giovedì 30 giugno 2011

PADRE MODESTO RITORNA ALLA CASA DEL PADRE



Si può avere accanto una persona per tutta la vita senza mai più vederla, ma attaccata in modo indelebile ai tuoi pensieri come se fosse sempre con te e non se ne fosse mai andata.
Ciò è ancora più straordinario se non si tratta di un tuo caro congiunto, ma di un sacerdote che ha segnato la tua vita in quei pochi anni che, bambino, hai avuto la fortuna di incontrarlo e di fare assieme un breve percorso.
Padere Modesto Giacon, primo parroco dei sacerdoti canossiani della parrocchia San Corrado di Pachino, è tornato alla casa del Padre in questi giorni finendo la sua vita terrena per rimanere per sempre nei ricordi di quanti lo conobbero, apprezzarono ed amarono.
Adesso che al ricordo di un'immagine di giovane prete, si accosta quella che foto recenti ci hanno mostrato avanti negli anni terreni, da parte di un bambino, anch'egli fattosi grande, non possiamo non riflettere e sperare.
Riflettere per captare ancora anche il più minimo ricordo ed insegnamento, sperare che, l'ultimo giorno, ce lo possa nuovamente riconsegnare.

L'Udc è impegnato a formare il Terzo Polo


  • Mercoledì 29 Giugno 2011 Quotidiano " la Sicilia "

«Anche a Pachino, l'Udc è impegnato a dare il proprio apporto costruttivo affinché il sindaco e l'amministrazione comunale possano dare risposte serie alle attese dei cittadini, determinando le condizioni per fare crescere la presenza del terzo polo in una logica di alleanze distinta e distante dalla proposta politica di Forza del Sud e Pdl». Questa la posizione del Coordinamento provinciale del partito centrista. «Il gruppo dirigente provinciale dell'Udc è fortemente impegnato a realizzare la costituzione del terzo polo ed attivare i coordinamenti provinciali e locali».
SER. TAC.

mercoledì 29 giugno 2011

IL SINDACO DI PACHINO SI AUTOSOSPENDE DA FORZA DEL SUD


Il Sindaco di Pachino, Paolo Bonaiuto, proprio nel giorno del suo onomastico, ha voluto irrorare la politica locale con una forte presa di posizione destinata a creare ulteriore confusione e soqquadro nel già turbolento clima politico pachinese.
Ha comunicato che si è autosospeso da Forza del Sud assieme al consigliere comunale Gabeli dopo che il coordinatore locale nonchè consigliere provinciale Nino Iacono, assurto a stratega della politica locale nonchè nelel grazie di Titti Bufardeci, gli aveva intimato di dimettersi.
Una situazione kafhiana, come tante altre che irrompono spesso nel palcoscenico della politica pachinese, che certamente il sindaco non poteva sopportare sia perchè gli è contro il partito che dovrebbe difenderlo, sia perchè il comandante Iacono che gli impone le dimissioni, non lo ha nemmeno votato alle elezioni.
Anzi ha svolto una dura campagna elettorale contro l'attuale amministrazione.
Cosa succederà adesso è tutto da verificare anche per la logica della grande fantasia dei politici pachinesi che spesso va oltre ogni ragionevole immaginazione.

DICHIARAZIONE DEL COORDINAMENTO PROVINCIALE DELL'UDC SULLA SITUAZIONE PACHINESE

Il gruppo dirigente dell'UDC di Siracusa, così come a livello nazionale e regionale, è fortemente impegnato a realizzare la costituzione del terzo polo ed attivare i coordinamenti provinciali e locali fra i consiglieri comunali ed i gruppi dirigenti dell' UDC, del FLI,dell'MPA e di Allenaza per la Sicilia.
Ciò nella convinzione che l'attuale bipolarismo asfittico ed inconcludente sta recando gravi danni alla politica ed alle istituzioni italiane per cui si rende necessaria un'azione politica che privilegi la riappropriazione delle istituzioni da parte dei cittadini ed un nuovo rapporto fra territorio ed eletti.
In questa logica, anche a Pachino, l'UDC è fortemente impegnato, con i propri rappresentanti locali nel partito e nelle istituzioni, a dare il proprio apporto costruttivo affinchè l'attuale Sindaco e l'amministrazione comunale possano dare risposte serie e concrete alle attese dei cittadini.
Determinando tutte le condizioni necessarie per fare crescere la presenza del terzo polo in una logica di alleanze distinta e distante dalla proposta politica di Forza del Sud e popolo delel Libertà.

sabato 25 giugno 2011

SI AL TERZO POLO, MA SENZA INUTILI SPOT E PRIMI DELLA CLASSE

Le ultime elezioni amministrative hanno dimostrato che vi è spazio per la costituzione di un terzo polo politico che sappia intercettare le esigenze dei cittadini e capace di costituire un'alternativa credibile all'attuale asfittico bipolarismo costituito dal centro destra e dal centro sinistra.
Su proposta ed iniziativa dell'UDC è sorto, a livello regionale, un coordinamento fra i vari partiti che si vogliono cimentare nella proposta politica del terzo polo e cioè, oltre all'UDC, il FLI, l'Api dei rutelliani, l'MPA di Lombardo ed il gruppo dei deputati ex gruppo misto che hanno dato vita ad Alleti per la Sicilia dove milita il siracusano Cappadona.
E' chiaro che il terzo polo non è la costituzione di un partito unico, ma di un raggruppamento di partiti che intendono proporre un programma unico nella fase elettorale e di gestione della politica nazionale e locale.
Per questa ragione si è auspicata la possibilità che, in tutte le province ed in tutti i comuni ove ciò sia possibile, si dia vita a coordinamenti fra queste forze politiche.
Naturalmente queste azioni politiche necessitano della necessaria azione di coagulo e di confronto fra esperienze che, soprattutto a livello locale, sono differenti ed a volte anche contrastanti.
Non solo, ma bisogna anche cercare di amalgamare, oltre alle esperienze, anche i personaggi che compongono e rapresentano i vari schieramenti che dovranno proporre una comune piattaforma politica da terzo polo.
Quindi bisogna lavorare nella direzione del coordinamento, ma con i tempi ed i confronti giusti e necessari.
In questa logica appare inutile ed inconcludente la presa di posizione favorevole alla nascita dei coordinamenti che viene proposta solo sulla stampa senza alcuna concreta azione di coinvolgimento dei partiti interessati.
Sembra solo uno spot pubblicitario per avere un piccolo spazio sul giornale che il tentativo serio di arrivare a raggiungere l'obiettivo politico della costituzione del coordinamento del terzo polo.
Ecco perchè, anche come UDC, auspichiamo che si passi dagli spot ai fatti concreti e si mettano in essere tutti quei passaggi politici necessari per raggiungere l'importante obiettivo del coordinamento politico del terzo polo individuando le linee guida della proposta politica ed amministrativa che vogliamo proporre agli elettori soprattutto in quei comuni che saranno interessati alle elezioni del prossimo anno.
Ciò senza fughe in avanti nè atteggiamenti da primi della classe da parte di chicchessia perchè dobbiamo spendere tutto solamente sulla credibilità della proposta politica, degli uomini che verranno proposti e sulla capacità di sapere intercettare le esigenze dei cittadini.

venerdì 24 giugno 2011

INTERVISTA SU RADIO GIOVANE PACHINO

Oggi presso l'emittente radiofonica " Radio Giovani Pachino", sulle frequenze 95,600 ed 89,200, è stata registrata la puntata del programma - Goccia dopo Goccia - che andrà in onda martedì 28 giugno alle ore19,15 ed in replica mercoledì 29 alle ore 14,15.
Il programma, che tratta di fatti ed avvenimenti vari, è stato incentrato sulla recente pubblicazione del mio libro" SE LA MEMORIA SI FA STORIA".
In studio, oltre al conduttore, la mia presenza e quella dell'assistente sociale Assunta Rizza che è stata, assieme a Corrado Di Pietro, Santina Giannone e Roberto Bruno presentatrice del mio libro la sera del 4 giugno presso i locali della parrocchia di San Corrado a Pachino.
E' stato illustrato il contenuto del libro che tratta di umori, fatti, personaggi e tradizioni del paese di Pachino, ma simili a tanti altri paesi siciliani, e dell'accoglienza avuta dai lettori che è stata molto buona anche a livello di vendita.

lunedì 20 giugno 2011

NUOVO DIRETTIVO, UDC PRONTOPER IL TERZO POLO



Nuovo direttivo Udc
pronto al Terzo polo



Prosegue il progetto di riorganizzazione dell'Udc a Siracusa. Il coordinatore regionale del partito, Gianpiero D'Alia, ha azzerato il coordinamento provinciale fatte salve le nomine di Pippo Sorbello a presidente del coordinamento provinciale, di Edy Bandiera a coordinatore provinciale, di Marco Capillo a segretario amministrativo, di Pippo Bufardeci a responsabile organizzativo, di Roberto Pasqua a responsabile enti locali, di Pietro Ferrara a responsabile della formazione quadri dirigenti e di Michele Stornello a commissario del partito a Siracusa. Il rinnovato coordinamento provinciale procederà in tempi brevi alla nomina dei coordinamenti in tutti i comuni della provincia, anche in previsione delle elezioni amministrative di maggio 2012. Secondo il coordinamento regionale, l'analisi del voto amministrativo fa emergere il ruolo politico ed elettorale determinante del partito nelle alleanze che, anche in Sicilia, hanno portato alla totale sconfitta del centrodestra. Il risultato conferma, quindi, la bontà della linea nazionale del Terzo polo interpretata da Casini, Fini e Rutelli che deve essere radicata oggi più che mai in ogni Comune della Sicilia. Il coordinamento regionale ha, infine, approvato un calendario di incontri in tutte le province siciliane per l'esame della situazione politica e programmato per fine luglio una assemblea organizzativa regionale ed una tre giorni della scuola di formazione politica dei giovani Udc.
i.d.b.


19/06/2011 Giornale " La Sicilia"

giovedì 16 giugno 2011

ASSALTO ALLE POLTRONE DELL'I.A.S.


I componenti del direttivo provinciale del consorzio per l'area di sviluppo industriale ( ASI ) di Siracusa hanno pensato bene di mantenere il sedere fisso su delle poltrone di sottogoverno e, visto che le ASI potrebbero sciogliersi con la nuova legge regionale, per evitare di rimanere disoccupati si sono trasferiti in massa nel consiglio di amministrazione del depuratore consortile ( IAS ).
Per fare ciò hanno attuato un vero e proprio colpo di mano che, stante alla sollevazione di scudi scatenata all'interno del centro destra e dei democratici di sinistra, ha risposto alla logica di cricche politiche che di indicazioni delle istituzioni e dei partiti.
Questa tesi è avvalorata danche dal fatto che è stato indicato anche un componente cui hanno messo la maglietta dell'UDC senza che lo stesso faccia parte del partito e senza che nessun dirigente od irganismo del partito di Casini abbia mai dato il prioprio assenso all'operazioen nè tantomeno nomi nè tantomeno questo partito del nuovo corso ha mai chiesto poltrone.
E' lacerante la reazione all'interno della PDL dove l'on. Vincullo ha minacciato la rottura del partito e della maggioranza per il modo clandestino e corsaro come si è consumata la nomina dei componenti del consiglio di amministrazione del depuratore.
Nei Democratici di Sinistra l'on.Marziano, l'on. De Benedictis e Pippo Zappulla hanno accusato il segretario provinciale Cafeo di essere al servizio di un gruppo di potere trasversale perchè nessun organismo di partito ha mai deliberato in merito alla scelta dei nomi.
Siamo di fronte al classico assalto alla diligenza per soddisfare esigenze di potere personale mentre sia l'ASI che l'IAS e tutta la classe politica provinciale dovrebbero dare risposte obiettive e serie alla gravità dei problemi che quotidianamente devono fronteggiare i cittadini e quelle poche attività produttive che ancora insistono sul nostro territorio.

martedì 14 giugno 2011

Presentazione Libro Pippo Bufardeci

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“La storia siamo noi”

“Se la memoria si fa storia” è il titolo del libro di Pippo Bufardeci presentato a Pachino, sabato 4 giugno 2011, nei saloni della parrocchia di San Corrado. Alla presenza di numerosi amici, che hanno riempito il salone come nelle grandi feste, il poeta Corrado Dipietro, la giornalista Santina Giannone, lo storico Roberto Bruno e l’assistente sociale Assunta Rizza hanno offerto chiavi di lettura sul lavoro svolto da Pippo Bufardeci. Egli, profondo conoscitore della città di Pachino che gli ha dato i natali, come dice Maria Grazia Cascino “ci regala una passeggiata nei ricordi di infanzia, perchè niente vada perduto e perchè il presente deve essere riconoscente al passato che diventa il sentiero attraverso il quale diventare un uomo moderno”. Il circolo culturale “Terra Mitica” che ha contribuito ad organizzare l’evento, dice che si tratta di “un libro libero, che ha categorie totalmente personali, a semplice discrezione dell’autore e legate a una memoria personale che si fa collettiva e diventa patrimonio della comunità locale”. Corrado Dipietro invece comincia il suo intervento riconoscendosi padre putativo dei giovani seduti accanto a lui quella sera, simbolo che la memoria del passato pachinese sta già passando alle nuove generazioni, nel lento scorrere delle pagine, come in un film neorealista. E’ vero infatti, come interviene Santina Giannone che “l’esperienza, strumento primario della conoscenza umana, diventa, nel caso di Pippo Bufardeci, il mezzo privilegiato per riconoscersi come appartenenti ad una storia corale e che, come nel passato ha dato vita all’identità pachinese e al senso di appartenenza dei suoi abitanti, ravviva la speranza di poter anche oggi lavorare per realizzare un futuro migliore”. Roberto Bruno, ricorda che anche lui, come tanti di quelli sera, è cresciuto nell’oratorio di San Corrado agganciandosi così ai ricordi di Pippo nel suo libro. Dice che “se la memoria si fa storia, la storia si fa memoria, giocando con un titolo che intriga il lettore per cui ciascuno potrebbe completare in vari modi, secondo la propria sensibilità ed esperienza. Io infatti continuerei così: se la memoria si fa storia… accade che nel ricordare gli eventi del passato io dia voce alle emozioni condividendole con i lettori. E’ un libro sulla memoria storica degli eventi più importanti di Pachino negli ultimi 50 anni: troverete gli usi e i costumi tipici della festa dell’Assunta, l’emozione dei pachinesi in occasione dell’inaugurazione della stazione ferroviaria, le abitudini per la luminaria di San Giuseppe; leggerete dell’arrivo dei Canosiani e della loro opera sociale, scoprirete come l’avvento della televisione, visto come “u cinima nna scatola” era diventato un grande fattore aggregante delle famiglie di allora; scoprirete che a Pachino c’erano ben tre sale di cinema tutte aperte; potrete ricordare i grembiuli neri degli alunni di un tempo, le usanze po’ zitagghiu o gli eventi politici di allora. Rivivrete la vendemmia con i suoi profumi e quella levatina di prima mattina che faceva diventare la piazza luogo di affari. Ricorderete che anche i funerali erano occasioni di stare insieme e noterete che ora non si usa più mettere la monetina nella bara del defunto. Tra i tanti ricordi di usi, costumi e tradizioni descritti con minuzia e a volte ironia, non troverete però una sola data, perchè non contano le date quando si ricordano le emozioni…. conta il valore intrinseco dell’evento e il significato condiviso dal pachinese di ieri e dal lettore di oggi. Ma la preziosità del libro è data a mio parere da tutti i termini dialettali disseminati tra le pagine. Sono i nomi dei piatti tradizionali, degli arnesi da lavoro, le ‘ngiurie e le espressioni tipiche dialettali. Divertitevi a leggere de: “u ngucciatu, u cuddurumi, u cruscienti, i nichè, u cunsulu, masciddari e purtieddu, cillitte e quartare, pipiu, carrammatti, sparapalliata, iocu fuocu, caputi, filazza, caddozzi, sancieli, frumieri, a-muarri, filinona, scazzuttiata, assuppa viddani, catirniari”. Deliziatevi a ricordare le espressioni tipiche come: “misi no cuntu”, “nun lu sacciu, iu nnà pagghia mi curcu”, pachinisi strazzainzola, “sì ciù lientu ra luci i parafera”, paiativi i debiti….. Tutto questo andrebbe perduto se non fosse ricordato, così come l’identità pachinese e il modo in cui la vita, lentamente scorreva negli anni senza colore nella tv e senza internet. Mi piace concludere citando Corrado Dipietro che nella prefazione del libro dice: “la Pachino di oggi è tutt’altra cosa e di questa nuova città qualcuno, prima o poi, dovrà parlarci”. Questo, infine è il messaggio che tutti i presenti di sabato sera abbiamo ricevuto: ricordiamo e continuiamo a raccontare perchè la storia siamo noi a scriverla, dal basso, semplicemente. Un ringraziamento particolare è dovuto a Fratantonio editore che ha pubblicato il libro per il quale non è stato richiesto un contributo pubblico. Quando qualcuno ha qualcosa da dire, studiare, ricordare è importante trovare qualcuno che investe e rischia sulla cultura locale.

RINGRAZIO ASSUNTA RIZZA PER IL BELL'ARTICOLO PUBBLICATO SUL SITO DEL GIORNALE " L'ECO CITTADINO" RIGUARDANTE LA PRESENTAZIONE DEL MIO LIBRO.

sabato 11 giugno 2011

IL BALLOTTAGGIO A NOTO UN VERO LABORATORIO POLITICO



Riteniamo che il ballottaggio elettorale che si svolgerà nel comune di Noto per eleggere il nuovo sindaco avrà maggiore valenza politica rispetto ad altri comuni della nostra provincia, vedi Lentini, dove la competizione è ristretta fra il sindaco uscente Mangiameli e l’ex sindaco nonché deputato Neri.

Siamo cioè di fronte ai classici canoni della politica fatta fra due schieramenti contrapposti politicamente perché riconducibili al centro sinistra il primo ed al centrodestra il secondo e fra due candidati che hanno calcato la scena politica locale e non solo.

A Noto, invece, si sono dati appuntamento tutte le varie sfaccettature dell’attualità politica.

Innanzitutto è emerso in modo plateale il dualismo e la contrapposizione fra le varie anime della casa delle Libertà che è sfociato nella candidatura di due soggetti fortemente alternativi che non hanno lesinato veleni e livore nelle varie fasi della campagna elettorale.

Forza del Sud ha appoggiato il sindaco uscente Valvo, già espressione del PDL, mentre i gruppi che ufficialmente hanno rappresentato ufficialmente la volontà della Prestigiacomo e della classe dirigente berlusconiana della provincia di Siracusa, hanno sostenuto l’ex sindaco Leone che, per due mandati, aveva rappresentato i partiti della sinistra.

Ha vinto quest’ultimo nello schieramento di centro destra perché il sindaco uscente Valvo ha avuto il torto di affrontare la competizione elettorale con una inutile dose di arroganza e perché ha concentrato nelle sue liste tutti i rappresentanti del gruppo dirigente che aveva gestito il potere cittadino negli ultimi cinque anni e che non erano graditi agli elettori.

In questa competizione è stato anche sconfitto il sottobosco di quanti cercano di svolgere la loro azione politica basata sugli ammiccamenti e sui rapporti personali piuttosto che sulle linee politiche che esprimono i partiti di appartenenza.

Ci riferiamo a quella parte di dirigenti o ex amministratori che hanno fatto accordi elettorali sul piano personale con deputati e ministri e che sono stati elettoralmente sconfitti ed estromessi dai loro partiti d’origine.

La novità in questo agone della politica comunale è stata rappresentata dalla candidatura espressa dal terzo polo nella persona del candidato Bonfiglio che ha sparigliato le carte e si è piazzato al primo posto fra i due sfidanti del ballottaggio con concrete possibilità di essere eletto sindaco della città del barocco.

Ciò è avvenuto perché la gente ha puntato su un candidato che era allocato fuori dalle diatribe politiche, dava fiducia sul piano della serietà personale e professionale e dava garanzie di potere bene operare perché si era già speso con successo nell’ambito sociale e sportivo.

Non era e non è, quindi, un salto nel buoi per i netini né porta con sé i retaggi del logoramento del ruolo amministrativo svolto negli anni precedenti.

Difronte a questa sconfitta politicamente molto pesante il centro destra ha cercato, a Noto, di ricompattarsi per cui, sia forza del sud che la PDL, hanno deciso di convergere verso il candidato Leone come se nulla fosse successo nella prima fase della campagna elettorale.

E’ stato lo stesso sindaco uscente Valvo nonchè candidato sconfitto e fra i massimi dirigenti di forza del Sud provinciale a rinnegare questa alleanza e dichiarare che voterà per Bonfanti.

Come si suol dire le ferite politiche non si rimarginano con una semplice firma apposta in un accordo di apparentamento.

Bonfanti ha incassato l’appoggio del candidato sconfitto della sinistra, ma non ha accettato la presenza in giunta di esponenti di questo schieramento né accordi con la sinistra più estrema.

Anche qui nella logica politica del terzo polo che nicchia con il PD, ma esclude la sinistra.

Quindi come dicevamo all’inizio un buon laboratorio politico che dovrà essere esaminato con attenzione dopo i risultati del ballottaggio da tutte le forze politiche provinciali soprattutto se a vincere la partita sarà il candidato sindaco Bonfanti.

Pippo Bufardeci


( Questo articolo è pubblicato nel numero da oggi in edicola del settimanale " I FATTI " )

venerdì 10 giugno 2011

TOSSANI: PIU' STABILITA' ALLA COALIZIONE

Non conosco il consigliere provinciale Iacono e quindi non ho avuto mai a che fare con lui da un punto di vista politico». Il consigliere comunale Patrizia Tossani, componente del gruppo indipendente proveniente da Forza del Sud, dopo le dichiarazioni dell' assessore Andrea Ferrara, non lesina repliche. «E' palese un dato: il gruppo di Iacono, alle elezioni 2009, ha appoggiato un altro candidato a sindaco. Poi, a risultato acquisito, ha deciso di entrare nella coalizione che sostiene Bonaiuto. Questo significa aver disatteso il voto dei loro elettori, saltando sul carro dei vincitori per ottenere qualche poltrona. Pertanto, torniamo a chiedere al sindaco - sottolinea Patrizia Tossani - di virare verso la maggioranza della prima ora, quella autentica, formata da coloro i quali hanno portato Bonaiuto alla vittoria due anni addietro. Quindi, prima si fanno scendere gli aggregati a risultato acquisito, per intenderci i voltagabbana, e meglio è per la stabilità della coalizione».
E sulle dichiarazioni di Ferrara, riguardo ad «un'alleanza di ferro» tra Bonaiuto e Iacono, la Tossani aggiunge con ironia: «E' ferro arrugginito che rischia di creare non pochi grattacapi politici al primo cittadino». Qualche mal di pancia arriva anche da altri ambiti della maggioranza e riguarda la possibile sfiducia al presidente del civico consesso Andrea Rabito.
Pare, infatti, che Salvatore Blundo, in una recente riunione di maggioranza, avrebbe posto con vigore questo punto. Non c'è pace, insomma, per il sindaco Bonaiuto, costretto a fare l'equilibrista per porre a bada le frizioni che si registrano nella sua variegata coalizione dove convivono anime che politicamente non hanno alcunché in comune. In tanti si domandano se queste frizioni, alla lunga, non finiranno per logorare la coalizione, mettendo a rischio la conclusione naturale del quinquennio amministrativo.
SERGIO TACCONE


09/06/2011 ( Quotidiano " la Sicilia " )

CONFUSIONE ED INEFFICIENZA NELLA POLITICA PACHINESE


Continua a Pachino il lungo braccio di ferro fra i due schieramenti contrapposti che si contendono la legittimità a gestire la cosa pubblica sulla base dei risultati espressi dalla volontà popolare e sulla base dei cambi di casacca avvenute successivamente alla vittoria del sindaco Bonaiuto.
Al primo gruppo appartengono i cosidetti consiglieri della prima ora le cui liste si sono spese nella campagna elettorale per la vittoria di Bonaiuto e che hanno in Salvatore Blundo di Rinascita il loro portavoce.
Al secondo gruppo appartengono quei consiglieri che durante la campagna elettorale sono stati contro l'elezione del sindaco Bonaiuto e che poi, fin dalla fase di ballottaggio ed arrivando ai nostri giorni, sono stati fulminati sulla via di Damasco e sono diventati interessati sostenitori del sindaco.
Interessati perchè lo stesso sindaco ha loro affidato incarichi di giunta ed amministrativi che si sarebbero sognati di ottenere rimanendo là dove gli elettori li avevano collocati e cioè all'opposizione.
Portavoce di questo gruppo di consiglieri è il consigliere provinciale Nino Iacono di recente approdato fra gli intimi amici di Titti Bufardeci ed ottenuto l'incarico di coordinatore cittadino di Forza del Sud.
Secondo quanto riportato dalla stampa a questo secondo gruppo pare abbia dato la propria adesione anche il consigliere Midolo che, eletto in una lista civica a sostegno di Bonaiuto, adesso ha scelto l'UDC.
Ci sembra strana questa posizione almeno per due motivi.
Essendo anch'egli consigliere della prima ora dovrebbe stare con il gruppo di Blundo che giustamente rivendica la coerenza con i risultati elettorali e le scelte dei cittadini.
Il secondo motivo è quello che avendo scelto di aderire all'UDC non può non seguire la linea politica di questo partito che, secondo quanto ribadito anche a Noto dal sen. D'Alia, non può partecipare ad alleanze politiche assieme alla PDL ed a Forza del Sud pena la esclusione dal partito.
Quindi se non chiarirà la sua posizione il consigliere Midolo rischia la espulsione dall'UDC.
Anche la nomina del nuovo assessore Di Martino da parte di Bonaiuto che, in questo giuoco ,cerca di dividere per imperare ha scatenato altre polemiche.
Il consigliere Gibilisco, eletto nelle file della lista civica dell'on. Gennuso e passato all'MpA per poi dichiararsi indipendente, non ha digerito questa nomina ed ha dichiarato di non riconoscerla facendo capire che potrebbe approdare ad altri lidi.
Come sempre la confusione e l'inefficienza regna sovrana nella politica pachinese al cospetto della grave crisi economica che i cittadini soffrono quotidianamente sulla loro pelle.

IL SEN. D'ALIA ALL'ASSEMBLEA UDC DI NOTO




Presso la sede dell'UDC di Noto, ieri sera, si è svolto un incontro fra il sen. Giampiero D'Alia, coordinatore regionale e presidente dei senatori dell'UDC, a sostegno della candidatura a sindaco di Bonfanti.
Presenti anche i dirigenti provinciali del partito, Edy Bandiera, Pippo Sorbello, Marco Capillo e Pippo Bufardeci.
Si sono affrontati i temi elettorali relativi alla vittoria ottenuta dal candidato sindaco Bonfanti fortemente voluto ed appoggiato dall'UDC nella fase di ballottaggio e il rinnovato appoggio per la tornata elettorale di domenica 12 e lunedì 13 giugno.
Si tratta di un impegno importante perchè la vittoria a Sindaco di Bonfanti rappresenterebbe una forte inversione di tendenza nella gestione della cosa pubblica ed un forte rinnovamento anche generazionale cui il partito di Casini ha fortemente cintribuito con la propria lista dove hanno trovato posto numerosi giovani.
Sul piano politico il sen. Gianpiero D'Alia ha ribadito la collocazione dell'UDC al centro dello schieramento politico e fortemente impegnato alla costituzione del terzo polo come risposta seria e concreta al fallimento del berlusconismo ed alla politica della sinistra.
Ha altresì ribadito che non vi è spazio per alleanze con il centro destra della PDL e di Forza del Sud e che, così come successo in questa competizione elettorale, non vi è cittadinanza nell'UDC per quei dirigenti che stipulano alleanze o perseguono linee politiche non corrispondenti a quella del partito.
Il sen. D'Alia ha dato atto al gruppo dell'UDC di Noto di avere lavorato con grande abnegazione e responsabilità nella logica della politica al servizio della cosa pubblica e con un grande risultato elettorale che porterà il partito a svolgere un ruolo determinante nella politica locale.

lunedì 6 giugno 2011

IL LIBRO, "SE LA MEMORIA SI FA STORIA" PRESENTATO A PACHINO ED APPREZZATO DAI LETTORI


Sabato sera presso il salone della parrocchia San Corrado di pachino è stato presentatoil libro" SE LA MEMORIA SI FA STORIA " il cui sottotitolo è " uomini, costumi, personaggi e tradizioni del paese di ieri. E' chiaro che il riferiemnto è al paese di Pachino, ma i fatti raccontati possono trovare allocazione in qualsiasi comune della nostra Sicilia o della zona del sud - est.
Sul palco dell'oratorio scelto perchè anch'esso oggetto di ricordi giovanili si sono alternati, nel commento e nell'esposizione del libro, il poeta e scrittore CORRADO DI PIETRO, la giornalista direttrice della rivista culturale Talè, SANTINA GIANNONE, l'aSsistente sociale ASSUNTA RIZZA e lo storico ROBERTO BRUNO.
Il pubblico, numerosissimo ha seguito con molta attenzione l'evolversi delal serata che è stata molto apprezzata per l'organizzazione ed i contenuti.
Numerosissimi sono stati i presenti che hanno comprato il libro il quale anche nelle librerie dove viene venduto sta riscuotendo l'apprezzamento dei lettori ed un positivo trend di vendita.