In questi giorni sulla stampa, che riporta normalmente le notizie della città di Pachino, impazza il toto - partito del sindaco Paolo Bonaiuto.
Come se tutto ciò fosse un serio problema di Stato e se l'appartenenza al popolo della Libertà o al neonato partito di Forza del Sud di Gianfranco Miccichè potesse stravolgere il quieto vivere del paese o risolvesse di colpo i suoi problemi.
Si è arrivato a dire che il perditempo nella scelta del sindaco o le sue titubanze fossero gli aspetti visibili di una trattattiva segreta che vedrebbe il sindaco offrirsi al maggiore offerente scegliendo in base al suo tornaconto personale.
Mentre non possiamo non constatare, per dovere di cronaca, che Bonaiuto non ha fatto niente per apportare elementi di chiarezza come se ci sguazzasse in questa zona grigia, dobbiamo anche dire che l'atmosfera creata dalla stampa si addice più ad una fiction televisiva che alla responsabilità che si dovrebbe chiedere alla politica soprattutto quella che si deve mettere in atto nella pubblica amministrazione.
Pensiamo quindi che il sindaco di Pachino Paolo Bonaiuto possa decidere con tranquillità con quale parte politica accasarsi così come i cittadini debbano avere la certezza di essere amministrati con coerenza, onestà e capacità.
Non pensiamo che, come riportato dalla stampa, la manifestazione organizzata da Forza del sud a Pachino con tutti i suoi dirigenti regionali al Palmento Di Rudinì possa essere stata concepita come grande scenografia per il passaggio in questo gruppo del sindaco di Pachino.
Con tutto il rispetto per la persona si tratta di un sindaco come tante altren umerose decine che hanno aderito in Sicilia e per i quali non mi risulta siano stati scomodati i divi di Hollywood.
Il neo partito di Forza del Sud che, essendo di giovane formazione, ha bisogno di grande credibilità fra gli elettori non credo che farebbe un buon affare se cedesse a tanta pomposità.
Personalmente non mi innammoro dei vari passaggi politici e dei relativi passeggeri, soprattutto a Pachino dove i cambi repentini di casacca sono all'ordine del giorno, mi appassiono però al lavoro che il sindaco e l'amministrazione portano avanti nell'interesse della città indipendentemente dal partito di appartenenza e dalle feste di benvenuto che possono essere organizzate per sindaci ed assessori vari.
Colgo però un aspetto molto positivo solo nel fatto che, per il monumento storico e per il turismo pachinese, possa essere importante che molte personalità siciliane abbiano l'opportunità di conoscere il palmento Di Rudinì e la nostra zona.
Anzi spero che altri gruppi politici ed altri partiti appartenenti a qualsiasi schieramento organizzino i loro incontri nel nostro comune ed al Palmento.
Come se tutto ciò fosse un serio problema di Stato e se l'appartenenza al popolo della Libertà o al neonato partito di Forza del Sud di Gianfranco Miccichè potesse stravolgere il quieto vivere del paese o risolvesse di colpo i suoi problemi.
Si è arrivato a dire che il perditempo nella scelta del sindaco o le sue titubanze fossero gli aspetti visibili di una trattattiva segreta che vedrebbe il sindaco offrirsi al maggiore offerente scegliendo in base al suo tornaconto personale.
Mentre non possiamo non constatare, per dovere di cronaca, che Bonaiuto non ha fatto niente per apportare elementi di chiarezza come se ci sguazzasse in questa zona grigia, dobbiamo anche dire che l'atmosfera creata dalla stampa si addice più ad una fiction televisiva che alla responsabilità che si dovrebbe chiedere alla politica soprattutto quella che si deve mettere in atto nella pubblica amministrazione.
Pensiamo quindi che il sindaco di Pachino Paolo Bonaiuto possa decidere con tranquillità con quale parte politica accasarsi così come i cittadini debbano avere la certezza di essere amministrati con coerenza, onestà e capacità.
Non pensiamo che, come riportato dalla stampa, la manifestazione organizzata da Forza del sud a Pachino con tutti i suoi dirigenti regionali al Palmento Di Rudinì possa essere stata concepita come grande scenografia per il passaggio in questo gruppo del sindaco di Pachino.
Con tutto il rispetto per la persona si tratta di un sindaco come tante altren umerose decine che hanno aderito in Sicilia e per i quali non mi risulta siano stati scomodati i divi di Hollywood.
Il neo partito di Forza del Sud che, essendo di giovane formazione, ha bisogno di grande credibilità fra gli elettori non credo che farebbe un buon affare se cedesse a tanta pomposità.
Personalmente non mi innammoro dei vari passaggi politici e dei relativi passeggeri, soprattutto a Pachino dove i cambi repentini di casacca sono all'ordine del giorno, mi appassiono però al lavoro che il sindaco e l'amministrazione portano avanti nell'interesse della città indipendentemente dal partito di appartenenza e dalle feste di benvenuto che possono essere organizzate per sindaci ed assessori vari.
Colgo però un aspetto molto positivo solo nel fatto che, per il monumento storico e per il turismo pachinese, possa essere importante che molte personalità siciliane abbiano l'opportunità di conoscere il palmento Di Rudinì e la nostra zona.
Anzi spero che altri gruppi politici ed altri partiti appartenenti a qualsiasi schieramento organizzino i loro incontri nel nostro comune ed al Palmento.
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