giovedì 30 dicembre 2010

Traduzione da Inglese verso Italiano

Renee E. Rothbard Mackey 30 ore dicembre Alle 17,46 Segnala
Ciao Mr. Bufardeci,

Vi prego di perdonarmi per la scrittura in inglese come io sono un americano e non conoscono l'italiano. Spero che sarete in grado di capire me o il mio messaggio tradotto. Ho trovato il vostro blog online per caso, mentre cerca di parenti. La famiglia di mia madre è siciliana di Pachino. Il nome di mio nonno era Luigi Di Pietro. I suoi genitori hanno lasciato Pachino nel tardo 19 ° secolo con i loro figli. Era una famiglia molto grande con molti bambini. La maggior parte di loro sono nati a Pachino, ma mio nonno era nato a Tunisi perché la famiglia trascorse alcuni anni ci prima di venire a Stati Uniti e Canada. Ho fatto un sacco di ricerca su Ancestry.com e grazie ad un contatto con un amico nel governo a Pachino, sono stato in grado di tracciare la mia genealogia Di Pietro torna al 1700 a Pachino.

Ho visto il tuo blog sul poeta Pachinese, Salvatore Di Pietro e mi chiedo se io possa essere in relazione con lui. Quando ho visto la sua foto sul vostro sito sono stato stupito dalla sua somiglianza con gli uomini della mia famiglia. Spero che si può essere in grado di aiutarmi a trovare una possibile relazione con la famiglia di lui. Posso fornire il mio albero genealogico Di Pietro a te o chiunque possa essere in grado di aiutarmi.

Il nome di mio nonno era Luigi. Il nome di suo padre era Antonio. Il nome di suo padre era Salvatore, il nome di suo padre era Antonio, nome di suo padre era di Simone, e il nome di suo padre era Gaspare Di Pietro. Tutti sono nati a Pachino, tranne mio nonno che era nato a Tunisi. Altri nomi che compaiono sul mio albero genealogico sono Stornello, Fronterre, Santacroce, Chiaramida, Zuppardi, Raudino, Grech e Petrolito - Tutti da Pachino risalente al 1700. Ho un dettagliato albero della famiglia per Ancestry.com che avrei potuto fornire a qualcuno che potrebbe essere in grado di trovare una connessione con il poeta Salvatore.

Mi rendo conto che questo può essere un sacco di chiedere a te, e che potrebbe non essere in grado di aiutare me, ma devo chiedervi aiuto perchè mi daranno fastidio fino al giorno della mia morte, se io non lo faccio! Quando ero adolescente ero un poeta e amo ancora da scrivere. La mia famiglia siciliana è stata sempre molto artistiche e compiuto in lettura e scrittura. La maggior parte dei miei parenti stretti sono morti di cui mia madre, scomparso quasi 10 anni fa. Era una donna brillante e un eccellente scrittore, e sarebbe stato molto orgoglioso di sapere che lei era legato a un famoso poeta siciliano. Come ho parenti stretti così pochi a sinistra (la maggior parte della famiglia è in Canada e sono negli Stati Uniti) vorrebbe dire molto per me. Sono in contatto con uno dei miei cugini di secondo grado in Canada sul lato Di Pietro e significherebbe molto per lui.

Grazie, signor Bufardeci, per valorizzare la scrittura di un uomo che ha scritto in dialetto siciliano. Ho ascoltato la lettura della sua poesia su Youtube che è tenuto lo scorso ottobre e che mi ha ricordato di quando ero bambino e mia madre e mia nonna parlava in dialetto, che di fronte a me. Non ho mai capito più di qualche parola di essa, ma non mi ricordano la mia infanzia ad ascoltare.

E vi ringrazio per tutto l'aiuto che può essere in grado di darmi, anche se è solo per darmi il nome di una persona da contattare. Vorrei solo che ho avuto i soldi a destra ora a venire a Pachino di incontrarvi di persona e fare qualche ricerca più sulla mia famiglia. Forse un giorno, in futuro sarò in grado di farlo. A causa della cattiva economia qui negli Stati Uniti sono attualmente disoccupato, quindi sarà necessario attendere un tempo migliore. Sono 52 anni e vivo a Hartford, nel Connecticut. Io sono originario di New York City.

La ringrazio molto e avere un felice anno Nuovo!

Cordiali saluti,

Renée E. Mackey
Google Traduttore per miei elementi quali:RicercheVideoEmailTelefonoChatAttività



Parecchi amici mi hanno chiesto di inserire la traduzione visto che non tutti, me compreso, conosciamo l'inglese. L'ho fatto con Google per cui non è certamente perfetta, ma la lascio così come è venuta.

FIGLIA DI VECCHI EMIGRATI PACHINESI IN AMERICA VUOLE RISCOPRIRE LE SUE RADICI GRAZIE AL MIO BLOG


Renee E. Rothbard Mackey 30 dicembre alle ore 17.46 Segnala
Hello Mr. Bufardeci,

Please forgive me for writing to you in English as I am an American and do not know Italian. I hope that you will be able to understand me or have my message translated. I found your blog online by accident while looking for relatives. My mother's family is Sicilian from Pachino. My grandfather's name was Luigi Di Pietro. His parents left Pachino in the late 19th century with their children. It was a very large family with many children. Most of them were born in Pachino but my grandfather was born in Tunis because the family spent a few years there before coming to the U.S. and Canada. I have done a lot of research on Ancestry.com and thanks to a contact with a friend in the government in Pachino, I was able to trace my Di Pietro genealogy back to the 1700s in Pachino.

I saw your blog entries on the Pachinese poet, Salvatore Di Pietro and I am wondering if I might be related to him. When I saw his photo on your website I was amazed at his resemblance to the men in my family. I am hoping that you might be able to help me find a possible family relationship to him. I can provide my Di Pietro family tree to you or anyone who may be able to help me.

My grandfather's name was Luigi. His father's name was Antonio. His father's name was Salvatore, his father's name was Antonio, his father's name was Simone, and his father's name was Gaspare Di Pietro. All were born in Pachino except my grandfather who was born in Tunis. Other names that appear on my family tree are Stornello, Fronterre, Santacroce, Chiaramida, Zuppardi, Raudino, Grech and Petrolito - All from Pachino going back to the 1700s. I have a detailed family tree on Ancestry.com that I could provide to someone who might be able to find a connection to the poet Salvatore.

I realize that this may be a lot to ask of you, and that you may not be able to help me, but I have to ask you for help because it will bother me until the day I die if I don't do it! When I was a teenager I was a poet and I still love to write. My Sicilian family was always very artistic and accomplished in reading and writing. Most of my close relatives have died including my mother, who passed away almost 10 years ago. She was a brilliant woman and an excellent writer, and would have been very proud to know that she was related to a famous Sicilian poet. As I have so few close relatives left (most of the family is in Canada and I am in the U.S.) it would mean a lot to me as well. I am in touch with one of my second cousins in Canada on the Di Pietro side and it would mean a lot to him as well.

Thank you, Mr. Bufardeci, for valuing the writing of a man who wrote in the Sicilian dialect. I listened to the reading of his poetry on Youtube that you held last October and it reminded me of when I was a child and my mother and grandmother would talk in that dialect in front of me. I never understood more than a few words of it, but it does remind me of my childhood to hear it.

And thank you for any help you may be able to give me, even if it is only to give me the name of a person to contact. I only wish I had the money right now to come to Pachino to meet you in person and do some more research on my family. Perhaps one day in the future I will be able to do that. Because of the bad economy here in the U.S. I am presently unemployed, so it will have to wait for a better time. I am 52 years old and live in Hartford, Connecticut. I am originally from New York City.

Thank you very much and have a very happy New Year's!

Yours sincerely,

Renée E. Mackey

Questa lettera mi è stata inviata da New Jork da parte di una discendente emigranti pachinesi che,grazie al mio Blog, ha saputo della nostra iniziativa che ha fatto conoscere il poeta pachinese Salvatore di Pietro che potrebbe essere un parente dei suoi antenati.
Se le nostre iniziative servono anche a questo ci fa veramente molto piacere e ne siamo gratificati.

mercoledì 29 dicembre 2010

COMUNE DI PACHINO, APPROVATO IL BILANCIO DI PREVISIONE 2011


Con 14 voti favorevoli, quattro contrari e due consiglieri assenti, il Consiglio comuanle di Pachino ha approvato il bilancio di previsione per il prossimo anno 2011.
Contemporaneamente è stato approvato il piano triennale delle opere pubbliche essendo documento fondamentale e propedeutico all'approvazione del bilancio stesso.
Con il piano triennale l'Amministrazione decide quali opere pubbliche intende realizzare e secondo quali priorità nei vari settori dove è necessario intervenire.
Naturalmente il tutto è subordinato alla possibilità di reperire i necessari finanziamenti perchè altrimenti tutto rimane un libro dei sogni che non si realizza mai.
L'approvazione del bilancio di previsione è un atto molto importante per tutte le amministrazioni comunali perchè si decide, in base alla disponibilità economica prevista in bilancio e sulla scorta del rendiconto finanziario dell'anno precedente, quali capitoli e settori finanziare e quale impostazione si vuole dare nella gestione del comune stesso per rispondere alle esigenze dei cittadini.
Con gli anni l'approvazione dello strumento finanziario dei comuni ha assunto sempre maggiore importanza perchè, la scarsezza dei fondi disponibili e la necessità di raggiungere l'equilibrio di bilancio con introiti e spese reali, rende importante una seria pianificazione economica delle entrate e delle uscite per permettere al comune di essere strumento di sviluppo e non di sperpero di denaro pubblico.
Speriamo che l'indirizzo politico-amministrativo dato al bilancio di previsione 2001 non sia solo di tipo ragionieristico, ma abbia saputo coniugare la scarsezza delle risorse con le necessità più urgenti dei cittadini.
In aula vi è stata bagarre politica perchè non sono stati approvati gli emendamenti proposti dalla minoranza sia sul bilancio che sul piano triennale delle opere pubbliche.
Siamo comunque sempre nel dilemma di sapere e capire se non sono stati approvati perchè la maggioranza si è chiusa a difesa della sua proposta o la minoranza abbia cavalcato la tigre della demagogia proponendo soluzioni che fanno piacere all'ascolto, ma che non possono essere attuate sia dal punto di vista tecnico che finanziario.

lunedì 27 dicembre 2010

Prestigiacomo: «Nel Pdl clima da caccia
all'untore. Per me “trattamento Boffo”»

«Solo fango dalla Santanchè, non ho ancora deciso se lasciare
il partito ma sono a disagio». Poi attacca i tre coordinatori

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ROMA (27 dicembre) - Stefania Prestigiacomo all'attacco. Dopo il voto in dissenso dal governo, la fuga in lacrime dall'aula della Camera e l'annuncio dell'addio al Pdl della settimana scorsa, il ministro
dell'Ambiente rompe il silenzio e spara contro il partito di Silvio Berlusconi.

«Quell'episodio grave - racconta Prestigiacomo in un'intervista al Corriere della Sera - è stato in parte chiarito. Con Cicchitto ci siamo spiegati ma certo non mi aspettavo di leggere, sul Giornale una ricostruzione dei fatti alterata e un editoriale offensivo, palesemente ispirato da qualcuno che fa il direttore occulto».

Si riferisce a Daniela Santanchè? «Sì. Un attacco personale, basato su fango. È stato un piccolo replay del trattamento Boffo. Pieno di falsità (...) è grave che un problema serissimo come quello dei rifiuti, della salute, delle ecomafie, sia trasformato in un problema di donne. E giù analisi psico-sociologiche: l'isteria, il ciclo».

«Qui siamo molto oltre il maschilismo, e molto peggio. Le donne in politica non sono una categoria. Ognuna ha la sua storia e le sue competenze. Se Tremonti, Alfano, La Russa hanno un problema, si parla di quello. Se ce l'hanno la Prestigiacomo, la Gelmini, la Carfagna, si parla delle donne, delle loro lacrime, dei loro nervi».

Tornando all'aspetto politico della vicenda, Prestigiacomo sottolinea che Berlusconi «è attento al merito dei problemi. Ed è consapevole sia dell'importanza della questione rifiuti, sia della mia assoluta lealtà nei suoi confronti. Non sono una yes-woman: non dico sempre di sì, dico quel che penso. Ma l'idea che io, dopo sedici anni, possa essere accusata di infedeltà sarebbe ridicola se non fosse mortificante. Non prendo lezioni di fedeltà da nessuno. Sono nata politicamente con Berlusconi, morirò politicamente con Berlusconi».

Prestigiacomo non ha ancora lasciato il Pdl e sta riflettendo se iscriversi o meno al gruppo Misto. «Non ho ancora deciso. Non sono un'irresponsabile. Certo in questo Pdl mi sento sempre più a disagio. Si è creata un'atmosfera da caccia all'untore, quando ormai lo scenario è chiaro: Fini e il suo partito stanno all'opposizione, noi dobbiamo cercare di aprire al centro». «Invece la caccia alle streghe continua. Si fa politica con la bava alla bocca. E una parla con Bocchino, e l'altra parla con quell'altro... Davvero crediamo sia il modo giusto per allargare la maggioranza?».

Cosa chiede a Berlusconi? «Di intervenire nel merito dei problemi. Nel partito, dove i giovani non possono essere sacrificati per sempre, dove non possono essere tre persone a fare e disfare. E nel ministero, che nel 2011 non può lavorare con un taglio al bilancio del 60%». «Sono riuscita a salvare i parchi, che rischiavano la chiusura. Ma per bonificare 53 siti, grandi come una regione italiana, non ho un euro. Come faccio? La logica dei tagli orizzontali è deleteria, soprattutto per un ministero disastrato come quello che ho ereditato da Pecoraro Scanio. Che aveva un viceministro e due sottosegretari. Io - conclude Prestigiacomo - sono rimasta senza il mio unico sottosegretario, Menia. Lavoro 12 ore al giorno. Non merito di essere trattata così».

( Tratto dal giornale " IL MATTINO " di Napoli

sabato 25 dicembre 2010

BUON NATALE A VOI TUTTI



venerdì 24 dicembre 2010

RINASCE L'UDC IN PROVINCIA, MA NON CONVINCE


Finalmente l'UDC provinciale, che fino ad alcuni giorni fa sembrava un partito fantasma per la sua assenza, è uscito allo scoperto ed ha svelato il suo nuovo gruppo dirigente.
Ad essere sincero non mi è sembrato, fatto salvo il rispetto per le persone, che politicamente sia un gruppo dirigente capace di suscitare entusiasmi e di portare il partito di Casini verso ambiziosi traguardi politici nella nostra provincia.
Ciò dispiace moltissimo perchè, a parte la mia personale affezione verso il partito che ha il simbolo dello scudo crociato ed al suo leader nazionale, ci sarebbe bisogno di un UDC credibile e impegnato sui problemi veri della nostra provincia.
Ci sembra invece un'operazione di piccolo cabotaggio portata avanti sia da prestanomi che da elementi politicamente spompati.
Mi auguro che questa sia una mia personale impressione che potrà essere smentita dai fatti, ma se il buon giorno si vede dal mattino...

mercoledì 22 dicembre 2010

PRESTIGIACOMO LASCIA IL PDL E VA AL GRUPPO MISTO


Sembra che la nostra Ministra, Stefania Prestigiacomo, si sia veramente incazzata ed abbia abbandonato la casa madre del PDL per passare al gruppo misto e lasciare Berlusconi.
Poichè, almeno per quello che si dice, il preludio non porta a Miccichè, ma al gruppo misto, vuol dire che si è rotta veramente ed abbia intrapreso una strada senza ritorno.
Certo il gesto ed il personaggio non sono di quelli che passano inosservati per cui ci dobbiamo aspettare un fine anno di quelli tosti ed un inizio del nuovo ancora più bollente.
Stefania Prestigiacomo non è la Carfagna che fa subito marcia indietro e si rimangia tutto.
Dobbiamo allora aspettarci ripercursioni anche a Siracusa?.
Per adesso gli unici auguri che possiamo farci sono quelli del Natale e solo in seguito si penserà ai fatti politici.

venerdì 17 dicembre 2010

VECCHIO MACELLO DI PACHINO , UN MUSEO PER LO SVILUPPO



E' stato finalmente pulito e liberato dalla sporcizia che lo aveva invaso il vecchio macello comunale di Pachino che corre però sempre il rischio di diventare un rudere inutilizzabile.
Ciò se ancora si continua a tenerlo nello stato pietoso in cui si trovava ed ancora si trova, prima che l'assessorato all'ecologia intervenisse per un primo lavoro di pulizia e di smaltimento dell'amianto che in esso si trovava e che era motivo di apprensione soprattutto per i bambini che si trovano nella zona.
Questo intervento, sollecitato dalla presidente del consiglio scolastico che si affaccia proprio sul macello, potrebbe rappresentare una goccia nel deserto se l'amministrazione comunale non decide subito cosa voglia fare sollecitando nel frattempo il finanziamento per la sua messa in sicurezza e recupero che l'assessorato ai lavori pubblici ha già inserito nel piano triennale delle opere pubbliche recentemente approvato dal consiglio comunale.

Il finanziamento iscritto nel documento è di circa trecento mila euro, ma questa iscrizione non vuol dire che ci sono i soldi disponibili.

Anzi, secondo la previsione del bilancio comunale che sarà presto approvato dal consiglio, non esiste nemmeno un euro disponibile.

Si tratta comunque di un atto formale di previsione di intervento necessario per potere poi chiedere i contributi per l’attuazione del progetto.

Anche qui non esiste nemmeno il progetto che dovrebbe essere redatto dall’ufficio tecnico comunale il quale, a sua volta, deve ricevere l’input da parte dell’amministrazione per sapere che tipo di progetto elaborare sulla base dell’utilizzo che si vuole fare.

A questo punto è necessario avere le idee chiare ed evitare che si facciano tutte le elucubrazioni possibili e tutte le fantasie si mettano in moto con il risultato finale di non fare niente.

Ne sono esempio l’ex cinema Diana che partì con idee faraoniche e si ritrova ancora, dopo alcuni decenni, in uno stato di abbandono così come tutti i fantastici voli sulla ristrutturazione della piazza principale con il risultato che è solamente sconnessa, strutturalmente vecchia e non degna di essere il salotto di un paese di oltre venti mila abitanti.

Noi siamo convinti, così come molti esperti del settore culturale, che questo rudere di importanza storica per Pachino possa essere utilizzato per la creazione di un museo e per attività culturali.
Potrebbe rappresentare un ulteriore importante contenitore culturale per il comune di Pachino ed un volano di occupazione e di introiti finanziari non di poco conto.

Nella situazione difficile in cui ci troviamo dal punto di vista economico e soprattutto dal punto di vista occupazionale bisogna creare le condizioni per realizzare un flusso turistico capace, sia pure in modo indotto, di creare possibilità di lavoro.

Oltre alle spiagge ed al sole che sono tesori naturali per la zona, ma con un utilizzo limitato a pochi mesi nel corso dell’anno, bisogna avere dei supporti capaci di attirare presenze anche in periodi diversi aumentando così i mesi di attività lavorativa.

Il ristrutturato Palmento Di Rudinì, che è gia di per se un’importante presenza architettonico – culturale degna di essere visitata e conosciuta e l’utilizzo del vecchio macello come area museale, potrebbero rappresentare due importanti punti di riferimento per il turismo culturale.

Esiste un progetto che è già stato preparato da un noto esponente della cultura locale che, con un modesto investimento, potrebbe ristrutturare quest’ area malsana ed abbandonata in un museo.

Esiste anche la disponibilità di privati a mettere a disposizione importante materiale storico per l’attività del nuovo museo.

Bisogna perciò che ci si metta a discutere ed elaborare progetti ed atti operativi che abbiano una strategia di sviluppo e non siano solo fine a se stessi.

Pippo Bufardeci ( questo articolo è pubblicato sul numero in edicola gratuito del quindicinale: IL GAZZETTINO DEL SUD - EST )

PACHINO ED IL GIUOCO DELLE PARTI


Sembra che l'opposizione in seno al comune di Pachino voglia fare sentire la propria voce con più forza e determinazione. Almeno questa è l'impressione dopo la presenza in piazza Vittorio Emanuele dei massimi esponenti del PD che hanno esposto quelle che, secondo loro, sono le malefatte dell'attuale anministrazione.
Se l'opposizione, in qualsiasi contesto istituzionale, è viva vuol dire che lo è anche la maggioranza e chi governa per cui penso che queste iniziative siano positive soprattutto adesso che l' opposizione si è ingrossata di molto in seno al consiglio comunale.
Ma nella Repubblica di Pachino le cose, soprattutto politiche, sono sempre mutevoli. Ne è prova che molti che erano in maggioranza adesso sono all'opposizione e molti altri che prima erano all'opposizione siedono sugli scranni della maggioranza. Confusione a confusione che genera immobilismo e precarietà nell'azione dell'amministrazione comunale che dovrebbe essere diretta verso la ricerca del bene comune.
Eppure vi è molto bisogno di stabilità in un paese che ha grossi problemi di sopravvivenza sia per la gestione istituzionale che di molte famiglie bisognose di lavoro e di entrate certe.
Speriamo quindi che si possa aprire un periodo politico in cui l'opposizione faccia il suo lavoro in modo chiaro e duro e la maggioranza svolga il suo compito di amministrare nella chiarezza e nella trasparenza perchè la pazienza dei cittadini ha sempre un limite invalicabile.

mercoledì 15 dicembre 2010

A PACHINO CONSULENTI A PESO D'ORO ?


Tremila euro in più, con l'aggiunta di una voce ad personam nella retribuzione mensile, per l'esperta esterna Olga Arangio, da un anno responsabile dell'Ufficio marketing sociale e soddisfazione del cittadino al comune di Pachino. Questa la decisione presa dal sindaco, con la determina numero 75, recante la data del 7 dicembre scorso. Ad Olga Arangio, esattamente dodici mesi fa, era stato conferito dal sindaco Bonaiuto un incarico, ai sensi dell'art.10 del regolamento organico degli uffici e dei servizi del comune pachinese. In quella circostanza si stabilì un compenso mensile lordo di euro 1.764 a cui andavano aggiunti i contributi previdenziali ed Irap. La corresponsione lorda totale per l'esperta di marketing sociale sale, pertanto, ad euro 4.764 lordi mensili, con un aumento, in un anno, pari al 170%. La nuova determina richiama un articolo del decreto legislativo 267/2000 nella parte in cui prevede, per i contratti di durata non superiore al mandato elettivo del sindaco, che il trattamento economico equivalente a quello previsto dai vigenti contratti collettivi nazionali e decentrati per il personale degli enti locali possa essere integrato, con provvedimento motivato, da un'indennità ad personam, commisurata alla specifica qualificazione professionale e culturale. Il trattamento economico e l'ad personam per la responsabile comunale di marketing sociale sono definiti in stretta correlazione con il bilancio municipale e non imputati al costo contrattuale e del personale. La modifica al nuovo accordo dell'esperta, basato su tredici mensilità ed inquadrato nella categoria D1, decorre dal dicembre 2010, diventando un contratto di lavoro subordinato a tempo determinato di diritto pubblico, con riconoscimento di tutte le indennità previste dalla contrattazione decentrata per i dipendenti di analoga qualifica professionale e categoria giuridica. Inoltre, non ci sarà più bisogno di rinnovo: l'esperta in marketing sociale rimarrà in questo incarico fino alla scadenza del mandato di Bonaiuto. Oltretutto, non sarebbero passati in secondo piano dei collegamenti parentali o di affinità, tra alcuni esperti nominati dal sindaco ed impiegati comunali o, in alcuni casi, persino con componenti del civico consesso, rigorosamente di maggioranza. Il sindaco conferma non soltanto l'attitudine ad allargare il numero di esperti esterni ma anche di dilatare, e non di poco, la retribuzione mensile. SERGIO TACCONE. Fonte e testi: lasicilia.it

martedì 14 dicembre 2010

A PACHINO NUOVO CAMBIO IN GIUNTA FRA ASPIRAZIONI E PARADOSSI


Rischia di diventare una specie di stazione in cui si entra e si esce con facilità l'amministrazione comunale di Pachino.
Così sembra almeno stante ai continui cambiamenti che si verificano anche in questi giorni e che hanno visto l'assessore Sebastiano Mandalà svolgere il ruolo di una specie di segnaposto in giunta in attesa di essere sostituito da qualcun altro. Difatti, in pochi mesi, gli è già successo due volte di svolgere il ruolo di agnello sacrificale, ma questa volta ha voluto fare il lupo rivoltandosi contro il sindaco e la sua maggioranza e proprio da un Lupo, nel senso del consigliere comunale Santo Lupo, è stato seguito nella sua nuova posizione di oppositore del sindaco Bonaiuto.
Sembra che possa seguirlo anche l'altro consigliere comunale a lui vicino, Salvatore Spataro, che però ci sta pensando e che potrebbe rimanere in maggioranza visto che ha sempre assaporato quest'aria.
Il nuovo assessore è Andrea Ferrara che tutti vogliono vicino al consigliere provinciale Nino Iacono e che ha già fatto parte della giunta dell'ex sindaco Giuseppe Campisi.
Si potrebbe dire che vi è una specie di rivincita di Peppuccio Campisi che tutti sperano non si trasformi in maledizione, secondo la quale il bistrattato ex sindaco che aveva visto gli altri vincere perchè erano contro la sua amministrazione, adesso vede quasi tutti gli ex suoi uomini facenti parte di questa maggioranza e di questa giunta comunale.
Un paradosso tutto pachinese.
Allo stesso modo potrebbe verificarsi un altro paradosso, anche se di quasi nulla possibilità di concretizzazione, che il sig. Peppe Ciavola diventasse, come spera, coordinatore del nuovo gruppo Forza del sud che vede ben quattro consiglieri comunali che ne fanno parte sicuramente non in chiave di amore verso l'aspirante coordinatore.
Ma a Pachino i paradossi sono sempre dietro l'angolo ed i problemi dei cittadini mai risolti.
Noi ci auguriamo che non si accrediti il teatrino degli assessori che entrano ed escono con disinvoltura così come successo con l'amministrazione Barone che ha avuto un record di quasi sessanta assessori.
Ci auguriamo altresì che si stabilizzi un periodo di tranquillità politica che possa permettere di lavorare nell'esclusivo interesse del paese che ha solo bisogno di essere amministrato con serietà ed onestà.


sabato 11 dicembre 2010

BIG IN GIUNTA? SBAGLIATO


L’odissea della composizione delle nuove giunte alla provincia regionale ed al comune di Siracusa ha raggiunto la sua meta, ma non ha certamente risolto i problemi.

Anzi, a mio avviso, li ha ulteriormente aggravati sia dal punto di vista politico che della funzionalità e credibilità delle istituzioni.

Dal punto di vista politico si è messo in atto un meccanismo per cui gli interessi della collettività passano in secondo piano rispetto a quelli politici e degli interessi dei gruppi e dei sottogruppi dei partiti.

Si è altresì concretizzata l’idea che le decisioni in merito alla governabilità politica delle amministrazioni locali siano la conseguenza dei giuochi di potere e delle alleanze che si fanno o si disfanno a livello regionale o nazionale.

Ciò indipendentemente dalle esigenze dei vari comuni le cui amministrazioni sono state elette in funzione di una maggioranza politica che ha espresso i sindaci od i presidenti delle province ed anche in barba alle difficoltà obiettive di dare risposte alle richieste dei cittadini.

Soprattutto in un momento di grave crisi economica che genera forti ricadute negative sull’occupazione con perdita di posti di lavoro e con nessuna prospettiva di crearne degli altri per le giovani generazioni che pagano il prezzo più alto dell’inefficienza della pubblica amministrazione e delle beghe di partito.

Senza considerare che, se è vero il principio secondo il quale i cittadini hanno il diritto di essere governati dalle forze politiche cui hanno assegnato la relativa maggioranza, è altrettanto vero che questo principio è stato calpestato sia a livello regionale che locale.

Viene quindi meno la motivazione principe per cui si è scatenata la guerriglia a tutti i livelli e cioè la conseguente risposta ad una azione regionale che, a parere di una delle due parti combattenti, ha alterato il responso elettorale.

Quindi si è aperta una fase di grande instabilità in moltissime amministrazioni comunali e provinciali con conseguente paralisi di quel poco che si cercava di portare avanti in consigli già resi inefficienti dai continui mutamenti delle posizioni politiche dei singoli consiglieri che scompongono e ricompongono continuamente gruppi e gruppetti nel solo interesse di acquisire posizioni assessoriali o di sottogoverno per se o per i propri amici.

In questa logica assume un significato di poca ortodossia politica ed istituzionale la presenza dei deputati regionali e nazionali nelle varie giunte locali come se l’esclusiva di rappresentanza elettorale fosse solo appannaggio di un ristretto gruppo di rappresentanti politici e non degli eletti ai vari livelli che devono svolgere, possibilmente bene, il compito per cui sono stati scelti e nell’istituzione assegnata.

Se accettassimo per un momento la logica sostitutiva dei rappresentanti di una istituzione con altri anche di livello istituzionale superiore dovremmo anche accettare quella dell’assenza di una classe dirigente capace di autonomia decisionale, ma solamente a livello di vassallaggio rispetto ai capi partito.

Tutto questo mina la funzionalità e la credibilità delle istituzioni locali e le rende sempre meno incisive e sempre meno rappresentative degli interessi dei cittadini e del territorio che rappresentano.

Difatti ne esce fortemente intaccata, nonostante flebili tentativi di resistenza, la personalità politica ed il loro carisma istituzionale sul territorio del sindaco e del presidente della provincia che hanno accettato di essere i concretizzatori di queste decisioni attraverso l’accettazione di rimescolamento di maggioranze e di rappresentanti in giunta.

Anche in questo caso diminuisce la stima dei cittadini rispetto ai rappresentanti delle varie giunte dal momento che la necessità di costituire una maggioranza numerica determina la scelta di soggetti di scarsa capacità e rappresentatività fra coloro che andranno ad amministrare la cosa pubblica senza alcuna cognizione né conoscenza della complessa problematica.

Difatti i gruppetti all’interno dei partiti o fuori dagli stessi che sentono aumentare politicamente il loro peso sfruttano il loro potere marginale con richieste sempre più esose di presenze assessoriali o di favori vari.

In questa logica anche il personale scelto per la rappresentanza in giunta rischia di essere scelto fra gruppetti ristretti di supporter personali e di non rispondere ai requisiti minimi di rappresentanti di interessi generali della collettività.

Non mi sembra che i tempi siano propensi ad accettare un periodo di basso profilo politico ed istituzionale a fronte della gravità dei problemi che stiamo attraversando che richiederebbero sforzi comuni e comunione di intenti fra i migliori soggetti che possano individuare e realizzare le giuste soluzioni.

( Questo articolo è pubblicato sul numero di questa settiamana in edicola de " I FATTI " )

giovedì 9 dicembre 2010

IL MACELLO DI PACHINO DIVENTI MUSEO




E' stato finalmente pulito e liberato dalla sporcizia che lo donimava il vecchio macello comunale di Pachino che rischia di diventare un rudere inutilizzabile.
Ciò se ancora si continua a tenerlo nello stato pietoso documentato dalle immagini scattate prima che intervenisse l'assessorato all'ecologia con un intervento di pulizia e di smaltimento dell'amianto che in esso si trovava.
Questo intevento, sollecitato dalla presidente del consiglio scolastico che si affaccia proprio sul macello, potrebbe rappresentare una goccia nel deserto se l'amministrazione comunale non decide subito cosa voglia fare sollecitando nel frattempo il finanziamento per la sua messa in sicurezza e recupero che l'assessorato ai lavori pubblici ha chiesto alla regione con un progetto già presentato.
Noi siamo convinti, così come esperti del settore culturale, che questo rudere di importanza storica per Pachino possa essere utilizzato per la creazione di un museo e per attività culturali.
Potrebbe rappresentare un ulteriore importante contenitore culturale per il comune di Pachino ed un volano di occupazione e di introiti finanziari non di poco conto.
Esiste un progetto che è già stato preparato da un noto esponente della cultura locale che, con un modesto investimento, potrebbe realizzare il museo.
Nelle prossime settimane ci faremo carico di incontrare l'amministrazioen comunale e la cittadinanza per illustrare il progetto e sensibilizzare tutti verso la realizzazione di un'opera che potrebbe essere importante per tutta la comunità.

L'ON GENNUSO LASCIA L'MPA PER IL GRUPPO MISTO

Fra qualche giorno sarà ufficilizzato l'abbandono del partito dell'MPA del Presidente Lombardo da parte del deputato regionale Pippo Gennuso.
La notizia era già trapelata anche nei giorni scorsi, ma adesso sembra avere il crisma dell'ufficialità in quanto ne hanno scritto tutti i quotidiani dell'isola.
Anche ieri lo stesso Gennuso, come riporta il " Quotidiano di Sicilia ", ha dichiarato che lascerà il gruppo dell'MPA e si iscriverà a quello del Gruppo Misto, ma che non ha ancora deciso dove andrà a finire.
Pippo Gennuso è al suo secondo mandato elettorale nelle file dell'MPA e la sua elezione ha sempre dato a malumori e contestazioni da parte dei non eletti come quella ultima che lo ha visto superare, di poche decine di voti, l'agguerrito candidato Franco Zappalà che chiedeva un riesame delle schede.
La nuova scelta che potrebbe fare il deputato rosolinese non è ancora prevedibile o forse la sua adesione al gruppo misto serve per avere il tempo di riflettere e valutare tutte le varie opportunità, ma nella provincia di Siracusa entrerà sicuramente in competitività con altri deputati già posizionati nei vari partiti che non gli renderebbero facile la rielezione.
Difatti, se corrispondono a verità le sue dichiarazioni di non condivisione dell'azione di questo Governo regionale, potrebbe finire solo in qualche gruppo di opposizione
Questi gruppi, Popolo della Libertà, Forza del Sud e Popolari per domani, hanno già i deputati Vinciullo, Bufardeci e Gianni molto più forti sia politicamente che elettoralmente.
Potrebbe approdare nelle file dei Finiani o dell'UDC, ma questi partiti sono all'opposizione per cui non avrebbe senso a dichiarare di non condividere l'azione di Governo dal momento in cui questi partiti appoggiano convintamente Lombardo.
Quindi o siamo in presenza di un'alzata di prezzo per essere preso in considerazione all'interno dei lombardiani o tratta politicamente con altri gruppi e prima di decidere vuole essere sicuro di quello che otterrà.


mercoledì 8 dicembre 2010

COMUNE DI SIRACUSA E PROVINCIA VERSO LA PARALISI

Sembra che non siano nate sotto buona stella le nuove amministrazioni al comune di Siracusa ed alla provincia regionale.
Sia il sindaco Visentin che il presidente Bono si trovano già in grande difficoltà con malumori in seno alla stessa maggioranza che ha risicati i numeri consiliari e soccombe sotto i colpi dei gruppi di opposizione.
E' la conseguenza del sistema di ripicche messo in atto per estromettere consistenti gruppi consiliari dalla gestione attiva degli enti locali che ha creato sia la reazione legittima degli esclusi e sia quella di molti consiglieri della stessa maggioranza.
Molti di questi lamentano il loro mancato coinvolgimento nelle decisioni e nella scelta degli assessori che di fatto punisce i gruppi consiliari a vantaggio dei capi partito e di piccoli gruppetti di consiglieri che sfruttano il loro potere numerico per chiedere favori e assessori.
Questa situazione, al di la delle motivazioni politiche, non fa altro che nuocere all'attività istituzionale dei vari enti ed al lavoro necessario per portare a soluzione almeno qualche problema dei numerosi che affliggono la nostra provincia.
Nè una soluzione può essere quella escogitata della presenza in giunta dei parlamentari perchè è semplicemente ridicola e nociva sotto ogni punto di vista.

martedì 7 dicembre 2010

FORZA DEL SUD A PACHINO PASSA A QUATTRO CONSIGLIERI COMUNALI


Il gruppo ex Democrazia Cristiana per le autonomie che alle elezioni comunali aveva ottenuto due consiglieri comunali cui si era poi aggiunto il consigliere Patrizia Tossani ed avevano aderito successivamente a Forza del Sud, amplia ancora la sua presenza con Salvatore Giannone.
Quindi quattro consiglieri comunali che oltre a raddoppiare la loro consistenza rendono indiscutibile la permanenza in giunta dell'assessore Corrado Bufardeci.
Sembra comunque che il gruppo sia ulteriormente destinato ad aumentare la propria presenza nell'aula consiliare di via Rubera.
La nostra speranza è che non si tratti solo di un aumento numerico, ma possa determinare un cambiamento di rotta in seno all' amministrazione comunale contribuendo a risolvere alcuni problemi che assillano il comune di Pachino.
E' altresì importante che la vocazione naturale all'aumento dei propri consensi non determini l'adesione anche di soggetti che non sarebbero in linea con la logica di correttezza politica e di lineare comportamento che ha sempre caratterizzato questo gruppo politico.

mercoledì 1 dicembre 2010

Il commento del tecnico biancoverde

Ortigia, Bufardeci cerca continuità
"Sfruttiamo il doppio turno in casa"

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di Giuseppe Basile
Martedì 30 Novembre 2010 - 18:58

Siracusa – “Posso ritenermi abbastanza soddisfatto per il carattere mostrato ma non posso dire lo stesso sotto il profilo del gioco”. Così il tecnico dell’Handball Ortigia Angelo Bufardeci commenta la vittoria esterna di sabato scorso ai danni della Pallamano Mascalucia, nell’incontro valido per la prima giornata di ritorno del campionato di serie A2 maschile, girone F.

Una gara più ostica del previsto per i bianco verdi che dopo una partenza arrembante subivano il ritorno dei padroni di casa che non si davano vinti fino al 31-33 finale. Ennesima prova superlativa di Giovanni Giannone (14 reti e 70 totali).

“Abbiamo concesso troppo in difesa, siamo stati superficiali – continua Bufardeci – Abbiamo giocato spaventati; forse colpa del cambio che ho fatto in difesa. Nel giro di due giorni ho optato per una difesa piatta. Nella ripresa invece il modulo 3/2/1 offriva maggiori garanzie. Però 17 gol al primo tempo e 31 nel finale sono eccessivi. Non avevamo mai subito tutti questi gol fino ad oggi”.

Nonostante tutto una vittoria importantissima, la prima dopo il giro di boa, pregiudicata dalle solite assenze in squadra, per un’Ortigia orfana degli Attardo, Melluzzo, Minarda, Ferla e Moscuzza. Handicap che nel girone di andata ha pesato nel bilancio di classifica.

“Si le tre sconfitte fuori casa sono troppe – continua Bufardeci in linea con quanto precedentemente dichiarato dal presidente dell’Ortigia Sandro Di Vincenzo – Quella con palermo ci può stare, anche perché con la migliore squadra del girone abbiamo fatto la pessima partita della stagione. Ma le altre due sconfitte sono arrivate entrambe ai rigori e con una formazione completamente rimaneggiata. Nel girone di ritorno faremo di meglio; a cominciare dai prossimi due impegni. Alcamo e Pallamano Girgenti entrambe in casa. Dovremo sfruttare questa occasione”.

( DA IL GIORNALE DI SIRACUSA )

sabato 27 novembre 2010

IL COMUNE DI PACHINO CAMBIA NOME A DUE VIE MA RISCHIA DI OFFENDERE I SUOI EMIGRANTI



E' stata data notizia che il comune di Pachino cambierà nome a due importanti vie cittadine.
Difatti ha ottenuto il parere positivo dalla Prefettura alla richiesta di cambiare nome al viale Lido a Marzamemi ed a viale Toronto a Pachino.
Il primo verrà denominato viale Paolo Calleri in onore del preside pachinese che realizzò la struttura dell' istituto dell'agricoltura .
Il secondo, che riguarda il tratto di strada che da Pachino porta verso Marzamemi, avrà il nome del dottor Sebastiano Fortuna che è stato sindaco di Pachino e soprattutto un medico molto importante per la comunità pachinese.
Nessun appunto in merito alla scelta dei due personaggi anche perchè auspichiamo da sempre che altri nomi di pachinesi, che hanno avuto un positivo ruolo importante nel contesto cittadino ,possano entrare nella toponomastica cittadina.
vorremmo però far notare, in assenza di chiarimenti da parte dell'amministrazione comunale, che il viale Toronto fu così denominato a seguito di reiterate richieste da parte dei nostri emigranti in Canada come segno di riconoscimento del loro lavoro e del loro attaccamento a Pachino.
Un cordone ombellicare che li unisce attraverso il nome di Pachino nella toponomastica di Toronto e quello di Toronto nelal toponomastica di Pachino.
Eliminarlo sarebbe una grave offesa per tutti i pachinesi di Toronto e per gli altri sparsi nel mondo.
Spero che si sia trattato di una disattenzione ed il sindaco abbia in mente di indicare un altro sito degno di avere per indicazione toponomastica il nome della città di Toronto perchè altrimenti sarebbe una grave offesa irriguardosa per tutti i pachinesi residenti fuori dai confini cittadini che, anche nella mia qualità di responsabile dell'associazione pachinesi nel mondo, non posso non evidenziare con forte preoccupazione.

giovedì 25 novembre 2010

ARCHIVIO STORICO DI PACHINO, PER L'ASSESSORE E' TUTTO OK.

L'assessore alla cultura del comune di Pachino ,dopo qualche settimana, ha risposto alla mia nota sul blog nella quale parlavo dello stato di degrado in cui si trovava la documentazione dell'archivio storico che avevo visto ammassata per terra alla biblioteca comunale.
Dopo avere confermato indirettamente quanto da me detto con l'affermazione che questa amministrazione comunale è l'unica che si sta adoperando per rendere fruibile la documentazione, quindi che non ha ancora provveduto, è sceso nello stile tanto caro alla politica pachinese.
Cioè quello di passare agli insulti personali piuttosto che prendere atto che il problema sollevato è reale e dire come si intende superarlo.
Non mi aspettavo una caduta di stile così marcata da un assessore che sul piano personale ritengo degno di stima.
Penso che sicuramente abbia solo firmato una dichiarazione che altri gli hanno scritto.
Ciò perchè nella foga di addossare la colpa al sottoscritto ha evidenziato come le amministrazioni passate non abbiano fatto niente.
Ebbene ha dimenticato che negli ultimi venti anni io ho ricoperto a Pachino solo l'incarico di assessore nella giunta Adamo per poco più di un anno e non all'assessorato alla cultura.
Negli ultimi venticinque anni circa il Movimento di cui ha fatto e continua a fare parte, ha ininterrottamente e con tutti i colori politici ed in posizione di comando, espresso sindaci, assessori, uomini di sottogoverno e quant'altro utile a gestire la cosa pubblica a Pachino.
Lo stesso assessore Scala è stato precedentemente revisore dei conti, presidente del nucleo di valutazione comunale, esponente di spicco del più importante ed incidente gruppo politico locale.
E' per questo che, convinto che non si sarebbe potuto " buttare la zappa nei piedi ", penso l'assessore Scala non sia il vero estensore della nota di risposta.
Quindi ammesso che il ragionamento della nota firmata dall'assessore abbia un senso si può solo dedurre che mentre io avrei danneggiato la cultura a Pachino per circa un anno, il suo Movimento ed altri esponenti politici locali lo abbiano fatto almeno per gli ultimi venti anni ed oltre.
Come dire che, prima di scrivere certe cose, bisognerebbe avere....... memoria storica.

martedì 23 novembre 2010

SETTE CANTIERI DI LAVORO E CENTO ASSUNZIONI A PACHINO


L'assessore ai lavori pubblici del comune di Pachino, Corrado Bufardeci, ha confermato che sono stati approvati tutti e sette i cantieri di lavoro richiesti alla regione siciliana.
Si tratta di una possibilità importante di effettuare dei lavori di opere pubbliche nel territorio comunale, ma soprattutto di dare lavoro a molti pachinesi anche se per un tempo limitato.
Saranno difatti oltre cento le persone interessate che saranno chiamate a lavorare fra operai, tecnici, specializzati e categorie protette.
I nominativi saranno forniti tramite un elenco dall'ufficio di collocamento secondo una graduatoria fatta in base alle domande a suo tempo presentate.

sabato 20 novembre 2010

POTREI QUERELARE L'ON. GENNUSO.....MA NON RIESCO ANCORA A PRENDERLO SUL SERIO

L'on Gennuso, a modo suo, ha tentato di rispondere alle mie argomentazioni politiche redatte sul mio blog in merito alla situazione politica a Pachino ed alla morale che deve avere ciascuno di noi che si occupa della cosa pubblica.
Non mi ha contestato che i fatti da me riportati in merito al suo comportamento fossero falsi.
Anzi, il deputato ha dichiarato alla stampa ( La Sicilia e Giornale di Sicilia di sabato 20 novembre ) che il dossier che aveva minacciato di presentare contro il sindaco quando non gli davano l'assessorato era rivolto contro gli esponenti della DCa che oltretutto è un partito di cui non faccio parte.
Ma non dice perchè lo ha minacciato ed una volta accontentato con l'assessorato non lo ha più presentato nè inviato alla procura della Repubblica.
Parla di un mio coinvolgimento e dichiara, virgolettato: Lo conosciamo bene e la sua presenza è un motivo in più per estromettere il gruppo della DCa.....etc.
E' vero sono molto conosciuto a Pachino e non solo per i miei quasi cinquant'anni di politica e per questo sono convinto che i miei compaesani si stiano sbellicando dalle risate nel leggere le accuse che mi fa dal suo pulpito il deputato Gennuso anch'egli molto conosciuto a Pachino ed oltre.
Comunque se l'on. Gennuso ritiene che, il mio modo di fare politica indubbiamente agli antipodi dal suo, sia pieno di malefatte a lui conosciute gli ricordo che può andare dalla procura della Repubblica che è la sola deputata a stabilire, in modo imparziale, il grado di delinquenza e di illegalità che regna in ciascun atto ed in ciascun comportamento di chi fa politica e non solo.

venerdì 19 novembre 2010

Poesie d'Amore 2011


REGOLAMENTO della rassegna letteraria “POESIA d’AMORE – 2011”




1. L’Associazione Culturale Nuova Galleria Roma con sede in Siracusa, via Maestranza 110 organizza per l’anno 2011 la 6a rassegna letteraria “POESIA d’AMORE”.
La finalità della manifestazione è quella di divulgare e incoraggiare la lettura della Poesia attraverso l’organizzazione di un evento che metta in luce meritevoli autori attraverso la pubblicazione di una silloge poetica che raccolga i migliori lavori presentati nell’anno della rassegna.

2. Le Poesie che partecipano alla selezione sono divise in tre sezioni:

- Sezione A - Poesia inedita sul tema dell’amore
- Sezione B - Poesia inedita a tema libero
- Sezione C - Poesia inedita in Vernacolo a tema libero


3. Si concorre alla Sez. A inviando a mezzo posta tre poesie in lingua italiana (max 40 versi ciascuna), sul tema dell’amore, in unica copia in busta chiusa avendo cura di riportare sull’esterno le generalità e i recapiti dell’Autore o, via e-mail all’indirizzo di posta elettronica: galleriaroma@gmail.com


4. Si concorre alla Sez. B inviando a mezzo posta tre poesie in lingua italiana (max 40 versi ciascuna), a tema libero, in unica copia in busta chiusa avendo cura di riportare sull’esterno le generalità e i recapiti dell’Autore o, via e-mail all’indirizzo di posta elettronica: galleriaroma@gmail.com


5. Si concorre alla Sez. C inviando a mezzo posta due poesie in Vernacolo (max 60 versi ciascuna), a tema libero, in unica copia, in unica copia in busta chiusa avendo cura di riportare sull’esterno le generalità e i recapiti dell’Autore o, via e-mail all’indirizzo di posta elettronica: galleriaroma@gmail.com.


6. Le poesie inviate devono essere inedite a pena di esclusione dalla selezione.
Per poesia inedita si fa esplicito riferimento a qualsiasi lavoro che non abbia ricevuto regolare pubblicazione editoriale. La visibilità sui siti Web, o sulle riviste di settore non implica pertanto l'automatica attivazione dei diritti d'autore.


7. Le opere dovranno essere inviate entro e non oltre il 31 gennaio 2011 al seguente indirizzo:

Galleria Roma
Rassegna Poesia 2011
Via Maestranza 110
96100 – Siracusa

Non è prevista la restituzione degli elaborati poetici.

8. L’iscrizione è gratuita, ad eccezione di quanto stabilito al successivo punto “14” ed ha luogo con la consegna a mano, con la spedizione postale o a mezzo e-mail delle opere come indicato ai punti 3, 4 e 5.


9. I lavori pervenuti in regola con l’iscrizione saranno esaminati dalla Commissione della Rassegna così composta:

Salvatore Sequenzia Semiologo
Maria Teresa Asaro Insegnante
Rosa Maria Sciuto Giornalista e critico letterario
Salvatore Zito Presidente Associazione Nuova Galleria Roma
Vittorio Giaracca Segretario della Rassegna


10. La Commissione sceglierà le poesie da pubblicare in un volume edito da Galleria Roma le cui specifiche saranno rese pubbliche mediante affissione all’albo associativo e pubblicazione sul sito web www.galleriaroma.it/poesia2011 .
Il giudizio della Commissione è insindacabile.


11. La Commissione si riunirà per la discussione finale sulla selezione dei lavori nelle seguenti giornate:

- Mercoledì 2 febbraio 2011 alle ore 17,30
- Mercoledì 9 febbraio 2011 alle ore 17,30


12. Giovedì 10 febbraio 2011 i poeti partecipanti saranno informati sull’esito della selezione direttamente, tramite posta o per via e-mail.

13. Agli autori selezionati verrà richiesto un contributo spese di € 20,00 utili per la pubblicazione del volume di poesie del quale ciascun autore avrà diritto a ricevere, a stampa ultimata, n. 10 copie. Il contributo verrà versato in contanti presso la Sede dell’Associazione Nuova Galleria Roma, in via Maestranza, 110 – Siracusa, o spedito tramite lettera assicurata.


14. Le poesie saranno recitate nel corso di una serata pubblica dedicata alla Rassegna che si terrà nel mese di aprile del 2011 e di cui ne sarà data notizia attraverso i canali di comunicazione ordinari nonché con l’affissione all’albo associativo della locandina dell’evento entro il 15 marzo p.v.- nel corso della stessa serata saranno consegnati a tutti i poeti partecipanti gli attestati di partecipazione.


15. I dati personali dei partecipanti saranno trattati nel rispetto e nell’osservanza di quanto dettato dalla Legge .


Info:
0931/746931
0931/66960 (orario apertura Galleria)
cell.338/3646560
corradobrancato@hotmail.com

http://www.galleriaroma.it/

mercoledì 17 novembre 2010

LA STRANA MORALE POLITICA DELL'ON. GENNUSO

Con una dichiarazione alla stampa apparsa questa mattina l'on. Pippo Gennuso ha chiesto al sindaco di Pachino di estromettere dalla giunta i rappresentanti di forza del sud perchè non vogliono collaborare con l'amministrazione.
Intanto il deputato rosolinese dovrebbe spiegarci a quale tipo di collaborazione si riferisce dal momento che un consigliere comunale di questo gruppo politico ha votato contro un provvedimento che aveva visto la bocciatura della commissione competente trattandosi di una variante al piano regolatore che era stata riconosciuta degna di ulteriori approfondimenti in merito alla sua legittimità o meno.
Bisogna votare tutto a scatola chiusa o essere linciati se si chiedono spiegazioni in merito alla legalità dell'atto privilegiando gli interessi della collettività rispetto a possibili interessi personali o di gruppi?.
Altra motivazione che adduce l'on. Gennuso per allontanare dalla maggioranza questi consiglieri poco ubbidienti è quella che, nella logica del politico regionale, li vedrebbe sempre dietro la stanza del sindaco a chiedere con la mano tesa e sono dei rami secchi per l'amministrazione.
La morale politica, oltre che personale, dovrebbe spingere l'on. Gennuso a specificare le cose che vengono chieste al sindaco ed i fatti che lo portano ad individuare questi consiglieri come dei rami secchi.
Se non lo fa darebbe credito ai modi di fare del corvo anonimo che butta fango su tutti senza avere il coraggio di assumersi le sue responsabilità.
Ma certi modi interpretativi della politica messi in atto dall'on. Gennuso fanno parte del bagaglio che certamente non si potrà ben conservare per l'esperienza delle giovani generazioni della politica.
Durante le elezioni comunali l'on. Gennuso presentò una lista civica in contrapposizione a quella ufficiale del suo partito.
Dopo la campagna elettorale per la elezione del sindaco di Pachino l'on. Gennuso chiese che l'assessore designato dal suo partito, Gino Sorbera, rassegnasse le dimissioni per fare posto ad un suo amico elettore.
L'intervento del suo capo politico Lombardo lo fece desistere da questa richiesta tranne che ritornarvi un anno dopo in modo rude e politicamente ricattatorio.
Richiese nuovamente le dimissioni dell' assessore del suo stesso partito minacciando di non appoggiare più l'attuale amministrazione comunale.
Il ritardo del sindaco nell'accontentarlo lo portò a dichiarare che era pronto un dossier di malefatte dell'amministrazione comunale che avrebbe portato alla procura della Repubblica per ripristinare la legalità calpestata dal sindaco e dalla sua giunta.
Quando l'onesto e serio assessore Gino Sorbera fu estromesso dalla giunta in favore di un amico di Gennuso tutto tacque e nessun dossier vide la luce nè nessuna inchiesta o malefatta fu sollevata dal nostro deputato.
Adesso che il PDL ed altri partiti vogliono escludere il suo partito dalle giunte provinciali e quindi anche da quella di Pachino, pur di continuare ad avere propri uomini in seno a quell'amministrazione che prima era oggetto di dossier, li ha fatti ridiventare indipendenti anche se continua a difenderli come MPA.
Ci sembra un modo di concepire la politica un po' strano soprattutto se si ha la pretesa di ergersi a moralizzatori degli altri senza avere l'accortezza di guardarsi allo specchio.
Si rimane esterefatti ed il minimo che si possa dire è quello che l'interpretazione di questa strana morale politica che professa l'on. Gennuso lo porti almeno a rendere noti i misfatti che ha sbandierato di conoscere ed i dossier preparati contro questa amministrazione comunale sentendo il dovere politico e morale di rivolgersi alla magistratura competente perchè i cittadini di Pachino hanno il diritto di conoscere fatti e personaggi che li amministrano.

martedì 16 novembre 2010

COLPI DI SCIMITARRA NELLA MAGGIORANZA AL COMUNE DI PACHINO


Continuano i colpi di scimitarra politica all'interno della maggioranza che a Pachino sostiene il sindaco Paolo Bonaiuto dopo quanto successo in consiglio comunale che ha visto consiglieri dell'ex DCa votare contro la variante al piano regolatore.
In particolare è sotto accusa Patrizia Tossani che ha votato contro il provvedimento dopo che la commissione urbanistica, di cui è presidente, aveva espresso in modo unanime parere negativo.
Quindi la Tossani, in mancanza di risposte giuridicamente valide ai rilievi della commissione, è stata coerente ed ha riconfermato in aula il suo voto contrario.
Questa posizione, che alla luce di quanto riportato dalla stampa sulla sostanza della variante al piano regolatore non può non essere condivisa, ha scatenato la caccia all'untore da parte del sindaco e dei consiglieri che lo appoggiano arrivando a chiedere, con un documento, la fuoruscita dalla maggioranza, del partito di cui la Tossani fa parte.
A questo sommario resoconto dei fatti di cronaca è opportuno fare delle riflessioni di natura amministrativa e di natura politica.
Sul piano amministrativo va evidenziato il diritto di ogni consigliere comunale a votare i provvedimenti d'aula secondo la propria responsabilità personale e non in base alla fedeltà al partito od al sindaco.
Quindi la Tossani ha esercitato un suo diritto costituzionale soprattutto alla luce dei rilievi mossi al provvedimento che non erano solo di natura politica, ma anche giuridica e di rispondenza ai legittimi interessi dell'ente comune.
Ogni consigliere comunale ha il diritto ed il dovere di tutelare il comune di appartenenza ed anche la propria persona da eventuali danni o da conseguenze di natura giuridica e dalle responsabilità personali qaundo un provvedimento rasenta la leggittimità o la supera sfociando nella discrezionalità o nella tutela di interessi che non sono quelli della collettività.
Le riflessioni di natura politica riguardano la legittimità di alcuni paladini della legalità e della fedeltà ai deliberati della maggioranza che, in campagna elettorale, sono stati contro il candidato Paolo Bonaiuto e dopo alcuni giorni dalla vittoria sono passati, armi e bagagli, dalla sua parte facendo le sacerdotesse del nuovo credo politico ed amministrativo e cercando anche assessorati ed incarichi vari.
Il sindaco, che non ha impedito la redazione del documento di una parte della maggioranza contro un'altra, ha dato l'impressione di prendere al volo l'opportunità di liberarsi di un gruppo che non è stato mai al suo servizio, ma ha lavorato per l'interesse esclusivo della città di Pachino riscuotendo consensi nell'opinione pubblica che non hanno certo rallegrato il primo cittadino anche a fronte di una sua forte caduta di immagine nei confronti dei cittadini che lo hanno eletto.
Altra considerazione di natura politica più generale sta nella constatazione che il primo cittadino di Pachino, facendo parte integrante del PDL, ha sposato a Siracusa la tesi sotenuta dal partito di estromettere dalle giunte i rappresentanti dei partiti che hanno abbandonato il PDL regionale e votato per il governo Lombardo.
Ma come giustifica il fatto che, a Pachino, si circonda di elementi che non gli hanno portato un voto, gli hanno votato contro in campagna elettorale, solo dopo la vittoria sono stati folgorati sulla via della gestione del potere ed adesso li asseconda nella lotta a gruppi che lo hanno sostenuto fin dal primo momento e grazie a loro adesso svolge le funzioni di sindaco.
Forse anche questo appartiene alle stranezza della repubblica politica di Pachino.

lunedì 15 novembre 2010

Pallamano, sesta giornata A2

L’Ortigia bastona Palermo
Al PalaLoBello termina 35-22

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di Giuseppe Basile
Domenica 14 Novembre 2010 - 18:15

Handball Club Ortigia – Kelona Palermo 35-22 (15-10)

Handball Club Ortigia: Sardo, Giannone 13, Troia 4, Minarda 2, Melluzzo 6, Lorefice 1, Garofalo 1, Ragusa 4, Abela, Ferla, Castagnino 3, Moscuzza 1, Nicastro, Di Maria. All: Bufardeci

Kelona Palermo: Faraone, Calcaterra 1, Cassati 2, Gallo 1, Gulotta 2, Mondello 4, Picciurro, Pipitone, Provenzano 5, Saglimbene 4, Scalili, Battaglia 1, Aragona 2, Randazzo. All: Aragona

Arbitri: Billotta e Balsamo di Catania

Note: 100 spettatori presenti al PalaLoBello

Siracusa – Vittoria schiacciante e convincente dell’Handball club Ortigia nella sesta giornata del campionato di serie A2 di pallamano, girone F. I ragazzi del tecnico Bufardeci matano la Kelona Palermo dimostrando una netta superiorità di gioco. Ad Alcamo il Cus Palermo passa 27-36 e vola in vetta alla classifica. E domenica prossima c’è Cus Palermo – Ortigia.

Kelona parte forte e decisa. Calcaterra e Saglimbene sfondano la linea difensiva 6/0 biancoverde, le cui risposte offensive toccano a Giannone. La prima frazione si gioca in grande equilibrio, ritmi intensi, la gara è veramente maschia e ricca di scontri di gioco. Giannone è in strepitosa serata mentre Saglimbene continua a bucare la difesa Ortigia. dopo 15’minuti l’Ortigia, sempre sotto fino a quel momento, prende in mano il pallino del gioco passando in vantaggio con Pierpaolo Ragusa (7-6). Il match prosegue bello e avvincente, punto a punto. La differenza i bianco verdi la fanno nei dieci minuti finali della prima frazione, dove subiscono una sola rete e vanno a segno ben sei volte, 15-10. Era lì che l’Ortigia metteva la prima seria ipoteca all’incontro.

La ripresa è dominio assoluto dei padroni di casa. Gli scambi veloci funzionano bene e gli incroci tra Melluzzo, Troia e Giannone impeccabili. Quando intorno al 14’minuto, sul 22-15, l’Ortigia rimane in doppia inferiorità, per espulsioni di Ferla e Lorefice, gli ospiti sono incapaci di approfittarne; anzi sono Giannone (2 volte), Melluzzo e Minarda, in contropiede, ad arrotondare ulteriormente il vantaggio. Il tecnico palermitano Aragona provava a marcare Troia a uomo ma la mossa peccava d’efficacia. Il resto della gara era l’inevitabile conseguenza della superiorità tecnica e tattica ortigiana.

( Dal Giornale di Siracusa )