Ad essere sincero non ho ancora capito quello che sta succedendo nella zona sud della provincia dove i comuni di Portopalo, Rosolini, Noto ed Avola si sono scagliati contro il comune di Pachino diffidandolo formalmente quale inadempiente e responsabile della possibile perdita dei finanziamenti per un importante progetto di natura sociale che ammonterebbe a circa un milione e mezzo di euro..
Addirittura sembra che li abbia in parte intascati senza renderli disponibili per il progetto stesso.
Secondo dati di stampa il progetto oggetto dello scontro si chiama "Apprendimprendo" finanziato dall'assessorato regionale politiche sociali per un milione e mezzo di euro ed ha come scopo quello di formare giovani, sostenere le nuove imprese e puntare al contrasto del disagio e della disoccupazione giovanile. Si parla di possibilità di lavoro per 500 giovani in tutto il comprensorio e fare nascere circa 50 imprese.
Pachino, secondo l'accusa, quale comune capolista e cioè delegato a formalizzare e rendere operativo il progetto, non avrebbe fatto niente e starebbe mettendo a rischio il progetto stesso e quindi l'opportunità per tutti i comuni di operare a favore dei giovani.
Se così fosse si tratterebbe di un'azione politicamente criminale da parte del comune di Pachino e si dovrebbero cercare e punire i responsabili.
Ma poichè non possiamo credere che le cose stiano proprio così, sarebbe quanto mai opportuno che il sindaco di Pachino, quale primo responsabile dell'amministrazione, chiarisse come stanno effettivamente le cose e dimostrasse quanto fatto e gli eventuali ostacoli che ne avessero impedito la realizzazione.
Ma lo deve fare con urgenza perchè l'immagine che ne sta venendo fuori da questa vicenda è devastante per il comune di Pachino sia nei rapporti con i cittadini che con gli altri comuni che, se avessero ragione, porterebbero ad un isolamento di Pachino in merito ad altre iniziative.
Anche questo aspetto sarebbe devastante per Pachino perchè, con le nuove normative, i progetti di sviluppo del territorio passano attraverso sinergie con gli altri comuni, come già successo per quelle che stanno dando lustro al paese, per cui le lotte e le ripicchè portano solo al sottosviluppo ed alla povertà di tutti.
Addirittura sembra che li abbia in parte intascati senza renderli disponibili per il progetto stesso.
Secondo dati di stampa il progetto oggetto dello scontro si chiama "Apprendimprendo" finanziato dall'assessorato regionale politiche sociali per un milione e mezzo di euro ed ha come scopo quello di formare giovani, sostenere le nuove imprese e puntare al contrasto del disagio e della disoccupazione giovanile. Si parla di possibilità di lavoro per 500 giovani in tutto il comprensorio e fare nascere circa 50 imprese.
Pachino, secondo l'accusa, quale comune capolista e cioè delegato a formalizzare e rendere operativo il progetto, non avrebbe fatto niente e starebbe mettendo a rischio il progetto stesso e quindi l'opportunità per tutti i comuni di operare a favore dei giovani.
Se così fosse si tratterebbe di un'azione politicamente criminale da parte del comune di Pachino e si dovrebbero cercare e punire i responsabili.
Ma poichè non possiamo credere che le cose stiano proprio così, sarebbe quanto mai opportuno che il sindaco di Pachino, quale primo responsabile dell'amministrazione, chiarisse come stanno effettivamente le cose e dimostrasse quanto fatto e gli eventuali ostacoli che ne avessero impedito la realizzazione.
Ma lo deve fare con urgenza perchè l'immagine che ne sta venendo fuori da questa vicenda è devastante per il comune di Pachino sia nei rapporti con i cittadini che con gli altri comuni che, se avessero ragione, porterebbero ad un isolamento di Pachino in merito ad altre iniziative.
Anche questo aspetto sarebbe devastante per Pachino perchè, con le nuove normative, i progetti di sviluppo del territorio passano attraverso sinergie con gli altri comuni, come già successo per quelle che stanno dando lustro al paese, per cui le lotte e le ripicchè portano solo al sottosviluppo ed alla povertà di tutti.
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