martedì 8 febbraio 2011

Pomodoro di Pachino, il sindaco di Vittoria: class action contro la Rai

Giuseppe Nicosia ha scritto ai vertici dell’azienda e invitato i suoi concittadini a non pagare il canone

RAGUSA. "Avvieremo una class action contro la Rai qualora non dovesse accogliere l'invito di riparare al grave danno subito dai produttori agricoli vittoriesi con la trasmissione 'Bonta' lorò in forza dell'appello al boicottaggio dell'acquisto del pomodoro ciliegino fatto dall'opinionista Alessandro Di Pietro perché la filiera commerciale è controllata dalla mafia". Lo annuncia il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, nella lettera inviata al presidente della Rai Paolo Garimberti e al direttore di Rai1 Mauro Mazza.
"Se la nostra sollecitazione - aggiunge il sindaco – non dovesse sortire effetto, siamo pronti a condurre un'indagine sull'andamento del mercato e sull'eventuale calo delle vendite dei pomodorini perché quello che è successo in quella trasmissione è davvero grave e di questo qualcuno ne deve rispondere".
Il sindaco di Vittoria ha anche invitato i suoi concittadini a non pagare il canone. "Sentir proporre attraverso la Rai il boicottaggio del pomodoro ciliegino - continua Nicosia – suona come uno schiaffo a chi quotidianamente lavora, tra le mille difficoltà di un mercato sempre più allo sbando. La crisi dell'agricoltura in Sicilia è un problema serio: partire da un'analisi, peraltro condivisibile, della Procura nazionale antimafia deve servire a colpire le infiltrazioni nella filiera, non certo a indurre a proporre il boicottaggio del pomodorino".
"Invitare gli italiani a non comprare il pomodoro di Pachino per due giorni - conclude il sindaco - non fa di certo male alla mafia, ma fa sicuramente molto male ai produttori".

( dal Giornale di Sicilia on-line )
NOTA:
L'iniziativa del sindaco di Vittoria è ottima, ma la mia impressione è che su questa triste vicenda vi sia molta confusione con iniziative più personali che corali da parte degli interessati. Mi avrebbe fatto più piacere, perchè avrebbe dato molta forza alla protesta, vedere tutti i sindaci della zona, i rappresentanti delle categorie e le varie associazioni, essere uniti anche sotto l'egida del consorzio IGP, per dimostrare assieme la forza di un comparto gravemente offeso e duramente colpito nei propri interessi vitali. Tutte queste iniziative singole e proposte che non hanno un obiettivo comune, rischiano di superare le nobili intenzioni per tramutarsi in una disdicevole passerella.

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