe dirigente del paese, da molti anni, sembra non accorgersi di questi fenomeni perché è tutta presa a gestire l’esistente e, sia pure in presenza di una situazione complessivamente difficile, non riesce a programmare nessuna prospettiva futura.

Anche la classe dirigente, certamente non solo politica, pensa a chiudersi in se stessa nella convinzione che la soluzione del proprio problema personale debba avere la precedenza rispetto a quello degli altri.

In una situazione difficile come quella che sta vivendo la comunità pachinese non è più sufficiente affidare ad una sola componente economica la speranza della crescita come si è fatto con il vino prima e con il pomodorino poi.

Bisogna che si articoli la capacità di impresa e la fonte dl redito per i cittadini.

Quindi puntare su diverse direttrici di sviluppo che possono integrarsi anche fra di loro che, a mio avviso, devono essere l’agricoltura, il turismo e la cultura.

Non sta a me esaminare dal punto di vista tecnico le motivazioni che hanno portato alla crisi el settore agricolo, ma posso notare che dal punto di vista sociale ed anche economico esso ha dato speranze di reddito ad un’insieme di soggetti superiore alla reale capacità di assorbimento.

Troppo famiglie hanno affidato il loro futuro allo sviluppo di questo settore.

Bisogna quindi razionalizzarlo facendo in modo che, superati i motivi dovuti alla coltivazione ed al mercato, possa soddisfare le esigenze di tanti cittadini quanti ne possa effettivamente sopportare.

Ecco allora che diventa strategico, di pari passo, sviluppare il filone economico del turismo.

Esso va organizzato con i crismi aziendali più idonei e non come improvvisazione nella ricerca di un reddito momentaneo di basso impatto economico che non dà né prospettiva né valenza economica.

In questo settore diventa strategico il ruolo della pubblica amministrazione e delle istituzioni locali che devono elaborare una strategia di sviluppo che tenda a valorizzare tutte le potenzialità esistenti che sono fatti di spiagge, paesaggi, presenze culturali ed archeologiche, tradizioni e specificità del territorio.

Non più quindi l’improvvisazione con interventi economici e di promozione che si concretizzano solo in uno spreco di risorse comunali senza alcuna ricaduta economica sul territorio che assicuri continuità e specificità.

Infine il settore della cultura ai fini della maggiore capacità di reddito dei cittadini deve porsi all’attenzione soprattutto della pubblica amministrazione che deve avere la lungimiranza di creare specificità che possano veicolare un particolare tipo di turismo e nel contempo porre il paese all’attenzione del mercato turistico che ha sempre più bisogno del rapporto stretto con il territorio, le tradizioni e la specificità da offrire.

In questo campo, così come negli altri, molto si può e si deve fare nella direzione di crescita dell’’occupazione e quindi del reddito delle famiglie, ma anche per agevolare il terziario che a Pachino può trarre grande vantaggio da una seria politica di sviluppo integrato.

Per fare tutto ciò, poiché in questo paese non esistono scienziati tuttofare, è necessario l’insieme delle sinergie di tutti coloro che intendono dare il proprio contributo nella logica dell’interesse primario dello sviluppo della collettività e non del proprio tornaconto personale.

Se ciò avverrà questo paese sarà in vendita solo negli immobili che potrà offrire ad un nuovo mercato di compratori e di flussi in entrata, altrimenti si metteranno in vendita anche le speranze e le prospettive dei propri abitanti.


( Questo mio articolo è pubblicato sul numero in edicola del giornale "L'Eco Cittadino" )


giovedì 6 gennaio 2011

IL SINDACO DI PACHINO BONAIUTO RISPONDE ALLE CRITICHE DEI SUOI COLLEGHI


E' arrivata puntuale la risposta del sindaco di Pachino, Bonaiuto, alle critiche ed alle lagnanze degli altri sindaci della zona sud della provincia in merito alla mancata attuazione del paino di sviluppo denominato "Apprendoimprendo".
Bonaiuto ha detto che si tratta di un polverone inutile perchè il comune di Pachino sta lavorando per la sua attuazione e nei prossimi giorni sarà completato l'iter amministrativo che assegna la prima trance di fondi sia all'associazione Centro Studi Ibleo, che ne è il proponenete e sia ai comuni di Noto, Avola, Portopalo e Rosolini.
Come si ricorderà sono in palio un milione e cinquecento mila euro con la possibilità, secondo il progetto, di creare circa 500 posti di lavoro e promuovere 50 imprese.
Ci auguriamo che le cose stiano così e presto si possa dare più concretezza a questo progetto.
Non possiamo però non evidenziare il quasi silenzio che ha caratterizzato questa inziativa che andrebbe maggiormente pubblicizzata e portata a conoscenza dei cittadini dei comuni della zona anche per evitare che il tutto si possa risolvere in gruppi ristretti di amici ed affitionados.

mercoledì 5 gennaio 2011

I COMUNI DELLA ZONA SUD CONTRO PACHINO CHE BLOCCHEREBBE UN PROGETTO DI UN MILIONE E MEZZO DI EURO


Ad essere sincero non ho ancora capito quello che sta succedendo nella zona sud della provincia dove i comuni di Portopalo, Rosolini, Noto ed Avola si sono scagliati contro il comune di Pachino diffidandolo formalmente quale inadempiente e responsabile della possibile perdita dei finanziamenti per un importante progetto di natura sociale che ammonterebbe a circa un milione e mezzo di euro..
Addirittura sembra che li abbia in parte intascati senza renderli disponibili per il progetto stesso.
Secondo dati di stampa il progetto oggetto dello scontro si chiama "Apprendimprendo" finanziato dall'assessorato regionale politiche sociali per un milione e mezzo di euro ed ha come scopo quello di formare giovani, sostenere le nuove imprese e puntare al contrasto del disagio e della disoccupazione giovanile. Si parla di possibilità di lavoro per 500 giovani in tutto il comprensorio e fare nascere circa 50 imprese.
Pachino, secondo l'accusa, quale comune capolista e cioè delegato a formalizzare e rendere operativo il progetto, non avrebbe fatto niente e starebbe mettendo a rischio il progetto stesso e quindi l'opportunità per tutti i comuni di operare a favore dei giovani.
Se così fosse si tratterebbe di un'azione politicamente criminale da parte del comune di Pachino e si dovrebbero cercare e punire i responsabili.
Ma poichè non possiamo credere che le cose stiano proprio così, sarebbe quanto mai opportuno che il sindaco di Pachino, quale primo responsabile dell'amministrazione, chiarisse come stanno effettivamente le cose e dimostrasse quanto fatto e gli eventuali ostacoli che ne avessero impedito la realizzazione.
Ma lo deve fare con urgenza perchè l'immagine che ne sta venendo fuori da questa vicenda è devastante per il comune di Pachino sia nei rapporti con i cittadini che con gli altri comuni che, se avessero ragione, porterebbero ad un isolamento di Pachino in merito ad altre iniziative.
Anche questo aspetto sarebbe devastante per Pachino perchè, con le nuove normative, i progetti di sviluppo del territorio passano attraverso sinergie con gli altri comuni, come già successo per quelle che stanno dando lustro al paese, per cui le lotte e le ripicchè portano solo al sottosviluppo ed alla povertà di tutti.

sabato 1 gennaio 2011

NOVITA' IN CASA DELL'ORTIGIA PALLAMANO


Su convocazione del presidente, Sandro Di Vincenzo, si è svolta l’assemblea dei soci dell’Ortigia pallamano Siracusa per un esame della situazione societaria in vista del prosieguo del campionato.

Dopo un esame amministrativo – organizzativo della società si sono assunte alcune decisioni che incidono sull’aspetto tecnico e strutturale della società stessa.

Bufardeci Gianluca è stato eletto vice presidente e Bufardeci Angelo è stato nominato coordinatore tecnico delle rappresentative dell’ H. C. Ortigia.

L’assemblea ha altresì deciso, anche in considerazione delle ultime partite, di non permettere più che si possano verificare casi di scarso attaccamento ai colori sociali ed insufficiente rendimento da parte di alcuni atleti verso i quali saranno assunti tutti i provvedimenti necessari.